“È molto importante questo torneo, tutti i giocatori da inizio anno provano a qualificarsi. Sono motivato a fare una buona performance, giocare un buon tennis. In più c’è la prima posizione mondiale in palio e sarà interessante per gli spettatori”. Così Carlos Alcaraz, nel corso del media day, a due giorni dal via delle ATP Finals 2025, che si disputeranno a Torino dal 9 al 16 novembre. Lo spagnolo è stato inserito nel Gruppo ‘Connors’ insieme a Novak Djokovic, Taylor Fritz e Alex de Minaur. Nell’altro girone (‘Borg’) si sconteranno Jannik Sinner, Alexander Zverev, Ben Shelton e uno tra Felix Auger-Aliassime e Lorenzo Musetti.
ALLENARSI CON SINNER
Al venerdì sessione di allenamento per Alcaraz, che a sorpresa è sceso in campo insieme a Sinner. Un paio d’ore di scambi di alto livello, tra battaglie di slice e colpi spettacolari: “A Parigi pensavo agli allenamenti qui di Torino e alla fine la domanda è “Perché no un allenamento con Jannik?” Non ci sono tante informazioni da prendere, ci conosciamo molto bene e sappiamo cosa dobbiamo fare in partita. Si tratta di prendere ritmo e abituarsi alle condizioni. È un privilegio allenarsi ancora una volta con lui“.
IL RAPPORTO CON SINNER
Nonostante la grande rivalità, diventata sempre più accesa nell’ultimo anno con tre finali Slam da avversari, il rapporto tra Sinner e Alcaraz resta ottimo. “Il mio rapporto con Jannik è buono. È una persona fantastica e ha tante belle persone intorno a lui. Pensa anche alla vita e non al tennis. La gente può sorprendersi perché quando pensa a una lotta per il numero 1 pensa che dovremmo odiarci, ma non è così. Quando entriamo in campo. Facciamo del nostro meglio. Dopo che diamo la mano siamo le stesse persone e c’è una buona rivalità”, conferma Alcaraz.
2025 DA NUMERO 1 DEL MONDO
Le ATP Finals saranno decisive in ottica ranking mondiale. Se Sinner dovesse vincere il torneo senza perdere partite e Alcaraz dovesse vincere meno di tre partite, sarebbe l’altoatesino a prendersi la vetta della classifica Atp e a chiudere l’anno da n.1 per la seconda volta in fila. “Chiudere da numero 1 del mondo sarebbe una buona cosa. A inizio anno non ci pensavo, poi a metà anno era un obiettivo importante per me e mi ha motivato a giocare il mio miglior tennis. Credo che fare bene qui e vincere tornei poi ti aiuta eventualmente a tornare numero 1. Finals e numero 1 sono motivazioni che vanno di pari passo”, afferma Alcaraz, che va anche lui a caccia del secondo anno chiuso da numero 1 dopo il 2022.
DJOKOVIC IN DUBBIO FINO ALLA FINE
Resta in dubbio la partecipazione alle Finals di Novak Djokovic, che non ha ancora sciolto le riserve riguardo la sua presenza a Torino. Il serbo ha annunciato una decisione ufficiale solamente al termine dell’Atp 250 di Atene. “Djokovic? Dopo tante edizioni si è guadagnato questo diritto di decidere. Per chi organizza non è il massimo, quindi anche noi lo accettiamo“, sottolinea Alcaraz.