“Giocare con Sinner è stato pazzesco, gli viaggia la palla in un modo incredibile, soprattutto di rovescio. È solido e continuo, sono cose di cui ti rendi conto bene solo quando ci giochi”. Racconta Gabriele Piraino, classe 2003 siciliano, attuale numero 351 del ranking ATP e allievo di Paolo Cannova che sta vivendo a Torino una settimana diversa da tutte le altre. Dopo una stagione caratterizzata da quattro titoli ITF e dal best ranking di n. 345 ATP raggiunto nell’agosto di quest’anno, è stato chiamato in extremis come sparring alle Nitto ATP Finals.
Allenarsi con i migliori
A colpirlo non è stata solo la palla di Jannik Sinner, ma anche il modo in cui il numero 1 del mondo si è posto con lui. “È un ragazzo super carino, ti mette a tuo agio, ti saluta, inizia a parlarti, ti chiede come va. Sono delle piccole cose che però ti aiutano a star bene”, spiega Gabriele ai microfoni di Spazio Tennis.
Nel corso della settimana Gabriele ha avuto modo di allenarsi anche con Félix Auger-Aliassime, protagonista di un finale di stagione strepitoso: “È uno che fa della propria arma maggiore il servizio, ha veramente tante variazioni e tante angolazioni. Di diritto fa la differenza, allenarsi con lui è stata un’esperienza fantastica”, racconta.
Gli insegnamenti per il futuro
A Torino sono arrivati anche Matteo Berrettini, già ufficialmente convocato per la Davis, e Lorenzo Sonego che prenderà il quinto posto lasciato libero da Musetti. In questa settimana ‘Pira’ si è allenato pure con loro. “È stata un’esperienza bellissima: uno è stato top 20, Berrettini è stato top 6, parliamo di giocatori di alto livello che comunque ti mettono anche in questo caso pressione. Mi ripetevo ‘Gabriele tira dentro lo scuro, tira dentro il campo per piacere’”.
“È stata un’esperienza incredibile e sicuramente quello che mi rimarrà, oltre alla settimana di allenamento, è il vivere fianco a fianco con loro. Vedere sia come sono in campo ma soprattutto come stanno fuori, come gestiscono la giornata, il post allenamento, il prepartita e il post-partita. Questo credo che mi servirà anche per il futuro”, conclude Piraino.