Serena Mata Masha e Vika

di Sergio Pastena

Se escludiamo il primo set contro la Wozniacki, è stato un monologo. Già, perché Serena Williams ha lasciato per strada solo le briciole durante la sua cavalcata trionfale a Madrid. L’americana, sulla terra veloce spagnola, ha ridotto le avversarie a semplici comparse, compresa la numero uno della classifica Vika Azarenka, regolata con un rapido 6-1 6-3, stesso punteggio con il quale aveva rimandato a casa Maria Sharapova. E dire che la bielorussa, dopo un inizio un po’ balbettante, sembrava essere in crescita dopo il successo in due set contro Agnieszka Radwanska: invece niente da fare, non contro questa Serena che, pure contro la Wozniacki, dopo aver perso nettamente il primo parziale non ha lasciato più una chance alla danese. Un messaggio forte in vista degli Slam estivi.

Male, invece, Petra Kvitova, che è stata battuta al secondo turno dalla rivelazione del torneo Lucie Hradecka: la ceca è riuscita ad arrivare in semifinale e addirittura a far sudare per un set la Williams prima di perderlo al tie-break e mollare nel secondo. Altre big: benino la Stosur, che pure è stata stoppata dalla Hradecka. Bene Na Li, in crescita di condizione verso il Roland Garros e capace di impegnare fino al terzo la Azarenka. Male Marion Bartoli, subito fuori contro la Cirstea. Malissimo, purtroppo, Francesca Schiavone, fermata da una Lepchenko che poi è arrivata nei quarti ma resta pur sempre un’avversaria da battere. In generale non hanno brillato le italiane: la Errani, comprensibilmente stanca dopo una prima parte del 2012 massacrante, ha superato di tigna la Scheepers ma poi è stata spazzata via dalla Radwanska. La polacca ha eliminato anche Roberta Vinci, migliore delle azzurre in questo torneo e capace di impegnare in due set molto tirati la più quotata rivale.

Attenzione, però: quando parliamo di italiane che non brillano ci riferiamo solo ed esclusivamente al singolare. Già, perché Sara Errani e Roberta Vinci hanno portato a casa un altro titolo di doppio facendo strage di russe: prima la Kudryavtseva, in coppia con la polacca Ignacik, all’esordio. Subito dopo la Pavlyuchenkova e la ceca Safarova nel secondo. Quindi, dopo aver superato lo scoglio slovacco Cibulkova/Husarova, la coppia che ci fa sognare in vista Olimpiadi ha messo in riga prima Kirilenko e Peotrva e poi Makarova e Vesnina, in entrambi i casi al super tie-break. Una coppia completa, affiatata e fredda: Londra non è poi così lontana…

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