“Il miglior momento della mia carriera”. Lorenzo Musetti è in grande forma e lo sa. Il tennista toscano poche settimane fa ha fatto il suo ingresso in top ten per la prima volta in carriera. Un passo importantissimo per la carriera del classe 2002 di Carrara, la cui ascesa verso il vertice del tennis mondiale sembra non volersi fermare. Il netto cambio di passo è arrivato nello scorso giugno, quando l’exploit nello swing su erba ha dato una consapevolezza diversa a Musetti, solidificatosi definitivamente in campo e fuori, anche dopo la nascita del figlio Ludovico nel marzo 2024. L’ultimo anno è stato un susseguirsi di grandi risultati (finale Queen’s, semifinale Wimbledon, bronzo olimpico, finale Chengdu, semifinale Vienna), che hanno portato l’azzurro alle porte della top ten Atp.
I PRIMI MESI DEL 2025
Un avvio di stagione a marce basse per Musetti, a causa di qualche problemino di salute e di un periodo di riposo minimo nel mese di dicembre. “Quest’anno non siamo partiti bene perché in offseason non abbiamo avuto molto tempo per lavorare con Lorenzo che ha avuto alcuni giorni di influenza e non ha potuto fare nemmeno un ciclo intero di lavoro”, la conferma di Damiano Fiorucci, suo preparatore atletico. Nel mese di gennaio è arrivata una brutta sconfitta con Jaume Munar a Hong Kong (2-6 7-6 7-5) e l’eliminazione al terzo turno degli Australian Open con Ben Shelton (6-3 3-6 6-4 7-6). A febbraio vola in Sud America per tastare la prima terra della stagione, ma arriva un piccolo intoppo fisico a Buenos Aires, che lo costringe a saltare parte del torneo argentino e anche Rio de Janeiro e Acapulco. “Ha rimediato una lesione del soleo del polpaccio – prosegue Fiorucci – C’erano delle condizioni climatiche un po’ particolari e Lorenzo era un po’ stanco. Ha saltato parte di Buenos Aires, Rio de Janeiro e Acapulco. È stato un piccolo incidente di percorso”.
L’EXPLOIT PRIMAVERILE
Dopo un Sunshine Double sufficiente (terzo turno Indian Wells e ottavi Miami), arriva la terra europea, dove nel 2024 ha raccolto poco e nulla. Con tanti punti da guadagnare e una condizione fisica e mentale stabile, Musetti si spinge fino alla finale nel Masters 1000 di Monte-Carlo. Il percorso nel Principato è di altissimo livello: nei quarti batte per la prima volta in carriera Tsitsipas e in semifinale esce alla distanza contro de Minaur. In finale toglie un set ad Alcaraz per poi cedere alla superiorità dello spagnolo. Resta un torneo pazzesco quello del 23enne toscano che, escluso il dominio agli ottavi con un acciaccato Berrettini, vince tutte le partite in rimonta. Segno di una crescita fisica e mentale invidiabile. “Come tipologia di fisico ha delle grandissime qualità. È un atleta su cui può relativamente facile lavorare, perché assimila bene i carichi di lavoro. Lorenzo deve lavorare tanto, tutti i giorni e su tutte le specialità, ma con un volume di lavoro non eccessivo. Gli piace sentirsi forte in campo e avere dalla sua la cognizione mentale che se le partite vanno sulle lunghe vengono dalla sua parte”, specifica Fiorucci. Una gestione degli impegni perfetta da parte del team: riposo a Barcellona per tornare forti nel Masters 1000 di Madrid. Nonostante una superficie piuttosto rapida, batte nuovamente, questa volta dominando, Tsitsipas e de Minaur e si ferma in semifinale con il futuro campione Jack Draper. Una sconfitta che lascia un po’ di amaro in bocca a Musetti (6-3 7-6), ma anche la consapevolezza di aver giocato partita pari con il numero 5 del mondo.
SOLIDO NEI FONDAMENTALI
Una crescita sotto il profilo fisico e mentale quella di Musetti, che si è anche solidificato nei fondamentali. “Abbiamo provato a cambiare il movimento del servizio per dare più potenza e, insieme a Simone (Tartarini ndr.), siamo andati più nello specifico sulla parte superiore. Le velocità sulla prima sono, infatti, molto migliorate. Mi diceva Lorenzo (dopo match con Nakashima ndr.) che ha servito per la prima volta a 224 km/h”, afferma Fiorucci riguardo il cambio di movimento al servizio. Un dritto diventato ancor più corposo e pesante, molto efficace sia in difesa che con i piedi dentro al campo. Il servizio ora è un’arma a favore nei momenti di tensione del match con una velocità media salita nettamente.
DUE MESI CRUCIALI
I prossimi mesi impatteranno pesantemente sulla stagione di Musetti. Tra Roland Garros, Amburgo e swing su erba i punti a disposizione sono ben 5000, di cui 1210 da difendere. La condizione fisica per cercare il miglior risultato a Parigi (ottavi di finale nel 2021 e 2023) c’è. Replicare la finale al Queen’s e la semifinale a Wimbledon non sarà facile, ma l’attuale numero 9 del mondo ha tutte le carte in regola per giocarsela alla pari con tutti i top del tennis e per puntare con forza, e contezza dei propri mezzi, alle Atp Finals di Torino.
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