In questo ultimo periodo, un tema molto discusso presenzia nel mondo dello sport e, di riflesso, anche in quello del tennis. Questo argomento divide il mondo di maestri, giornalisti e psicologi sportivi in due: chi si schiera dalla parte del genitore presente come ruolo fondamentale per lo sviluppo e la crescita del ragazzino. Come afferma l’ex tennista Fabio Colangelo (Best Ranking 415 Atp in singolo e 154 in doppio), ora giornalista per Spazio Tennis e Tennis Italiano e coach, โil genitore in giovane etร รจ sicuramente fondamentale per il ragazzino, รจ un punto di riferimento importantissimo. E a me maestro piace vedere se il genitore รจ appassionato e ci tieneโ.
Il tennis, infatti, soprattutto in fase dilettantistica, dovrebbe essere considerato come uno sport che fa divertire i piรน piccoli, dal momento che che รจ stato verificato che troppe pressioni, soprattutto premature, da parte delle figure genitoriali portano spesso a conseguenze negative.
Ma c’รจ una seconda categoria che analizza questo tema, ed รจ quella del genitore che dovrebbe limitarsi a svolgere il proprio lavoro senza prevaricare il ruolo del maestro.
Nella storia del tennis, infatti, tanti sono i casi dei genitori che hanno determinato il successo dei figli, mentre altri li hanno condotti verso strada dell’insuccesso.
Ricordiamo i casi piรน pacati, partendo da quello creato dal rapporto tra papร Williams e le due sorelle piรน famose del tennis femminile, fino ad arrivare ai casi piรน estremi, come quello avvenuto qualche mese fa che vede in primo piano Andrada Ioana Surdeanu, classe 1998 e 156 della classifica junior, che durante un torneo ITF a Kiryat Shmona, Tunisia, dopo una sconfitta in due set, รจ stata picchiata dal padre-allenatore che le ha fratturato il naso.
Come racconta, infatti, Enrico Sellan, direttore sportivo del circolo romano R70, โa livello femminile sono molto piรน presenti i genitori rispetto a quello maschile. In effetti, nel circuito Wta, รจ molto facile incontrare, anche a livello altissimo, giocatrici che girano con coach e genitore; fino, purtroppo, ai casi di Capriati, Pierce, Bartoli, ecc.. che ci fanno quasi rabbrividireโ.
Ma, a quanto pare, il sesso femminile non รจ il solo coinvolto in queste vicende, come racconta Andre Agassi, ex numero 1 del mondo, nel suo libro โOpen. La mia storiaโ. In queste pagine, l’ex campione americano, sottolinea le difficoltร riscontrate con un padre troppo severo e ossessivo, uno sport a cui ha additato un sentimento d’odio e una relazione tormentata con il โdragoโ, la macchina sparapalle che tuttora continua a tormentarlo.ย Le due figure di riferimento, genitori e allenatore, dovrebbero infatti lavorare in sinergia, verso il raggiungimento di obiettivi che siano edificanti per entrambi e per il ragazzino e che riguardano l’educazione, la sportivitร , il divertimento e la serenitร .
Concludo questa dicotomia con una domanda retorica posta dal collega Riccardo Bisti, di Tennisbest e Tennis Magazine, in un’intervista concessa a Tennis.it: โI due tennisti piรน titolati di sempre, Federer e Sampras, hanno due genitori quasi invisibili. Eโ solo un caso?”
