Miami non ama le azzurre

wta miami

di Giulio Gasparin

Chiuso il primo Premier Mandatory della stagione nel deserto californiano di Indian Wells, è già tempo di dare fuoco alle polveri per il secondo della stagione, il prestigioso Miami Open. La superficie è la stessa delle due settimane appena passate, almeno sulla carta, ma la realtà è molto diversa. Il cemento di Miami è leggermente più veloce e dal rimbalzo meno accentuato, ma, soprattutto, le condizioni atmosferiche cambiano radicalmente: così dal caldo secco e spesso ventilato del deserto, si passa all’umidità della Florida.

Storicamente, questo è un torneo che ha sorriso poco ai colori azzurri, soprattutto al femminile, tanto che delle quattro giocatrici nel tabellone principale, solamente due si sono spinte oltre il terzo turno: Roberta Vinci e Sara Errani, entrambe giunte ai quarti di finale nel 2013. Per le Chichis, ammesso che si possa ancora usare questo nomignolo anche dopo la loro “separazione”, si presenta ardua l’impresa di emulare quel risultato, con la prima che, essendo esclusa dalle teste di serie, partirà al primo turno contro una qualificata ed eventualmente affronterebbe Eugenie Bouchard, numero 7 del mondo.

Ovviamente per la Errani il cammino è leggermente favorito dal ranking, che le ha assicurato un bye al primo turno e un secondo turno molto più abbordabile di quanto non suggerito dal nome dell’avversaria che uscirà dal derby russo tra Anastasia Pavlyuchenkova e Vera Zvonareva, entrambe lontane dai migliori giorni della propria carriera. A quel punto, con ogni probabilità Sarita dovrebbe vedersela con Garbine Muguruza, che su questi campi si trova specialmente a suo agio. Seppur favorita dal ranking, l’azzurra affronterebbe questo match da “underdog” avendo perso gli ultimi due dei tre precedenti con la spagnola, l’ultimo solo qualche mese fa. Nell’eventualità di una vittoria, a quel punto ci sarebbe ad aspettarla Ana Ivanovic, sottotono in questo inizio di 2015, o Sabine Lisicki, tornata a vincere match proprio nello scorso torneo.

Flavia Pennetta ha perso il conto di quante volte ha raggiunto il terzo turno di questo torneo salvo poi arrendersi a questo scoglio. In passato ha dato vita a grandi battaglie contro campionesse indiscusse su questi campi, tra cui Serena Williams, Lindsay Davenport e Amelie Mauresmo; in altri casi si è arresa a giocatrici più modeste come Iveta Melzer (allora Benesova) o Virginie Razzano. Insomma, una storia d’amore complicata quella tra la brindisina e la famosa località della Florida e anche quest’anno il tabellone non le ha arriso, con una sezione molto complicata: al secondo turno, grazie al bye ricevuto, troverà la vincente di un match ancora da scoprire tra una qualificata e Tsvetana Pironkova, con cui ha perso ad inizio anno. Per poi sfatare il tabù del terzo turno, la “Penna” dovrebbe avere la meglio della rediviva Jelena Jankovic, finalista ad Indian Wells e con cui l’azzurra ha un trascorso di grandi lotte (tennistiche e non) sul campo, o della mina vagante Victoria Azarenka, tornata a livelli più consoni per lei, ma ancora esclusa dalle teste di serie.

Nello stesso quarto di Flavia c’è pure Camila Giorgi, testa di serie numero 30 e per cui già al secondo turno grazie ad un bye. Come per la brindisina, la Maceratese potrebbe trovare una qualificata, oppure Magdalena Rybarikova, giocatrice da cui ha perso l’unico precedente sul cemento la scorsa estate e il cui gioco vario e aritmico da sicuramente fastidio all’azzurra. A quel punto ci sarebbe un probabile terzo turno con Simona Halep, la giocatrice più “calda” di questo inizio anno. Aggiungiamoci pure che Cami non ha mai vinto un match a Miami nelle due apparizioni precedenti a questa.

Stessa statistica, o quasi, per Karin Knapp, che ha un record di 0 vittorie e 4 sconfitte ed è chiamata a ribaltare questi numeri e quelli di un inizio stagione piuttosto complicato in un primo turno tutt’altro che semplice contro la giovane promessa del tennis ceco Katerina Siniakova. Dovesse farcela, a quel punto troverebbe la pericolosa ma scostante russa Ekaterina Makarova. L’altoatesina di Roma è l’unica italiana nella parte bassa del tabellone.

WTA MIAMI – IL DRAW
(1)S.Williams v BYE
Rogers v Niculescu
(wc)de Vroome v (wc)Bellis
(29)Diyas v BYE
(24)Kuznetsova v BYE
Riske v Lucic-Baroni
Watson v Q
(13)Kerber v BYE
(11)Errani v BYE
Pavlyuchenkova v Zvonareva
Davis v Q
(21)Muguruza v BYE
(27)Lisicki v BYE
Goerges v Cepelova
Puig v Q
(5)Ivanovic v BYE
(3)Halep v BYE
Q v (wc)Vaidisova
Q v Rybarikova
(30)Giorgi v BYE
(20)Jankovic v BYE
Azarenka v Soler-Espinosa
Q v Pironkova
(15)Pennetta v BYE
(10)Safarova v BYE
Shvedova v Larsson
Wickmayer v Stephens
(17)Keys v BYE
(32)Dellacqua v BYE
Hantuchova v Bencic
Vinci v Q
(6)Bouchard v BYE
(7)A.Radwanska v BYE
Schmedlova v Hercog
(wc)Vikhlyantseva v Smitkova
(31)Begu v BYE
(22)Cornet v BYE
Q v Vesnina
Q v Flipkens
(12)Suarez Navarro v BYE
(16)V.Williams v BYE
Q v Vandeweghe
Q v Bertens
(23)Stosur v BYE
(28)Lepchenko v BYE
(wc)Abanda v Kanepi
Brengle v Krunic
(4)Wozniacki v BYE
(8)Makarova v BYE
Knapp v Siniakova
Jovanovski v Barthel
(26)Svitolina v BYE
(19)Zahlavova Strycova v BYE
Koukalova v Mladenovic
(wc)Cirstea v McHale
(9)Petkovic v BYE
(14)Pliskova v BYE
Beck v Zhang
Cetkovska v (wc)Badosa Gibert
(18)Peng v BYE
(25)Garcia v BYE
Nara v Tomljanovic
Q v (wc)Gavrilova
(2)Sharapova v BYE

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