Wta, che futuro ci aspetta?

Vondousova
di Daniele Sforza

Arrivati alla fine di questo 2015, possiamo tirare le somme su quanto successo in questa stagione. Soprattutto nel femminile non sono mancate le sorprese (dal successo di Flavia Pennetta agli Us Open, al master vinto dalla polacca Radwanska, tanto per fare due esempi) e, tra le giovanissime, abbiamo cominciato a vedere delle belle scalate nel ranking. Impossibile non citare Belinda Bencic (n.14), Darya Kasatkina, arrivata valocemente fino al n.75 o ancora le altre due diciottenni Ana Konjuh e Jelena Ostapenko che sono, insieme alle già citate, le più giovani in top 100. E allora andiamo proprio a vedere quali possono essere le 5 giovanissime che possono veramente ambire alla, come minimo, top 100.

Olga Fridman – vittoriosa nel $50.000 di Joue-Les-Tours

Dal gennaio 2014, anno in cui probabilmente molti avranno notato le sue 20 vittorie nei Grade 1 sudamericani,  sono passate due stagioni e, nonostante questi risultati non siano poi arrivati nei tornei più importanti (gli Slam per intenderci), Olga ha ottenuto subito qualcosa negli appuntamenti Pro, conquistando lo scorso anno a 15 anni il torneo da $10.000 di Istanbul. Aggiunta la finale di Tel Aviv, davanti al suo pubblico, visto che la ragazza ucraina ormai vive e si allena lì (tanto che ci sono state voci per un possibile cambio di nazionalità, non ancora avvenuto), la ragazza ucraina (classe ’98) sembrava pronta per un 2015 scoppiettante. La programmazione l’ha portata a rischiare subito, giocando sempre più spesso tornei di un livello elevato ($25.000), e non sono arrivati grossi risultati, anzi sono state più le delusioni che le gioie. Il finale di stagione è stato poi sorprendente: prima la semifinale nel $25.000 di Clermont-Ferrand (battendo Mathilde Johansson) e poi, partendo dalle qualificazioni, la vittoria che l’ha consacrata come tennista più giovane a vincere un torneo di $50.000, a Joue-Les-Tours, dove ha battuto giocatrici esperte come Foretz e Kristyna Pliskova. Ora è al n.278 (best ranking alla 276esima posizione) e sicuramente nel 2016, visti i pochi risultati della prima parte di stagione, potremmo già vederla nelle qualificazioni degli Slam. Poi chissà che non arrivino come in passato le 20 vittorie consecutive, ed in quel caso la vedremo presto in alto.

Tamara ZidansekCinque titoli Itf  e 47 partite vinte solo nel 2015.

Questo il bilancio della fantastica stagione vissuta dalla giovane classe ’97 slovena. La ragazza di Postojna ha rinunciato ai più importanti appuntamenti juniores (ha giocato ad inizio anno un paio di Grade 1 in Sud America, conquistando due finali, e poi ne ha giocati altrettanti in Europa, prima di giocare in tabellone principale al Roland Garros Junior dove si è arresa al secondo turno a Katharina Hobgarski) per concentrarsi negli appuntamenti del circuito Pro. Dopo un avvio stentato, a maggio è arrivata la prima finale (nel $10.000 di Bol) e, dopo la parentesi del Roland Garros, sono arrivate le 17 vittorie consecutive (con solo un set perso) nei tornei da $10.000 di Banja Luka e Telavi (due volte).  La stagione non è ovviamente finita lì, perché Tamara infatti è riuscita a ottenere altre 3 finali nei successivi 3 tornei (Arad, Bagnatica e Dobrich), e se nel primo non ha avuto problemi a sbarazzarsi delle sue avversarie (nei match non ha mai perso più di 6 giochi), a Bagnatica ($15.000) dopo un primo set conquistato per 6-2, si è dovuta arrendere in finale al ritorno dell’esperta tedesca Anne Schaefer. La stessa tedesca è stata demolita nel torneo bulgaro di Dobrich ($25.000) in cui è poi arrivato il quinto successo stagionale della slovena a coronamento dello splendido 2015. Stagione chiusa al n.289 tra i Pro, terminata con la finale nel prestigioso torneo dell’Eddie Herr ed incentrata su appuntamenti sulla terra battuta (e questa può davvero essere l’unica vera incognita sulla giovane slovena). Una Slovenia che ha spesso avuto ottime giocatrici a livello juniores (si pensi a Polona Hercog o a Nastja Kolar, entrambe top 10 tra le under 18) ma a cui è mancata e manca tuttora una campionessa. Che sia la volta buona?

Ivana Jorovic – Ex numero 1 juniores e vincitrice di 2 tornei da $25.000 (Istanbul su cemento e Zawada su carpet).

Questa la carta d’identità per la giovane classe ’97 serba, che grazie a suo nonno ha preso in mano per la prima volta una racchetta da tennis e, da quel momento, non l’ha più lasciata. E se da juniores il risultato più bello è arrivato sulla terra rossa, con quella magica esperienza del Roland Garros (finale persa solo con una certa Darya Kasatkina, top 100 e per ora tra le migliori di questa generazione di campionesse), in questa stagione Ivana ha mostrato a tutti gli appassionati quanto preferisca una superficie più veloce ad una più lenta, conquistando un mesetto fa due tra gli ultimi tornei stagionali, salvando una stagione che sicuramente poteva andare diversamente, visto che da maggio ad ottobre i risultati (anche a causa di qualche problema fisico) sono stati deludenti per una giocatrice del suo calibro.

Ora è n.240 (il suo best ranking è invece fermo al 219 di un mese fa) e, sulle orme dei suoi idoli Djokovic e Ivanovic, il suo sogno è quello di diventare n.1. Il numero 1 non è detto che arrivi, ma una costante apparizione nei top 100 non sembra essere assolutamente un problema al momento.

Dalma Galfi – Altra ex n.1 juniores, vittoriosa agli Us Open Junior ed in 3 Itf in questo 2015.

Questa volta parliamo dell’ungherese Dalma Galfi, classe ’98 e recente vincitrice degli Us Open juniores, in cui si è imposta sulla giocatrice di casa Sofia Kenin. Chiedere alla ragazza di Balatonfuered, luogo in cui è cresciuta giocando nel club di suo padre, una stagione con risultati migliori di quelli raggiunti è davvero difficile. Oltre al successo citato è infatti arrivato anche il titolo in doppio a Wimbledon juniores (con la connazionale Stollar), la vittoria nel cosiddetto pre-Wimbledon (il Grade 1 di Rohempton), le semifinali agli Australian Open juniores e, la scorsa settimana, dell’Eddie Herr. E non è finita qui: infatti, nel mezzo sono arrivati tre successi Pro (uno a Solarino ad inizio anno, mentre gli altri sono giunti nella trasferta australiana) che hanno portato la giovane ungherese a fare il suo ingresso nella top 300 (best ranking alla 294esima posizione). Con il padre di Timea Babos e con l’aiuto di Andrea Temesvari, Dalma ha raggiunto la Top 300 Pro e la top 10 juniores; questi erano gli obiettivi prefissati lo scorso anno e sono stati pienamente raggiunti, per questa ragione vedere in un futuro (prossimo o meno) la 17enne ungherese in top 100 (minimo) sembra estremamente possibile.

Marketa Vondrousova – l’attuale n.1 juniores, vincitrice della Fed Cup juniores e del Roland Garros juniores e dell’Australian Open juniores in doppio.

Sulla giovane ragazza ceca, classe ’99, ci siamo soffermati più volte e, un mese fa, abbiamo anche avuto la possibilità di chiederle in modo diretto qualcosa in più sulla sua storia. La ragazza ceca ha già dichiarato, dopo la splendida stagione, che non giocherà più tornei juniores per concentrarsi direttamente sull’attività da professionista. ‘Splendida stagione’ (nonostante qualche rammarico per le esperienze in singolare negli Slam stagionali) è il minimo per descrivere quanto vissuto quest’anno da Marketa, che ha perso solo due match in doppio ed in singolare si è tolta delle belle soddisfazioni (ha vinto due titoli pro in singolare), vincendo anche un match nelle qualificazioni del Wta di Praga. Per il momento non la vedremo nella “vera” Fed Cup, ma nel frattempo è riuscita a trascinare le sue compagne (nessun set perso) a una vittoria fantastica nella Fed Cup Juniores. Chiuso l’anno da n.395 (best ranking al n.391) è davvero difficile non vedere in futuro la mancina nel tennis che conta.

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