“Siamo molto contenti, era un obiettivo che ci eravamo messi in testa e lo abbiamo raggiunto. Siamo molto contenti di giocare in casa a Torino. Sarà di nuovo emozione grandissima e vogliamo far bene. Un anno molto buono, se siamo così questo significa, abbiamo tenuto livello altissimo tutto anno. Gli ultimi tornei non abbiamo raccolto tanto, ma siamo sempre qua. Siamo partiti con il botto e poi abbiamo mantenuto bene”. Così Simone Bolelli, nel corso del media day a Torino, alla vigilia del via delle ATP Finals 2025. Il 40enne bolognese domenica (non prima delle 18.00) scenderà in campo insieme ad Andrea Vavassori contro Julian Cash e Lloyd Glasspool nel primo match del Gruppo A. “Le Finals erano uno obiettivi principali, emozione grande. Quest’anno siamo più pronti avendo già vissuto questa esperienza. Non vediamo l’ora di scendere in campo domani. Il tennis in Italia è in pieno boom e sono veramente felice di vedere sempre più appassionati“, aggiunge Vavassori, che vivrà l’emozione di giocare davanti al pubblico della sua città natale.
GRANDE EQUILIBRIO E REGOLE PARTICOLARI
Regole del torneo di doppio volte alla spettacolarizzazione degli incontri e improntate verso uno snellimento del programma. In caso di terzo set si giocherà il super tie-break a dieci punti invece del classico set completo. Una scelta che riduce le differenze tra ogni coppia e favorisce sorprese e colpi di scena in ogni partita: “Entri in campo e anche se sulla carta sei favorito non è mai detto che vinci. Il livello è alto e poi con le regole a volte abbiamo vinto o perso match per uno/due punti e anche qui credo che saranno match tutti duri e combattuti. Proveremo a prenderci le nostre occasioni per quando le avremo. Dobbiamo cercare di arrivare freschi e carichi”, spiega Bolelli, che non gradisce particolarmente le regole atipiche portate dall’Atp a Torino: “Un evento del genere deve essere giocato come Slam e Olimpiadi, con il terzo set vero. Queste sono regole un po’ troppo casuali, perché le partite girano in un nulla. Super tie-break perdi primi due-tre punti e insegui. Per un evento così non vanno bene”, aggiunge il bolognese.
DOPPI TROPPO BREVI
Match di doppio resi sempre più rapidi dalle nuove regole, anche Vavassori resta favorevole al vecchio format, con il terzo set completo invece del super tie-break: “Come membro del player council ho provato a intavolare discorso, ma le tv vogliono avere certezza che i singolari inizino alle 14 e alle 20.30. Alternativa magari iniziare prima doppio. Ma visti costo dei biglietti, direi che è un peccato che un doppio possa finire dopo 1 ora. Sono eventi talmente importanti questi ed è brutto che si decida tutto in pochi minuti, il punteggio degli Slam è tutto più realistico”.
FINALS CON VISTA DAVIS
Le ATP Finals non saranno l’ultimo impegno di Bolelli e Vavassori, che scenderanno in campo a Bologna nelle Final Eight di Coppa Davis per poi godersi qualche settimana di meritato riposo, prima dell’inizio della preparazione per il 2026 : “Le Finals sono un evento che ci dà molta fiducia, aver confermato un’annata come lo scorso anno. Ci tenevamo tanto e abbiamo visto lo scorso anno che l’ottava coppia ha poi vinto il torneo. Ci teniamo molto alla nazionale”, aggiunge Vavassori, che aprirà il proprio 2026 in United Cup: “Nel 2026 si inizierà qualche giorno più tardi e avere Natale a casa è buono, andrò al Caldo. Io farò la United Cup con Cobo, Jas“, conferma il torinese.