Dario Bellino ci racconta le ultime dal circuito Itf

I tornei Itf sono da sempre la fucina da cui nascono le grandi giocatrici. Il circuito minore, in particolare quello femminile, è molto poco seguito dagli appassionati, ma recarsi ad un torneo da 10.000$ potrebbe rivelare, ad un occhio esperto, il futuro del tennis Wta. Spazio Tennis si è spesso soffermato su questo genere di tornei, con resoconti, impressioni ed interviste. Quest’oggi abbiamo deciso di interpellare Dario Bellino, allenatore di Giulia Gatto-Monticone, che spesso e volentieri si trova (grazie ai buoni risultati della sua allieva nonché ragazza) a visionare un torneo dal primo all’ultimo 15. Ci siamo ovviamente soffermati su Giulia, senza tralasciare le giovani azzurre che tanto bene stanno facendo in questo 2009..

Giulia Gatto-Monticone
(Giulia Gatto-Monticone – Foto www.itfmonteroni.com)

di Alessandro Nizegorodcew

Allora Dario, iniziamo dalla tua Giulia. In questa stagione avete tentato, per la prima volta, anche la carta delle qualificazioni Wta. Che esperienza è stata?
L’esperienza nel circuito maggiore è stata sicuramente straordinaria. Poter giocare questi tornei, respirare questa aria, permette alle atlete (che tecnicamente sono valide) di giocare al meglio delle loro potenzialità. E’ stato un peccato non aver raggiunto la qualificazione, però tutto questo è servito per far capire a Giulia che non sono traguardi irraggiungibili, anzi; più alto è il livello della competizione, più entrano in campo meccanismi che permettono all’atleta di esprimersi al meglio. Credo che il segreto sia essere pronti agli appuntamenti che contano e ai treni che passano. Giulia ha potuto vedere anche qualche primo turno, capendo che spesso anche qui i primi incontri non sono sempre straordinari. Agli occhi degli spettatori, alcuni di quei match sono sembrati meno interessanti e tecnicamente validi delle quali..

Giulia Gatto-Monticone in questo momento è intorno alla posizione 370 Wta. Ci si aspettava forse una crescita maggiore? C’è stato qualche infortunio?
Dopo la vittoria ottenuta a maggio in un 10.000$ romeno, Giulia ha dovuto convivere con una tendinite ala caviglia che non le ha permesso di entrare in campo mai al 100%. E’ stato un peccato perché nei 25.000$ sarebbe stato molto importante portare a casa qualche match, alcuni dei quali sono scappati via per pochissimi punti. L’incontro con la Vierin a Monteroni, per esempio, avrebbe potuto dare una spinta e qualche sensazione positiva in più; tra l’altro dopo quell’incontro, Giulia ha avuto un problema alla zona lombare, che tuttora si porta dietro; molto probabilmente questo nuovo infortunio è dovuto alla postura errata, causata dal precedente problema fisico alla caviglia. Nelle ultime settimane ha raggiunto due semifinali in tornei 10.000$, che sono però solamente il frutto della sua voglia di vincere ed è la dimostrazione che Giulia ha una grande voglia di fare. Dico questo perché non ha giocato un grande tennis e solo la sua tenacia le ha permesso di raggiungere questi due importanti risultati. Il nostro obiettivo è quello di recuperare il prima possibile da questo problema, per poi ricominciare a lavorare in maniera più intensa. Nel frattempo, in base a come procederà il recupero fisico, giocheremo ancora qualche 10.000$. Come idea li avremmo già esclusi, ma nei 25.000$ non puoi permetterti di non essere al 100%. Io sono convinto che, grazie ad un recupero ottimale e un ulteriore miglioramento sul servizio, Giulia potrebbe benissimo raggiungere le prime 250. Il suo tennis vale di più di quello che la classifica recita quest’oggi.

Ultimamente hai girato alcuni interessanti tornei (Innsbruck, Tre Castagni ed altri). La giocatrice azzurra che più sta impressionando è Julia Mayr. Qual è il tuo giudizio su di lei?
A differenza di quanto dicono alcuni, Julia secondo me è una giocatrice a tutti gli effetti. La conosco da parecchio e devo dire che quest’anno è riuscita a migliorare le proprie lacune. L’ho vista parecchio aggressiva e, ogni volta che si presenta l’occasione, entra con i piedi dentro al campo e gioca in attacco. Tecnicamente è cresciuta, ma le migliorie più evidenti sono da riscontrarsi sotto l’aspetto tattico. Pur non avendo colpi pulitissimi o accelerazioni impressionanti, ha imparato a giocare “presto”, cercando di rubare tempo e campo alle avversarie; da fondocampo ha una solidità che fa davvero perdere sicurezza a chi le sta di fronte. A Innsbruck, torneo che ha vinto nettamente, avrà fatto 5 errori gratuiti a match. Se riuscirà ad utilizzare il servizio come arma, farà un ulteriore salto di qualità. Le faccio i miei più grandi complimenti.

Alexia Virgili
(Alexia Virgili – Foto Nizegorodcew)

Ad Innsbruck è arrivata in finale un’altra giocatrice azzurra molto interessante. Si tratta di Alexia Virgili. E’ una ragazza dal grande talento; a tuo avviso cosa la frena dal diventare una tennista di livello maggiore? Ormai sono anni che veleggia intorno alla trecentesima posizione..
Alexia ha un grande tennis, fatto di incrociati stretti davvero notevoli. La finale in Austria e qualche altro buon risultato fanno ben sperare per il futuro, vedremo cosa succederà. La programmazione in effetti è un po’ particolare (a parte Innsbruck gioca tornei solo in Italia; ndr), ma non conosco le motivazioni delle sue scelte e non posso dunque giudicarle.

La scorsa settimana hai potuto seguire il torneo 10.000$ dei Tre Castagni. Che cosa ci puoi dire? Hai notato qualche tennista interessante?
E’ stato un torneo interessante perché ha messo in mostra delle giovani italiane. Quella che mi ha lasciato l’impressione migliore è stata Silvia Albano, una ragazza del 1994. Per quanto riguarda il torneo nel complesso, il fatto che in semifinale siano arrivate le prime 4 teste di serie è già un’indicazione che i valori sono stati rispettati almeno sino al venerdi. Ho visto molto bene Claudia Giovine: tira davvero molto forte, servizio compresa, anche se per ora è una “monomarcia”; fa empre la stessa cosa e se qualcuno le cambia le carte in tavola fa fatica a trovare soluzioni alternative. Però gioca davvero molto molto bene..”

Federica Di Sarra
(Federica Di Sarra – Foto Nizegorodcew)

Un’ultima domanda, come sempre, sulle giovani tenniste in generale.. lascio a te la parola..
Secondo me la più forte dal punto di vista tennistico è Federica Di Sarra. Ha ancora qualche lacuna dal punto di vista mentale e a volte si perde in un bicchier d’acqua contro avversarie alla sua portata. Contro tenniste di livello più alto invece, spesso riesce a giocare grandi match. Anche lei sta convivendo con una fascite al piede, senza contare che le caviglie che ha non le danno molto sicurezza. Io punterei tantissimo su di lei. Mi ha fatto un’ottima impressione anche Federica Grazioso, che contro Giulia avrà giocato 40 vincenti. Sul veloce ha un ottimo potenziale e meritava di vincere quella partita. Anche la Gasparri gioca molto bene a tennis. In doppio è fortissima, anche perché a rete gioca benissimo e a questo livello in poche ne sono capaci. Se migliora i fondamentali potrà fare sicuramente bene. Ripeto, vederla giocare al volo è uno spettacolo. Una menzione infine per Alice Bladucci, che insieme alla Gasparri ha vinto il torneo di doppio. Alice ha un tennis molto potente, anche se ha sorpreso in negativo la sua sconfitta con la Salis, giocatrice comunque in forte crescita.

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