Profili: Filip Krajinovic

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(Filip Krajinovic impegnato a Bergamo contro Bjorn Phau)

di Alessandro Nizegorodcew

Filip Krajinovic è un giocatore dal sicuro avvenire. In questo speciale profilo cercheremo di analizzare ogni elemento del suo gioco. L’analisi si basa esclusivamente sull’incontro disputato a Bergamo contro Bjorn Phau; è importante prendere ogni considerazione con il beneficio del dubbio.

Servizio: Il servizio del serbo è già un colpo importante, ma l’impressione è che con il passare degli anni possa diventare un colpo devastante. L’altezza (circa 1.85) è sicuramente di aiuto, ma il movimento è ben effettuato; anche la seconda è già di discreto livello e soprattutto sicura (pochissimi doppi falli). Ogni tanto commette il classico errore di gioventù, che tanto bene siamo stati abituati a vedere nei nostri giovani: il fallo di piede (chiamato solo due volte, ma commesso in varie circostanze).

Fisico: Dal punto di vista fisico è evidente che il serbo non è ancora un atleta formato. Sia braccia che gambe sono magrissime e prive di muscolatura accettabile. Il movimento sul campo invece è molto buono; corsa a piccoli passi, molto rapidi; sufficienti gli appoggi, anche se spesso non riesce a spingere bene con le gambe sul diritto in avanzamento.

Diritto: Il diritto è un colpo già devastante, quantomeno sulle superfici veloci. Ottimo quando viene giocato dal lato sinistro del campo, in particolare anomalo. Come detto, non è molto preciso negli appoggi sul diritto in avanzamento. E’ stato capace, da fondo, di tenere un ritmo elevatissimo contro un buonissimo giocatore come Phau. In alcune circostanze la preparazione del colpo (apertura in particolare) è in ritardo.

Rovescio: Anche il rovescio è un fondamentale molto sicuro. Il paragone con Agassi (parola di Bollettieri) è a mio avviso fuori luogo. E’ un colpo moderno e, seppur efficace nell’anticipo, non si avvicina come caratteristiche a quello del Kid di Las Vegas; come spesso accade tra i pro, il serbo ha più difficoltà a rispondere ad una seconda molto lavorata, piuttosto che ad una prima piatta.

Rete: Una volè sbagliata (tatticamente più che tecnicamente) e tante altre giocate in maniera scolastica ma decisamente efficace. Il senso della posizione appare ottimo

Carattere: Irriverente. L’età, per ora, lo giustifica, ma alcuni comportamenti (proteste per chiamate molto difficili) devono essere quantomeno limati. Presuntuoso e poco umile, ma questo, nel tennis, spesso è un vantaggio.

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