Impressioni da Monteroni d’Arbia

Giulia Gabba
(Giulia Gabba – Foto Nizegorodcew)
di Renato Lugarini
Il sole si riaffaccia sulla campagna senese giusto in tempo per l’inizio del torneo di Monteroni d’Arbia, giunto quest’anno alla nona edizione. Un torneo amato dalle giocatrici, sia per la location sia per l’organizzazione del piccolo ma bel circolo senese, immerso nel verde. Le italiane sono state protagoniste assolute di questa prima giornata di qualificazioni, che si è aperta con i successi di Benedetta Sabatini, 76 64 alla tedesca Nadja Barz, e di Federica Grazioso, 61 64 alla venezuelana Josymar Escalona. Numerosi anche i derby, come quelli da cui sono uscite vincitrici la giovanissima Angelica Moratelli e la ben più esperta Maria Letizia Zavagli, rispettivamente su Valentina Gemini e Stefania Fadabini. Nel primo pomeriggio il programma è proseguito con numerose azzurre in campo.
Alice Savoretti b. Mathilde Cor 63 76
Buona prestazione di “turbodritto” Savoretti, che dopo un ottimo avvio è riuscita a chiudere in due partite un match che rischiava di complicarsi notevolmente, complici i postumi di una caduta che hanno limitato il gioco dell’azzurra, zoppicante per buona parte del secondo set. “Sul 32 per l’avversaria sono caduta e ho dato una brutta botta al gluteo. Me la sono vista brutta sul 65 40-0 per lei. Paradossalmente sono riuscita a rimanere tranquilla perchè non pensavo troppo al punteggio, ma ero concentrata sul dolore e su come gestirlo, cercando di mantenere la palla in campo. Alla fine è andata bene!” A distanza di qualche ora dal match, comunque, tutto sotto controllo per Alice, che domani si giocherà la qualificazione al tabellone principale contro Alexia Virgili. Intanto sul campo limitrofo si è svolto un match fiume durato oltre tre ore…
Alessia Bertoia b. Alessia Camplone 67 75 75
Pensare che i primi giochi sembravano far presagire una vittoria facile per la più esperta delle due omonime, ovvero la Bertoia. Sul 4 a 0 però il match cambiava inerzia, e il gioco piatto e aggressivo della Camplone riusciva a trovare incisività e continuità. Un confronto di nervi e di stili, che alla fine ha visto prevalere la giocatrice più matura e in possesso del tennis più vario. Ben più veloce è scorso il programma del centrale, che ha proposto anche il match di una delle migliori ex promesse del tennis femminile italiano.
Giulia Gabba b. Marine Sorg 61 63
Fa un certo effetto vedere al primo turno di quali, contro una giovane francese priva di ranking, una tennista che solo pochissimi anni fa sembrava lanciata verso il tour maggiore e che può vantare tra i propri scalpi quello di una certa neo-campionessa del Roland Garros, di nome Francesca Schiavone. Invece Giulia, che solo nell’ultimo mese ha ripreso a frequentare con una certa continuità gli itf nostrani, si è presentata a Monteroni da numero 754 del mondo.. un ranking che grida vendetta di fronte al suo talento. Troppa la differenza di tecnica e di classe tra le due ragazze per una partita senza storia. Nonostante questo, nel secondo set, l’italiana ha avuto un piccolo passaggio a vuoto e ha dovuto salvare una palla del 4 pari, prima di chiudere in scioltezza.
In chiusura di giornata da registrare la vittoria di Erika Zanchetta contro la giovane senese Maria Masini, classe 1994, per 63 61. La poca esperienza e l’emozione hanno bloccato il braccio della tennista di casa, capace comunque di mettere in mostra buoni colpi, in particolare il dritto, e un fisico già imponente.

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