La prima volta di Genie e Monica

Eugenie Bouchard

di Giovanni Cola

La definitiva consacrazione di Eugenie Bouchard è sempre più vicina. Le mancava tuttavia ancora un titolo Wta in bacheca. La lacuna è stata colmata a Norimberga, dove ha potuto alzare le braccia al cielo dopo aver trionfato sulla ceca Karolina Pliskova (6-2 4-6 6-3). E’ stata, a dir la verità, una finale che sembrava potesse andare più agevolmente dalla parte della 20enne canadese. Sul 6-2 4-2, quando tutto pareva sotto controllo, Genie ha però ceduto quattro games consecutivi alla sua avversaria, sospinta in special modo da un servizio assai temibile. La tempra da grande giocatrice sta comunque rafforzandosi torneo dopo torneo per la Bouchard. Ed è stata brava a dimostrarlo anche quest’oggi nel terzo set quando è tornata ad avere percentuali di tutto rispetto in risposta e ad aggiudicarsi buona parte degli scambi prolungati. La Pliskova non ha così potuto far altro che soccombere. Per la canadese si tratta di un ulteriore gradino scalato che consoliderà, tra l’altro, la sua posizione nella Top 20 del ranking.

“Era fondamentale rimanere attaccata nel punteggio dopo il secondo set – ha dichiarato Genie dopo la premiazione – sapevo che la mia avversaria poteva contare su diverse fiammate che mi avrebbero messo in difficoltà. Per fortuna sono riuscita ad arginarla nel modo giusto. Questo successo vorrei che fosse una pietra miliare su cui cominciare a posarne tante altre. Darò tutta me stessa per farcela, ma sono felice che il primo passo l’abbia compiuto proprio a Norimberga, una città che adoro”.

Va registrata un’altra prima volta pure a Strasburgo dove la regina di questa edizione è stata la portoricana Monica Puig. Prima atleta in assoluto del suo Paese a conquistare un titolo nel circuito maggiore. Ha avuto la meglio, nell’atto conclusivo, della spagnola Silvia Soler-Espinosa, mai realmente in partita (6-4 6-3). Impressionante invece il ruolino di marcia della Puig che non ha mai ceduto la battuta, non consentendo all’iberica di andare mai oltre il “30” quando doveva giocare i games di risposta. Monica è sicuramente una giocatrice da tenere d’occhio, i progressi compiuti sul veloce si stanno accompagnando anche ad un’impensabile solidità sul rosso. La sua candidatura come mina vagante nel tabellone del Roland Garros è assolutamente lanciata.

“Mi sono svegliata questa mattina e me lo sentivo – ha ammesso la Puig ai giornalisti – ero certa che sarei stata in grado di fare qualcosa di grande. Ora il problema sarà trovare un nuovo obiettivo da qui a fine stagione, dato che mi ero prefissata proprio quello di stringere tra le mani il primo trofeo Wta. Sono orgogliosa anche per il mio Paese, una piccola isola nell’Oceano Atlantico dove il tennis non è propriamente lo sport più popolare. Mi auguro che questa vittoria possa contribuire a far avvicinare tanti nuovi appassionati al mondo della racchetta”.

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