Darcis signore di Trani


di Guido Pietrosanti
Nella settimana appena conclusa è toccato alla città di Trani ospitare l’ennesimo challenger italiano dove ha vinto il belga, ex top50, Steve Darcis. Il 27enne belga, numero 102 del ranking at, ha sconfitto in finale per 46 63 62 l’argentino Leonardo Mayer, attualmente numero 143 del mondo, ma anche lui con un best ranking di tutto rispetto (51) raggiunto circa 1 anno fa. Inoltre in semifinale è arrivato anche il portoghese Rui Machado, classe 84 e numero 82 delle ultime classifiche atp. Tra i primi 4, è riuscito ad infilarsi anche il nostro Andrea Arnaboldi (238) alla seconda semifinale stagionale dopo quella di Zagrabia raggiunta a maggio. Arna è stato stoppato da Darcis in maniera piuttosto netta, ma è stato comunque il migliore degli azzurri e soprattutto, battendo Gil, Galvani e Goffin, ha dimostrato di poter stare almeno nei primi 200 del ranking. Il suo gioco è ancora un po’ leggero e Arna manca di un vero e proprio “killer shot”, un colpo con il quale chiudere lo scambio. Ma l’atteggiamento in campo è sempre positivo, la preparazione fisica buona e il fatto di essere mancino e in possesso di un gioco diverso da quello della maggior parte degli altri tennisti, gli permette di sorprendere avversari anche più completi e potenti di lui. Inoltre, i limiti di potenza ed esplosività, lo costringono a cercare un tipo di gioco ricco di variazioni e di angoli atipici, un po’ alla Cipolla, che grazie ad una maggiore esperienza potranno ancora essere migliorati.
In questo senso preoccupa forse di più l’evoluzione di Matteo Trevisan autore finalmente di un buon torneo. Matteo si è fermato ai quarti, mettendo in mostra il solito tennis esplosivo, fatto di ottimi servizi e accelerazioni di dritto imprendibili. Ma al di là della continuità e dell’atteggiamento in campo, non sempre da professionista, Trevisan non sembra essere riuscito ad aggiungere molto al suo bagaglio tecnico rispetto ad 1 anno fa. Le soluzioni per vincere il punto tendono ad essere sempre le stesse e quando gli avversari riescono a non farlo giocare troppo di dritto, i rischi che il toscano è costretto a prendere per spostarsi, lo rendono troppo falloso e vulnerabile. Trevisan ha sicuramente un potenziale maggiore rispetto ad Arnaboldi, ma forse sarà più difficile farlo emergere. Arna invece farà sempre fatica a reggere certi ritmi, ma con alcuni piccoli miglioramenti tecnici, per esempio nel servizio e nel gioco di volo, potrebbe fare un ulteriore salto di qualità.
Nell’altro challenger diputato in Europa, a Segovia, vittoria dello slovacco Karol Beck (78) che ha sconfitto in finale il francese Gregoire Burquier per 64 76. Burquier, numero 173 del mondo, entra nei primi 200 per la prima volta a 27 anni, cosa non riuscita ancora ai suoi coetanei azzurri Brizzi e Giorgini, nettamente migliori del francese fino ad un paio di stagioni fa.
In Canada si è giocato a Vancouver dove ha vinto il 24enne inglese James Ward battendo in finale l’americano Robby Ginepri per 75 64. Ward, autore di un pessimo inizio di stagione, ma semifinalista al torneo del Queen’s a giungo, arriva grazie a questa vittoria al numero 144 del ranking atp e potrà costituire insieme al suo coetaneo Andy Murray un squadra di Davis finalmente competitiva.
In Brasile a Campos do Jordao, vittoria del giocatore di casa Rogerio Dutra Da Silva, vincitore per 64 67 63 sul sudafricano Izak Van Der Merwe (126). Il brasiliano festeggia anche il best ranking, portandosi ad un passo dai top 100, esattamente al numero 111. Da segnalare anche la sconfitta al primo turno del miglior junior in classifica atp, il brasiliano Tiago Fernandes fermo alla posizione numero 406 del ranking atp. Sono lontani i tempi in cui Boris Becker o Michael Chang vincevano i tornei dello slam potendo partecipare anche al torneo juniores. Oggi nessun under 18 è in grado di rientrare nemmeno nelle qualificazioni dei tornei dello slam!
Infine a Pechino in Cina vittoria dell’uzbeko Farrukh Dustov che ha sconfitto in finale per 61 76 un ex numero 1 del mondo junior, il cinese di Taiwan, Tsung-HuaYang, che a 20 anni, raggiunge il suo best ranking al numero 209. Buona semifinale anche per un altro 91 asiatico di belle speranze, il coreano Yong-Kyu Lim.
Nel circuito Future spicca la vittoria (la seconda della stagione) di Riccardo Sinicropi ad Avezzano nell’Italy F21. Sinicropi, senza ranking Atp fino ad un anno fa, è ormai nettamente il secondo ’90 azzurro, dietro al solo Giannessi, ma soprattutto sta raggiungendo una classifica tale da poter essere considerato tra i giovani azzurri di maggior interesse per il futuro. Ad Avezzano Sinicropi ha sconfitto in finale Walter Trusendi, al secondo buon risultato in altrettante settimane dopo il rientro dall’infortunio. Purtroppo però Trusendi, capace di esprimere un ottimo tennis, perde ad Avezzano la sua terza finale future dell’anno e forse, purtroppo, non è un caso…..
Buona semifinale anche per Riccardo Ghedin in Great Britain F12. Chissà che tornare per un po’ ai future non possa dare quei punti e quella fiducia necessari ad entrare nei primi 200. Dopo tanti tornei e tanti viaggi in giro per il mondo, sarebbe una soddisfazione meritata per Riccardo.

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