Kateryna Kozlova squalificata per uno stimolante

Kozlova

di Michele Galoppini

Kateryna Kozlova, terza giocatrice ucraina del ranking WTA dopo la coetanea Elina Svitolina e l’imprevedibile Lesia Tsurenko, non potrà più calcare i campi da tennis fino a Ferragosto, a causa di un controllo antidoping risultato positivo, effettuato durante il torneo di Dubai, nel febbraio scorso. La Kozlova, seppur senza alcun risultato veramente di rilievo, era riuscita a mettersi in mostra in questo inizio di 2015 ed a soli 21 anni anche ad affacciarsi nelle top100 per il rotto della cuffia: sono stati i secondi turni ad Hobart e proprio nel Premier5 di Dubai, sempre partendo dalle qualificazioni, e la doppia qualificazione IndianWells-Miami a regalarle per la prima volta la soddisfazione della top100, con la 100esima posizione in classifica raggiunta post Miami, proprio nell’ultimo torneo giocato.

Purtroppo, questo best ranking non passerà ufficialmente agli annali. Infatti, in aggiunta alla pena di sei mesi commisurata dalla data del 15 febbraio, quando è stato effettuato il test, l’ucraina dovrà perdere tutti i punti ed il montepremi guadagnati da quella data fino a Miami, perdendo di fatto le posizioni guadagnate.

Entrando più nello specifico e nel tecnico, il campione di urine fornito dalla giocatrice di Nikolaev ed allenata da Volodymyr Bogdanov durante il Dubai Duty Free Tennis Championships è risultato positivo al 1,3 dimethylbutylamine, dopo i controlli effettuati come di consueto dalla WADA. Tale sostanza è uno stimolante, proibito dai regolamenti anti-doping. La Kozlova ha dichiarato che la presenza di tale sostanza nel suo corpo è stata dovuta all’ingerimento di un integratore prescrittole dal suo stesso medico e, proprio per la “confessione”, la pena è stata ridotta, come da regolamento, a sei mesi a partire dalla data del test.

Vengono così spiegate l’assenza dai tornei da aprile e soprattutto le cancellazioni dai tornei del Roland Garros e di Wimbledon, nei quali aveva “di diritto” (a questo punto le virgolette risultano d’obbligo) la partecipazione al main draw. Peraltro, la 21enne deve ancora giocare il suo primo tabellone principale in uno Slam, dopo aver perso più volte nelle qualificazioni. Anche gli UsOpen, vista la pausa forzata, non la vedranno al via nel main draw, visto che le liste di iscrizione si chiuderanno ben prima del 15 agosto.

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