Simone Vagnozzi: “Voglio vincere un challenger ed entrare nei 150”

Simone Vagnozzi 

Simone Vagnozzi è intervenuto ieri sera ai microfoni di “C’è Musica in Campo” in diretta dal challenger di Reggio Emilia, dove ha superato al primo Andrea Stoppini con un periodico 63 63: “E’ sempre complicato giocare i derby perchè tra italiani ci conosciamo molto bene. Ognuno riesce a sfruttare i punti deboli dell’avversario. Per fortuna oggi ho giocato meglio di lui. Al secondo turno giocherò contro la seconda testa di serie, il francese Patience.

Simone ha raggiunto poche settimane fa la prima finale della carriera a livello challenger a Bytom, nel sud della Polonia. Sulla strada per la vittoria si è frapposto però l’australiano, in grandissima forma, Luczak, che si è imposto 63 63. In semifinale però Vagno ha compiuto una grande rimonta contro l’altro azzurro Fabio Fognini: “Il match ha avuto due fasi; fino al 61 20 per lui, Fabio mi ha prese davvero a pallate. Poi mi ha regalato 2 giochi commettendo errori banali e io ho rimontato. A quel punto ho cominciato a rischiare molto e mi è andata bene. Comunque vi posso dire che Fabio Fognini è oggi la nostra più grande promessa e sarà un grande campione in futuro!

A Wimbledon Simone ha perso al primo turno di qualificazione dal brasiliano Dutra Silva per 76(11) 61: “A Wimbeldon si può dire che ho fatto una bella vacanza. Sono arrivato dalla Polonia alle 23.30 della domenica e lunedi mattina mi sono allenato solo 20 minuti causa pioggia. Nonostante questo credevo di vincere, dato che anche il mio avversario non si adatta bene all’erba. Lui invece ha servito molto bene e dopo aver perso il primo set con 5 set point in mio favore, una volta subito il break nel secondo, l’incontro è praticamente finito.

Gli obiettivi di Capsula (questo il soprannome affibiatogli da Leonardo Caperchi) sono molto chiari: “L’obiettivo ad inizio anno era di vincere un challenger ed entrare nei primi 150. Sono circa 300 punti in tutto e fino ad oggi ne ho conquistati 100. E’ un risultato che posso raggiungere perchè mentre ad inizio anno i tornei sono tutti molto duri, nella seconda parte della stagione risultano più abbordabili.

Intervista realizzata da Alessandro Nizegorodcew, Christian Losito e Matteo Torrioli

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