Diario di Bordo dal Bonfiglio (5)

Catherine Bellis
(Catherine Bellis – Foto Francesco Panunzio)

da Milano, big lebowski

Bellis-sima sarebbe un facile modo per intitolare la giornata di oggi.

E’ cominciata presto, perché dovevo sistemare alcune cose di lavoro, prima di dichiararmi ufficialmente in week-end break e non pensarci più fino a lunedì, secondo la mia teoria che “non c’è nulla che si debba fare il venerdì pomeriggio che non si possa fare il lunedì mattina”.

L’abbigliamento comodo, scarpe da ginnastica (o sneakers come dicono adesso) e polo, rendono più piacevoli le due e rotte orette di lavoro.

Arrivo al circolo alle dieci e mezza e vado direttamente sul campo 9, quello con la tribunetta, dove stanno già giocando Bolsova Zadoinov e Bellis: vi giungo quando il tabellone segna 4-2  per la Bellis.

Da quel momento CC o CiCi (che sta per Catherine Cartan ed è il diminutivo che le hanno affibbiato e che già ha fatto suo, d’altra parte dopo CoCo era fin troppo scontato), vincerà 8 game consecutivi finendo 62 60.

Durante il primo scambio che ho la grazia di vedere,  riceve una prima gagliarda dalla sua avversaria e gioca con una naturalezza affascinante un diritto di difesa lungolinea che vorrei definire accarezzato come fa a volte Federer, forse un chop direbbe qualcuno ma non rende l’idea. Di quelli che la palla sta un sacco di tempo in aria e poi atterra quasi senza peso, in questo caso lunga e angolata sul rovescio di Bolsova, che si avvicina abbastanza bene, e gioca un non comunque facile rovescio (a due mani, naturalmente) che esce  abbastanza lungo e le da il tempo di riposizionarsi.

La “nostra”, sebbene la dinamica farebbe pensare ad un contropiede, sceglie di andare incrociato, ancora con il diritto, imprimendo alla palla, con una leggera e graziosa frustata di polso, una traiettoria non strettissima ma angolata e insidiosa che costringe la spagnola ad un diritto di difesa.

E qui la bimba estrae un altro diritto, con un apertura ampia, al limite del manuale, questa volta piatto e potente che atterra in assoluta sicurezza poco lontano dall’incrocio.

Avrete capito che il must di questa ragazza è il forehand, ed è una vera delizia, anche quando lo gioca leggermente arrotato e in sicurezza negli scambi prolungati oppure in schiaffo nei pressi della rete dove si affaccia spesso, qualche volta per “benedire”, qualche altra per sapienza tattica.

Il rovescio non è a livello altrettanto stratosferico, ma è più che decoroso, certo subisce l’impari confronto con l’altro colpo laterale.

L’atteggiamento in campo e fuori è encomiabile; il padre la seguiva dalla tribunetta, con un completo bermuda e camicia caki assolutamente confuso tra il pubblico, con l’aria un po’ dimessa di certi americani che non daresti loro una lira e poi scopri che sono amministratori delegati di una multinazionale e miliardari veri, mentre la Pandzic era sulla panchina dal lato opposto e la incoraggiava saltuariamente e discretamente.

Sul 3-0 ho abbandonato il campo per pochi minuti per andare da Tornado che stava ancora giocando il primo set opposta ad una biondina di carnagione chiarissima ed occhi azzurri, la svizzera Telchmann.

Nonostante fossero sul punteggio di 5-5, ho preferito ritornare sull’altro campo per vedere un ultimo game da antologia della Bellis e tributarle un meritato applauso.

E mentre usciva dal campo e riceveva i complimenti di tutti e si prestava a qualche foto ricordo, come non fosse una cosa nuova,  sono andato a prendere una brochure del trofeo e mi sono fatto apporre una firma con l’idea che un giorno sia il souvenir di una predizione.

Faccio il Tommasi: se entro il diciottesimo anno di età questo fenomeno non è tra le prime 10, non scriverò  più i “Diari dal Bonfiglio”, anche perché mi sa che non li leggete, se nessuno ha corretto il macroscopico errore di quando definii la Bolsova una quadrumane, confondendola chiaramente con la nostra Brescia, per la quale dovrebbe essere un complimento il fatto che, durante un primo set lottato e che ho visto saltuariamente, non si capisse quale delle due fosse la prima testa di serie.

In pratica, tra le partecipanti, sono italiane l’unica che gioca il rovescio ad una mano e l’unica quadrumane, vale a dire che gioca bimane da entrambi i lati del campo.

D’altra parte la “moldava” è una morettona un po’ olivastra stila Muguruza, l’altra non sembrava certo una latina.

Per finire il capitolo Bellis, quello che Bollettieri ha detto della sua allenatrice, lo vorrei trasferire come mio complimento alla graziosa americana: (considerata l’età) she plays tennis like she is from another planet, gioca a tennis come se venisse da un altro pianeta.

Il secondo capitolo non può non riguardare Tornado ed è molto meno bello.

Quando torno sul campo tribuna, è sotto di in set avendo perso 5-7 il primo, mentre il secondo è in parità. Probabilmente lamenta qualche problema fisico, il servizio è appoggiato mentre nello scambio non ravviso particolari handicap anche se non ho termini di paragone attendibili.

Sono seduto nel lato corto della tribuna proprio dietro di lei, leggermente a destra, quando l’avversaria le tira un rovescio lungolinea vincente proprio ideale da valutare sia dalla mia che dalla prospettiva della Telchmann.

La palla non sfiora neppure la linea, è dentro di qualche centimetro.

Putiferio. La Black indica un altro segno e si rifiuta di continuare se l’arbitro non scende a verificare. Forse non ci sarebbe nulla di male se lo facesse, ma si dice sicuro che la palla è atterrata abbondantemente nel campo e il segno che Tornado vorrebbe verificare è un altro.

Quell’altra (la svizzera) è stupita, le dice che è sicura, che anche se è nel campo opposto, ha potuto vedere bene essendo proprio posizionata in linea.

Arriva la donna con il walkie talkie e la discussione diventa a tre, il giudice non vuole scendere e la Black non vuole saperne di continuare: il tutto dura sette/otto minuti buoni di proteste, imprecazioni, disperazione, con l’altra che dopo aver dimostrato una certa pazienza, chiede di giocare. Ma l’americana vuole il supervisor, finge di voler giocare e riprende invece a discutere: mi chiedo se non ci sia con lei qualcuno che le possa consigliare di evitare questa brutta figura….

Fino a quando si dirige verso il punto dove lei sosteneva essere atterrata la palla e lo cerchia disegnando con la racchetta una enorme ovale.

Non vi vorrei annoiare ulteriormente, ma è divertente: la candida svizzera, nello scambio successivo scimmiotta  la sua rivale cerchiando allo stesso modo il segno di una bomba di Tornado che finisce fuori di poco, che a sua volta vuole l’ultima parola facendo lo stesso dopo pochi scambi.

Il finale vede la Black estrarre dalla borsa il telefonino e andare tronfiamente a riprendere il segno contestato.

Incontro la Teichmann dopo una mezzoretta e le chiedo che cosa è successo nel finale: sorridendo mi dice che non ha capito, che forse voleva deconcentrarla….

Per il resto, Kasatkina (RUS) onora la sua tds 3 superando Kuzmova (SVK) 6-1 6-4, mentre Bains (AUS), dopo aver fatto fuori la tds 4 Schmiedlova, batte anche la tds 8 Sun (CHN).

Nel maschile tre russi, seppure uno di passaporto americano, e un giapponese si giocheranno le semifinali di domani.

COMUNICATO STAMPA

STRAPOTERE RUSSO CON RUBLEV E SAFIULLIN

FUORI LE FAVORITE IN ROSA: SORPRESA BELLIS

Milano, 23 maggio – La Russia domina. È la nazione con più semifinalisti al 55° Trofeo Bonfiglio, tre, con due atleti nel tabellone maschile e una in quello femminile. Tra i ragazzi, sono Andrey Rublev e Roman Safiullin a superare i quarti di finale, mentre tra le ragazze, Darya Kasatkina tenta di eguagliare (almeno) il risultato ottenuto al Tc Milano Bonacossa nel 2013, quando perse in finale dalla svizzera Belinda Bencic. La testa di serie n.3, classe 1997, ha superato la slovacca Kuzmova in un match dai due volti. Primo set molto veloce e rapido, chiuso per 6-1 in favore della morettina nata a Togliatti, brava poi a chiudere nonostante un ritorno di fiamma dell’avversaria. La vera sorpresa, oltre al fatto di aver perso entrambe le prime due teste di serie, arriva però dalla 15enne statunitense Catherine Bellis, capace di far fuori proprio la prima favorita della vigilia. Vale a dire la spagnola d’adozione, ma moldava d’origine, Aliona Bolsova Zadoinov, schiacciata da un 6-2 6-0 severissimo, tecnicamente ancor prima che nel punteggio. Russa e californiana si affronteranno così domani nella semifinale della parte alta del tabellone. Nella parte bassa invece, la svizzera Jil Belen Teichmann riesce ad avere la meglio sulla testa di serie n.2, la statunitense Tornado Black. L’americana, che nello scorso settembre era arrivata in finale agli Us Open Junior dopo aver beneficiato di una wild card, era avanti 5-3 nel primo set ma ha subito un parziale di 4 giochi a zero e ha dovuto inseguire. Stesso canovaccio nella seconda frazione, con la Black avanti di un break in avvio, ma incapace di tenere viva la partita. Per la svizzera, c’è ora l’australiana Naiktha Bains, unica semifinalista non testa di serie che ha superato per 6-1 6-2 la cinese Sun (n.8).

Lo show russo è proseguito in campo maschile. Su due terreni di gioco adiacenti, Rublev e Safiullin hanno avuto ragione, rispettivamente, del mancino brasiliano Matos e del croato Serdarusic, mattatore di Jacopo Stefanini nella giornata di ieri. Il primo, n.5 del seeding, ha vinto la prima frazione annullando due set point al tie-break (sul 6 a 4) e grazie a un break di scarto nella seconda. Il mancino carioca, dai lunghi capelli biondi contenuti dal cappellino rovesciato, non è riuscito a contenere le accelerazioni da fondo del russo che alla fine si è guadagnato il pass per le semifinali. Dove affronterà l’altro mancino (ma dal rovescio a una mano) Alex Rybakov: lo statunitense ha superato in tre set lo svedese Appelgren con il punteggio di 3-6 6-0 6-2. Tornando ai russi, Roman Safiullin ha vinto la gara di sportellate con il croato Serdarusic nonostante fosse andato sotto di un set. 5-7 6-4 6-2 il risultato finale che proietta la testa di serie n.6 in semifinale. Di fronte avrà il giapponese Naoki Nakagawa, prima morto e poi risorto al cospetto dell’ungherese Biro. Quest’ultimo non ha saputo sfruttare 4 match point nel set decisivo e alla fine ha ceduto per 4-6 6-4 7-5. Le semifinali, programmate una a seguire dell’altra, si disputeranno a partire dalle 10.30 (ingresso gratuito). Domenica 25, anche in chiaro su SuperTennis Tv, le finali del singolare.

Tabellone singolare maschile, quarti di finale

A. Rybakov (USA) b. D. Appelgren (SWE) 3-6 6-0 6-2, A. Rublev (RUS) [5] b. R. Matos (BRA) [Q] 7-6(6) 6-3, N. Nakagawa (JPN) [13] b. A. Biro (HUN) 4-6 6-4 7-5, R. Safiullin (RUS) [6] b. N. Serdarusic (CRO) 5-7 6-4 6-2.

Tabellone singolare femminile, quarti di finale

D. Kasatkina (RUS) [3] b. V. Kuzmova (SVK) 6-1 6-4, C.C. Bellis (USA) [7] b. A. Bolsova Zadoinov (ESP) [1] 6-2 6-0, N. Bains (AUS) b. Z. Sun (CHN) [8] 6-1 6-2, J.B. Teichmann (SUI) [6] b. T.A. Black (USA) [2] 7-5 6-3.

Tabellone doppio maschile, semifinali

A. Lopez San Martin (ESP) / J.A. Munar Clar (ESP) b. A. Bublik (RUS) / R. Safiullin (RUS) 6-2 6-2, K. Majchrzak (POL) / J. Zielinski (POL) b. J.J. Rosas (PER) / N. Serdarusic (SRB) 6-2 6-4.

Tabellone doppio maschile, quarti di finale

A. Bublik (RUS) / R. Safiullin b. C. Geens (BEL) / D. Medvedev (RUS) w.o., A. Lopez San Martin (ESP) / J.A. Munar Clar (ESP) b. M. Polmans (AUS) / T. Van Rijthoven (NED) 6-3 6-4, K. Majchrzak (POL) / J. Zielinski (POL) b. N. Alvarez (PER) / M. Zukas (ARG) 6-3 6-3, J.J. Rosas (PER) / N. Serdarusic (SRB) b. B. Bobrov (RUS) / B. Pokotilov (RUS) 2-6 6-3 10-4.

Tabellone doppio femminile, semifinali

P. Hon (AUS) / J.B. Teichmann (SUI) b. A. Bolsova Zadoinov (ESP) / P. Badosa Gibert (ESP) 6-4 6-3, Z. Sun (CHN) / Q.Y. Ye (CHN) b. A. Kalinina (UKR) / J. Ostapenko (LAT) 7-6(4) 6-3.

Tabellone doppio femminile, quarti di finale

P. Hon (AUS) / J.B. Teichmann (SUI) b. R. Clark (MEX) / K. Sebov (CAN) 1-6 6-1 10-3, A. Bolsova Zadoinov (ESP) / P. Badosa Gibert (ESP) b. S. Heinova (CZE) / M. Vondrousova (CZE) 7-5 7-5, A. Kalinina (UKR) / J. Ostapenko (LAT) b. V. Kuzmova (SVK) / K. Schmiedlova (SVK) 6-4 7-6(5), Z. Sun (CHN) / Q.Y. Ye (CHN) b. D. Kasatkina (RUS) / I. Shymanovich (BLR) 6-4 6-1.

BONFIGLIO NETWORK – È possibile seguire la 55a edizione del Trofeo Bonfiglio sul sito internet ufficiale del club (www.tcmbonacossa.it), con il live score Tennis-Ticker (scaricando la app) e sul profilo ufficiale di Facebook. Su Twitter sarà attivo l’hashtag #TrofeoBonfiglio.

COME ARRIVARE AL BONACOSSA – Con i mezzi pubblici: tram 1, 14, 19 e 33 (fermata Piazza Firenze) oppure autobus 43, 48, 57, 69, 78, 90, 91, 163. In auto, dalla rete delle tangenziali milanesi prendere l’uscita Certosa, seguire per il centro e imboccare la circonvallazione su Viale Monte Ceneri (cavalcavia della Ghisolfa). Il club è in via Arimondi 15.

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