Quinzi, continuità disarmante…


(Gianluigi Quinzi – Foto Nizegorodcew)

di Alessandro Nizegorodcew

Gianluigi Quinzi continua a vincere e a convincere. Il giovanissimo marchigiano, classe 1996, è alla quarta semifinale futures raggiunta negli ultimi cinque tornei disputati in Sudamerica. Un risultato davvero straordinario in termini di continuità ancor prima che di qualità. Non è semplice trovare un ragazzo così giovane capace di mettere insieme un record di 12 vittorie e 4 sconfitte nelle ultime 16 partite. Quinzi ha lavorato molto dal punto di vista fisico prima degli Us Open e ne sta traendo ora i frutti.

Nei quarti di finale di Santa Maria, futures da 10.000$ brasiliano, Quinzi ha battuto la testa di serie numero 1 e top 500 Bruno Sant’Anna. Al prossimo turno affronterà Andre Miele, classe 1987 e numero 511 del mondo in un match che si preannuncia complicato ma certamente alla portato dell’azzurro.

A prescindere da come andrà, Quinzi si è assicurato (tra due lunedì) l’ingresso tra i top-700 (dovrebbe intorno al numero 660), risultato di livello altissimo per un ragazzo che ha ancora 16 anni.

Non è il caso (ancora) di esaltarsi, ma di certo questa continuità di rendimento (e anche l’ottimo match giocato e perso con Travaglia 75 al terzo) lasciano ben sperare per un 2013 da protagonista che potrebbe vederlo affacciarsi piuttosto spesso anche nel circuito challenger.

E chissà che non lo si possa vedere all’opera nelle (ormai famose) pre-qualificazioni del Foro Italico… Ai posteri l’ardua sentenza, che oggi come oggi non sembra poi così ardua.

Lasciamo comunque lavorare Medica, Infantino e il buon Gianluigi Quinzi, perché c’è da tanto ancora da mettere in ordine nel suo gioco. Sta di fatto che l’impressione generale, a prescindere dalle qualità tecnico-tattiche-fisiche, è che Quinzi sia un animale da tennis, uno che prima di lasciarti vincere ucciderebbe. Uno che ha questo sport nel DNA

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