Ancora Djokovic: Chi può fermarlo?


di Sergio Pastena
Lo fermi chi può… ma qualcuno al momento può davvero fermarlo? Novak Djokovic vince anche sulla terra di Madrid, spazzando via le certezze di Nadal sulla superficie da lui più amata. Intendiamoci: il maiorchino resta il logico favorito in vista del Roland Garros, ma il modo in cui il serbo lo ha superato in due set in finale è indicativo del salto di qualità compiuto. Nadal le ha provate tutte, dopo aver perso il primo è andato avanti di un break nel secondo centrando un tweener da antologia, ma Djokovic non ha accusato il colpo e ha continuato a martellare il numero uno del mondo fino a sfondare il suo muro.
Eppure per il serbo non era stato un torneo sul velluto: prima Ferrer e poi il sorprendente Bellucci lo avevano costretto a lasciare un paio di set per strada, mentre dall’altra parte Nadal (che pure aveva perso un set in semifinale contro Federer) era arrivato all’ultimo atto complessivamente più riposato, visto anche il ritiro Del Potro nei quarti di finale. Ora la classifica parla chiaro: Djokovic è a meno di 2.000 punti dallo spagnolo e il duopolio sembra ormai destinato a cambiare, pure se il Federer visto a Madrid non è sembrato affatto malvagio (in particolare nel primo set contro Nadal si è vista a tratti la versione deluxe dello svizzero).
Veniamo al resto, ovvero a una marea di bocciature per gli altri sedicenti antagonisti dei “magnifici tre”. Si era capito da un po’ che Murray non fosse più il quarto incomodo e lo scozzese non ha fatto niente per smentirlo: un turno, sudatissimo, passato contro Simon, poi la sconfitta netta contro Bellucci. Soderling è arrivato ai quarti dove ha fatto capire che l’exploit del Roland Garros contro Federer era proprio quello che sembrava: un exploit occasionale, appunto. Anche Berdych è caduto nella tagliola di Bellucci mentre ancora peggio ha fatto Melzer, sbattuto fuori da un Gimeno-Traver qualunque. Insomma, tra i primi otto, oltre ai big, l’unico a confermarsi puntualmente è David Ferrer, capace di trascinare Djokovic al terzo: lo spagnolo al Roland Garros difende solo 90 punti, una bella occasione per avvicinarsi a Soderling e Nadal. Italiani: fuori subito tutti tranne uno, ma la soddisfazione di vedere Flavio Cipolla, col suo tennis d’antan, strapazzare Andy Roddick, non ha prezzo. Non ce ne vogliano gli estimatori del fortissimo americano (sbattuto fuori subito anche a Roma da Simon) ma la bellezza nel tennis conta e il gioco del tennista romano è bello da vedere. E poco conta che non abbia ripetuto l’impresa contro Llodra, altro fior di giocatore: resta una vittoria da incorniciare.
Parliamo di Roma: i primi sedici ci sono tutti e il livello del torneo è eccezionale. Tra i nostri già fuori Seppi, al rientro, in tre set contro Monaco: prestazione dignitosa. Vittoria facile, invece, per Volandri contro un De Bakker inguardabile. Starace al primo turno ha superato Dolgopolov, Bolelli è stato sfortunato e ha pescato Almagro, stessa cosa per Fognini che affronta un Wawrinka comunque non al meglio. A chiudere Cipolla, abbinato a Ljubicic, e Lorenzi che proverà l’impresa impossibile contro Bellucci per provare a regalarsi un secondo turno contro Nadal: comunque vada sarà un successo.

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