Federica Di Sarra come un treno… ottima prova della Gatto

Federica Di Sarra
(Federica Di Sarra – Foto Nizegorodcew)
di Remo Borgatti
Tra gli undici tornei futures che si sono conclusi nello scorso week-end, uno spiccava per importanza e montepremi.
A Biella è andato in scena un 100.000$ che aveva nella spagnola Carla Suarez Navarro la prima testa di serie seguita nell’ordine da Garbin, Oprandi e Cornet. Alla fine invece si è registrato un dominio ceco con la sola tedesca Tatjana Malek a recitare la parte dell’intrusa nelle semifinali; le altre tre infatti erano Zuzana Ondraskova, Sandra Zahlavova e Renata Voracova. Ha vinto quest’ultima, giunta piuttosto tardi al suo best-ranking (numero 80 a inizio giugno di quest’anno), lei che ha quasi ventisette anni. Dopo essere stata eliminata al primo turno degli US Open dalla bulgara Pironkova, Renata è volata a Biella dove ha sconfitto in finale la connazionale Ondraskova per 6-4/6-2. Non benissimo le italiane, con la sola Garbin capace di raggiungere i quarti. Fuori al primo turno Dentoni, Giovine, Floris e Knapp, battuta dalla Oprandi che si è poi dovuta ritirare alla fine del primo set perso 7-5 con la francese Thorpe.
E’ andata molto meglio per i colori italiani a Casale, dove Federica Di Sarra ha subito cancellato la delusione di Bassano (dove era stata eliminata al primo turno) aggiudicandosi il secondo titolo in carriera a spese di altre cinque italiane: Giulia Pairone, Alexia Virgili, Gioia Barbieri, Vivienne Vierin e, in finale, Erika Zanchetta con lo score di 6-3/6-4. Per niente appagata, Federica ha concesso il bis in doppio insieme a Giulia Gabba. Erano appena nove le straniere iscritte e di queste nessuna è arrivata nei quarti.
Rapida carrellata sugli altri 10.000$. A Buenos Aires derby argentino in finale e titolo a Vanessa Furlanetto, che ha battuto Carla Lucero 6-3/6-2. Per Vanessa è la terza finale in venti giorni e nelle due precedenti era stata sconfitta. A Larissa (Grecia) vittoria per la 17enne russa Alexandra Artamonova che si è imposta nell’atto conclusivo all’israeliana Lankri per 4-6/6-2/7-5. Un’altra russa, Marta Sirotkina, ha trionfato sul cemento di Madrid (4-6/6-4/6-4 alla britannica Broady), dove Alice Savoretti, unica italiana in tabellone, si è spinta fino alle semifinali grazie a tre successi su altrettante giocatrici iberiche; a batterla è stata proprio la Broady, testa di serie numero uno, per 6-3/6-4. Infine a Sarajevo titolo alla croata Ani Mijacika che ha battuto la bulgara Tomova 6-1/6-0. A difendere con poca fortuna i colori italiani c’era un terzetto composto da Elena Bertoia (ritiratasi dopo appena un gioco con la futura vincitrice), Indra Bigi e Martina Caciotti, tutte eliminate al primo turno.
Passiamo ora ai 25.000$ e partiamo dall’Olanda, precisamente dalla località di Alphen A/D Rijn, dove la tedesca Julia Schruff, già numero 52 del mondo quattro anni fa, ha dominato; in finale sconfitta la francese Irena Pavlovic 6-0/6-3 al termine di un torneo nel quale la Schruff non ha ceduto nemmeno un set.
Per restare in Europa, si è giocato anche in Francia (Denain) e Polonia (Katowice).
A Denain finale tutta transalpina tra Anais Laurendon e la Cohen-Aloro e successo della prima per 6-3/7-5. Molto bene Giulia Gatto-Monticone, giunta in semifinale a spese della bulgara Kostova e battuta dalla Cohen-Aloro. Eliminate invece al primo turno Evelyn Mayr e Giulia Remondina.
A Katowice invece la vittoria ha arriso alla polacca Magda Linette, che ha battuto a sorpresa la testa di serie numero due del torneo, la ceca Eva Birnerova (già numero 59 della classifica WTA) in tre set: 3-6/6-2/6-2.
Per gli ultimi due appuntamenti bisogna andare verso oriente.
A Noto, in Giappone, la thailandese Tamarine Tanasugarn ha messo in fila tutte le avversarie, ultima delle quali la connazionale Luangnam in finale (7-5/6-2 lo score) mentre a Cairns (Australia) si è imposta la brasiliana Ana-Clara Duarte che ha impedito alla Lertcheewakarn di fare il bis, dopo la vittoria di Tsukuba della scorsa settimana. La Duarte non vinceva un torneo da dicembre 2009, quando trionfò a Santiago, e nella finale australiana si è imposta con lo score di 6-3/3-6/6-2.

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