Internazionali d’Italia Under 12 – I Giornata

Jacopo Berrettini
Ufficio Stampa Internazionali d’Italia Under 12 – Alessio Pinto
Iniziano sotto la pioggia gli Internazionali d’Italia BNL under 12 al Circolo Canottieri Roma, ma non manca lo spettacolo. In campo maschile vincono quasi tutti i favoriti, dal numero 1 di Francia Geoffrey Blancaneaux, che non lascia nemmeno un game all’italiano Schold, al numero 1 italiano e vincitore dei campionati italiani under 11 Gianmarco Moroni, che batte senza problemi il connazionale Berrettini. Tra i favoriti, passano anche Zanchi, Ramazzotti e Calvano, e proprio quest’ultimo affronterà domani l’altro francese Gomont in uno dei match più interessanti degli ottavi. Nell’incontro più spettacolare del primo turno che aveva messo contro due dei favoriti alla vittoria finale, Nicolas Merzetti ha prevalso 7-6 al terzo dopo quasi 3 ore di gioco sul forte bielorusso Ivan Jelezovski. In campo femminile Martina Pratesi deve difendersi dagli attacchi di britanniche e rumene per la vittoria finale, e comincia con una vittoria abbastanza netta sulla Guglielmetti. Le altre favorite, però, non sono da meno. Le inglesi Simpson e Plews fanno valere le loro doti fisiche da circuito maggiore e battono le pur meritevoli italiane Scarfo ed Alessandra, mentre Virgina Giustini e Letizia Gussetti fanno soffrire un po’ di più le rumene Cristian e Ivascu, perdendo ma lottando. Mercoledì si comincia alle 9, tempo permettendo. Sarà ancora spettacolo.
L’Opinione di Roberto Commentucci, presente stamani al Canottieri Roma:
Ho visto quasi tutto il match che Alessia ha dominato alla distanza (36 62 60) contro la Leshenko, una tenacissima ributtina russa meno dotata di Alessia quanto a potenza, ma rapidissima e molto lucida tatticamente.
Alessia è stata brava, davvero. Era visibilmente poco a suo agio sulla terra, sia perché è meno abituata a muovercisi sopra, sia perché è abituata a chiudere lo scambio sui 3 colpi e oggi, tra palle bagnate e campo lento, e un’avversaria rapidissima in difesa, era difficile giocare sull’uno due.

E così, dopo un inizio in discesa (subito 20) Alessia ha preso un parzialone di 6 giochi a 1 perché o prendeva troppi rischi per sfondare l’avversaria, o si faceva imbrigliare in scambi troppo lunghi per il suo tennis.
Però poi, a metà del secondo set, sul 2 pari, è stata brava a fare un passo avanti e ha iniziato a trovare il giusto compromesso fra aggressività e rischiosità, costruendo bene i punti e facendo anche qualche bella volèe.
La russa, drammaticamente inferiore nel servizio e meno pesante nei fondamentali da dietro, ha fatto il tergicristallo fino a scoppiare, alla fine, in un pianto dirotto. Grinta assurda, comunque, e come diceva max, a mezzi tecnici e fisici invertiti sarebbe finita 60 60 per la ragazzina slava.

Alessia è un bel vedere sul piano tecnico: un servizio ben costruito, piedi bloccati, buon arco dorsale e mulinello sincronizzato con la spinta delle gambe. Anche la seconda palla, per l’età è davvero promettente.
I due fondamentali sono piuttosto piatti, il grip sul diritto è un ottimo eastern le aperture sono contenute ma non sempre, nel diritto a volte esagera un pò e impatta dietro.
A rete gioca piuttosto bene, e non manca di coraggio.
Come atleta Alessia è nata più potente che veloce, anche se max mi diceva che oggi era meno reattiva perché poco “attivata”. Comunque non si muove male, anche se a volte si perde un pò gli appoggi del diritto.
Nel complesso, Alessia è davvero molto interessante, anche nell’atteggiamento in campo. Non ci sta a perdere, e ce la mette tutta. E’ un pò perfezionista, a mio avviso, anche quando fa il punto, se non lo fa come dice lei, non è contenta.
Due ragazzine poi mi hanno impressionato: una è la Tatiana Pieri, piccolissima, minuta, ma gran tecnica (diritto piatto molto bello) e gran coraggio, propensione al gioco al volo (veniva avanti una palla su due…).
Ha perso, contro l’altra ‘99 Bilardo, macina, ma mi è piaciuta molto.
E poi ho visto qualche game di Arianna Capogrosso, altra ‘99 della Ferratella, figlia di Andrea, stimato maestro.
Arianna pesa 33 kg., ma è forse la ragazzina dalla cui racchetta la palla esce meglio di tutte. Ha un diritto naturale che è un vero spettacolo e piedi rapidissimi. Giocava contro una ‘98 altoatesina, la Hopfgartner, e Max mi dice ora al telefono che ha vinto.
Domani quindi Alessia sfida, da favorita, questa ragazzina romana di un anno più piccola. Sarà un match che cercherò di vedere.
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