US Open 2025: a Musetti l’onore delle armi, ma quando conta Sinner fa la differenza

Redazione
4 Min Read
Jannik Sinner - Foto Dubreuil Corinne/ABACA

Dopo una giornata d’attesa, c’è chi è andato a dormire e chi è rimasto sveglio: sono le 3.36 in Italia quando la musica dell’Arthur Ashe, accompagnata da un gioco di luci più da Prime Time NFL che da tempio del tennis, accoglie in campo Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Quest’ultimo, nel tunnel, chiude l’inutile intervista pre-match – una delle solite americanate – con un “Proverò a sorprendere tutti”. La buona volontà non è mancata, così come ci sono stati sprazzi importanti nel secondo e nel terzo set, ma tutto ciò che di buono si è visto non è bastato al toscano. Nei quarti di finale degli US Open 2025 uno dei derby più attesi della storia del nostro tennis è stato consegnato agli archivi con il timbro inconfondibile di Jannik Sinner: un marchio impresso con il punteggio di 6-1 6-4 6-2.

Musetti partiva ampiamente sfavorito, per i bookmakers quotato a 11, ma ha fatto davvero tutto il possibile per provarci. Ha salvato un avvio da incubo e poi una volta cresciuto è forse mancato nei dettagli su una superficie dove i margini di crescita sono inesplorati. In un prossimo futuro, vederli a confronto sulla terra – dove Lorenzo ha già dimostrato di poter reggere il ritmo di Alcaraz – sarebbe ben più interessante.

SEMIFINALE SINNER-ALIASSIME: DATA E ORARIO

LA PARTITA – In avvio il numero 2 d’Italia parte a razzo con i colpi, cercando di spingere col dritto partendo da molto dietro in risposta. Di contro, in difesa a volte lascia andare troppo, senza cercare la difesa intelligente che lo caratterizza. Ma è comprensibile in un match da giocare a margine ridotto. A Lorenzo però per tutto il set manca il servizio, fattore imprescindibile anche solo per provare a fare partita pari, mentre dall’altra parte Jannik serve il 72% di prime nel parziale e perde solo due punti in battuta.

La differenza è immediatamente lampante tra il 6-1 del primo set e l’avvio del secondo: nei primi tre giochi Musetti mette in campo il 94% di prime, e questo gli dà più chance per chiudere in fretta gli scambi e mettere almeno un po’ di pressione. Dopo 44 minuti arriva la prima palla break del match per Musetti, nel quarto gioco del secondo set. Ma Sinner la cancella subito con un servizio a uscire da sinistra, poi piazza altre due prime che spazzano via lo spavento. Nel nono gioco, però, tra un dritto comodo in rete e uno scambio durissimo che lo svuota, Lorenzo commette un doppio fallo che vale il 5-4 per Sinner, che poi chiude anche il set.

L’altoatesino, in quella che è stata la sua miglior giornata al servizio del torneo, annulla quattro palle break in avvio di terzo set, per poi piazzare subito il break. Musetti ha dei lampi: riesce a scambiare di più, copre il campo come può, ma Sinner ha sempre l’arma giusta per tagliare le diagonali, restare aggressivo e trovare l’accelerazione vincente da ogni angolo del campo. In più nei momenti cruciali, i classici pochi punti che decidono il match, Jannik fa la differenza, mentre Muso ha qualcosa da rimproverarsi. Nel sesto gioco l’allievo di Tartarini ha altre due palle break, ma ancora una volta il rivale si rivela ingiocabile. Si arriva così alla stretta di mano che porta il numero 1 del mondo in semifinale. Lì troverà Felix Auger-Aliassime. La difesa del titolo, per un Sinner ancora imbattuto nei derby a livello ATP, continua.

Share This Article