Spazio Tennis, una grande avventura che (ri)parte con passione e dedizione

Alessandro Nizegorodcew
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Montecarlo Masters 1000 - Ambience - Joly Victor/ABACA/IPA

Sportface Out, Spazio Tennis In.

Una grande avventura finisce, un’altra (ri)comincia. Da giovedì 6 novembre non faccio più parte di Sportface (a cui faccio un grande ‘in bocca al lupo’ per il futuro), il progetto editoriale che ho creato da zero all’inizio del 2016 insieme a Daniele Palizzotto. Fa effetto scrivere queste parole, dopo 10 anni di sogni, di grandi soddisfazioni e soprattutto di tanti ragazzi che, passati sotto le nostre ‘grinfie’, sono diventati bravissimi professionisti (non cito nessuno perché rischierei di far torto a qualcuno), oggi sparsi nelle migliori redazioni e federazioni d’Italia. Fa effetto non farne più parte, ma nella vita bisogna sempre guardare al futuro, senza recriminazioni. ‘Pensa al prossimo punto’, direbbe qualcuno. E allora… Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, perché da oggi torno a dirigere ufficialmente Spazio Tennis, che sotto una veste più moderna (sito, youtube con tanti video esclusivi, instagram, facebook, tiktok, X) e una nuova grande azienda (Vibes Media, ve ne parlerò in un nuovo post in maniera approfondita) torna a raccontare il tennis dagli Slam ai Futures, da Jannik Sinner a Luca Potenza, passando dai Challenger ai tornei giovanili. Tutto il tennis passerà da (e su) Spazio Tennis, come è sempre stato e sempre sarà.

Insieme a me, in questa nuova avventura, ci saranno tanti ragazzi promettenti e due punti fermi: Lorenzo Ercoli e Pietro Corso, professionisti ormai affermati ma ancora affamati; e questo, in una fase di lancio che si preannuncia esaltante ma anche molto faticosa, è a dir poco essenziale. Io ci metterò la solita passione, il medesimo impegno di quando, nel giugno 2007, scrivevo nel primo articolo della storia di Spazio Tennis le seguenti parole: “Un nuovo blog è sempre una nuova avventura. Era da tempo ormai che sognavo di aprirne uno sul tennis, sulla mia passione prima che sul mio lavoro”. Non dimentico infatti le lunghe trasferte di quegli anni, per andare a seguire un match di Flavio Cipolla a Genova o un quarto di finale a Vienna di Paolino Lorenzi, per poi passare a Todi e al Roland Garros, Ciampino e Wimbledon, dando a ogni evento la medesima importanza. Perché il tutto è tutto ciò. Ed è questo che, soprattutto a chi si sta avvicinando al tennis in questi anni grazie a Sinner, vogliamo raccontare. Il tennis è tanto di più, è tecnica e follia, forza fisica e saggezza, è accettare l’errore e a volte spaccare qualche racchetta; è sbraitare e piangere, gioie e piangere di nuovo. Chi sceglie il tennis, insomma, non sbaglia mai. Come chi ha scelto, sceglie e sceglierà Spazio Tennis.

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