Australian Open, sette italiani nelle quali maschili

Luca Vanni

Sette gli italiani al via nelle qualificazioni maschili per l’Australian Open. Possibili due derby al secondo turno: Viola-Fabbiano e Travaglia-Arnaboldi.

L’unica testa di serie italiana è Luca Vanni, numero 29 del seeding, che esordirà con il serbo Pedja Krstin (nessun precedente), per poi sfidare il vincente tra l’australiano Gavin Van Peperzeel, classe 1994 che arriva dalla sua miglior stagione chiusa con il best ranking al n.438, e il belga Maxime Authom, che Vanni ha sconfitto nell’unico precedente, tuttavia datato, indoor, negli ottavi del Future Repubblica Ceca F4 del 2010. L’ultimo eventuale avversario dell’azzurro uscirebbe dal quartetto Smyczek, Coppejans, Samper Montana, Polmans: non proprio un tabellone impossibile, dunque.

E’ andata meno bene a Marco Cecchinato che potrebbe trovarsi di fronte due teste di serie. E’ infatti inserito nel primo slot e ha già un esordio non banale contro lo slovacco Martin (1-1 i precedenti, entrambi sulla terra, nel 2012). Al secondo turno potrebbe ritrovare Rajeev Ram, come l’anno scorso: e dodici mesi fa vinse l’americano 61 75. In caso di passaggio al turno decisivo, poi, rischia di giocarsi la qualificazione con il primo degli esclusi dal main draw, il bosniaco Dzumhur, che l’ha sconfitto nell’unico confronto diretto, nella finale del Future Croazia F1 del 2013.

Matteo Viola debutta invece contro il taiwanese Wang, testa di serie numero 8, e dovrà sfruttare al meglio i colpi di inizio gioco per non cadere nella ragnatela a basso ritmo dell’avversario. E al secondo turno avrà Fabbiano, che si è dovuto allenare indoor per la pioggia, e il russo Kravchuk (nessun precedente). L’eventuale ultimo avversario esce da un poker particolarmente intrigante: Ryan Harrison, fresco di ritorno al titolo a Happy Valley (per lui, nomen omen), che debutta con Wayne Odesnik, il più odiato d’America: dopo essere stato squalificato per doping, infatti, è stato reintegrato un anno prima della scadenza per aver aiutato la TIU, e molti colleghi l’hanno accusato di aver fatto la spia, tra cui proprio Harrison che l’ha definito “un imbarazzo per gli Usa”. L’altro primo turno dello slot vede di fronte il francese Millot, testa di serie numero 31, e Louk Sorensen, diventato all’Australian Open del 2010 il primo irlandese nel main draw di uno Slam dal 1982, riuscendo anche a battere Hsun-Lu al primo turno, che dopo aver pensato anche al ritiro è tornato a vincere l’anno scorso un Future a Guangzhou.

Le quali australiane saranno il primo banco di prova per Roberto Marcora, dopo una preparazione invernale che l’ha visto allenarsi per un paio di settimane a Bordighera con Cecchinato e lo staff di Riccardo Piatti.  Il 2014 ha segnato una svolta nella stagione di Marcora, che ha sfiorato l’ingresso in top-200, giocato le prime semifinali a livello Challenger e debuttato nelle qualificazioni di uno slam, a New York. Il 24enne di Busto Arsizio apre con Buchanan, per poi affrontare Delic, ultima testa di serie del tabellone, o il georgiano Basilashvili che l’anno scorso ha vinto due challenger: due giocatori che puntano molto sui colpi di inizio gioco, servizio e dritto soprattutto. Marcora è nello slot anche di Donskoy, testa di serie numero 15, di Bhambri, promessa già un po’ stantia del tennis indiano, e Nishioka, talento nipponico con prospettive e orizzonti all’apparenza ben più luminosi.

Infine, nell’ultimo slot rischiamo il derby Travaglia-Arnaboldi al secondo turno. “Steto” apre con Menendez Maceiras, testa di serie numero 16, “Arna” col mancino francese Eysseric. Potrebbero giocarsi l’ingresso al main draw con il vincitore del “primo turno più pazzo del tabellone”, Bozoljac-Lokoli.

IL TABELLONE
(1)Dzumhur (BIH) – Mecir (SVK)
De Paula (BRA) – Puetz (GER)
Cecchinato (ITA) – Martin (SVK)
Jenkins (USA) – (23)Ram (USA)
(2)Melzer (AUT) – Jarry (CHI)
Munoz de la Nava (ESP) – Veic (CRO)
Michon (FRA) – Reid (AUS)
Cervantes (ESP) – (17)Darcis (BEL)
(3)Herbert (FRA) – Chung (KOR)
Langer (GER) – Ramanathan (IND)
Clezar (BRA) – Mertl (CZE)
Ymer (SWE) – (18)Paire (FRA)
Smyczek (USA) – Coppejans (BEL)
Polmans (AUS) – Samper Montana (ESP)
Van Peperzeel (AUS) – Authom (BEL)
Krstin (SRB) – (29)Vanni (ITA)
(5)A.Beck (GER) – Sektic (BIH)
Huta Galung (NED) – Harris (AUS)
Desein (BEL) – Albot (MDA)
Ebden (AUS) – (24)Bachinger (GER)
(6)Mahut (FRA) – Hernych (CZE)
Ghem (BRA) – Pavlasek (CZE)
Mertens (BEL) – G.Melzer (AUT)
Kuznetsov (USA) – (27)Dancevic (CAN)
(7)Bedene (SLO) – Andreozzi (ARG)
Karatsev (RUS) – Brkic (BIH)
Przyeszny (POL) – Zopp (EST)
Lopez Perez (ESP) – (30)Klahn (USA)
(8)Wang (TPE) – Viola (ITA)
Kravchuk (RUS) – Fabbiano (ITA)
Odesnik (USA) – Harrison (USA)
Sorensen (IRL) – (31)Millot (FRA)
(9)Dustov (UZB) – Broady (GBR)
Donaldson (USA) – Banes (AUS)
Molchankov (UKR) – Russell (USA)
Chen (TPE) – (21)De Bakker (NED)
(10)Berrer (GER) – Daniel (JPN)
Westerhoof (NED) – Bemelmans (GER)
Yang (TPE) – Couacaud (FRA)
Ginepri (USA) – (28)Moriya (JPN)
(11)Zeballos (ARG) – Copil (ROU)
Petzschner (GER) – Trungelliti (ARG)
Bourgue (FRA) – Jasika (AUS)
Smith (AUS) – (20)Zverev (GER)
(12)Gombos (SVK) – McGee (IRL)
Propoggia (AUS) – Klein (GBR)
Edmund (GBR) – Lamasine (FRA)
Krajicek (USA) – (22)Devvarman (IND)
(13)Kudryavtsev (RUS) – Williams (USA)
Mott (AUS) – De Greef (BEL)
Kovalik (SVK) – Mina (FRA)
Sandgren (AUS) – (19)Sugita (JPN)
(14)Nedovyesov (KAZ) – Bourchier (AUS)
Kubot (POL) – Guez (FRA)
Fucsovics (HUN) – Podlipnik Castillo (CHI)
Mitchell (AUS) – (26)Marchenko (UKR)
(15)Donskoy (RUS) – Bhambri (IND)
Nishioka (JPN) – Lama (CHI)
Marcora (ITA) – Buchanan (USA)
Basilashvili (GEO) – (32)Delic (USA)
(16)Menendez Maceiras (ESP) – Travaglia (ITA)
Arnaboldi (ITA) – Eysseric (FRA)
Bozoljac (SRB) – Lokoli (FRA)
Torebko (GER) – (25)Elias (POR)

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