La rinascita di Kei Nishikori: “Ritrovato motivazioni. Sinner? Tennis perfetto”

Daniele Testai
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Kei Nishikori - Foto Ray Giubilo

Il pubblico di Yokohama aveva sperato in una scintilla, un lampo di quel talento che per oltre un decennio ha fatto di Kei Nishikori il simbolo del tennis asiatico. E invece, sul campo del Challenger giapponese, è arrivata una sconfitta netta, 6-2 6-2 contro Uchida: un risultato che ha messo in evidenza, senza pietà, quanto lontano sia ancora il Kei dei giorni migliori.

Eppure, come spesso accade con i veri campioni, il punto più interessante non è stato il punteggio, ma ciò che Nishikori ha mostrato dopo.
In conferenza stampa, il tennista giapponese ha pronunciato parole che hanno lasciato il segno: “La cosa positiva di questa settimana è che ho ritrovato una motivazione altissima nel giocare a tennis. Non mi succedeva da tempo”. Una frase semplice, eppure potentissima. Perché pronunciata da lui — finalista dello US Open, semifinalista delle ATP Finals, ex numero 4 del mondo e simbolo di un continente che ha guidato verso il tennis moderno — suona quasi come una promessa di rinascita.Ma poi Nishikori ha fatto un passo oltre, puntando lo sguardo verso il futuro del tennis mondiale: Jannik Sinner. Per me ha il tennis perfetto. Guardo le sue partite come se fosse un allenamento di visualizzazione: il suo è lo stile di gioco che ho sempre sognato”.

UN MAESTRO CHE GUARDA AL FUTURO

Il tennista asiatico, uno dei protagonisti più eleganti e dinamici del tennis moderno, vede in Sinner non solo un campione, ma un ideale. Una sorta di prosecuzione naturale del suo modo di intendere il gioco. “Il suo tennis è assolutamente perfetto dal mio punto di vista. Osservo tutte le sue partite con enorme attenzione, perché è esattamente lo stile di gioco che sogno”. E mentre Kei lotta per ritrovare la sua miglior forma, sapere che trova ispirazione proprio in Sinner rende questa storia ancora più poetica. Perché in fondo, il tennis è anche questo: una staffetta invisibile tra generazioni, una danza di stile, ammirazione e destino.

 

 

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