Natasha Piludu: “Foro Italico? Un’occasione per migliorarmi”

Natasha Piludu
di Andrea Martina

Nella scorsa settimana il CT Bari ha ospitato uno dei tornei Open che fanno d’anticamera alle pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia 2016. Vincere uno di questi tornei vuol dire staccare il pass per giocarsi l’opportunità di ricevere una wild card al Foro Italico. A raggiungere questo traguardo, nel tabellone femminile, è stata Natasha Piludu, classe 1995 e testa di serie numero due. Risultato raggiunto grazie ad un duro percorso quotidiano che ha avuto il culmine in una settimana tutt’altro che semplice.

Ciao Natasha, dal circolo di casa al Foro Italico: quanto è stata importante per te la settimana appena trascorsa?
“E’ stata molto importante perché giocare in casa è un’emozione unica. Portare in alto il nome del Circolo Tennis Bari mi fa sentire ancora più soddisfatta”.

Raccontaci il tuo torneo perché al di là della vittoria in finale per 6-3 6-0, il tuo cammino è stato tutt’altro che semplice, soprattutto se consideriamo il quarto di finale contro Anna Maria Battisti (1-6 7-5 6-4) e la semifinale con Martina Zerulo vinta per 7-5 6-4.
“Sì, al di là del punteggio della finale sono state tutte partite difficili. Ho giocato non solo con le mie compagne di squadra, ma anche con una mia amica il cui nome è tra i più nominati in Puglia. Sono state partite emozionanti che mi hanno portato sensazioni nuove, talvolta difficili da controllare e proprio per questo bellissime. Per me la vittoria del torneo è stato più un degno finale di un percorso mentale su cui sto lavorando giorno per giorno”.

Giocare in casa ha fatto la differenza?
“Giocare davanti a persone che ogni giorno dimostrano il proprio supporto e affetto da sempre una marcia in più. Come ho detto prima è stato fantastico portare avanti il nome del mio circolo e, appunto per questo, averlo fatto sotto i loro occhi è stato ancora più gratificante”.

Sei andata molto vicina nel fare l’en plein con il doppio perdendo la finale in coppia con Alessandra Gisonna. Proprio con lei ti sei scontrata in finale e tra l’altro giocate nello stesso circolo. È più difficile preparare un match così importante quando conosci benissimo la tua avversaria?
“E’ sempre complicato giocare contro un’amica, una compagna di squadra, ma soprattutto una compagna di allenamenti. Non è stato tanto difficile preparare la partita quanto saperla gestire emotivamente. Entrambe conosciamo bene il nostro gioco, per cui non si bada solo all’aspetto tecnico, ma soprattutto a quello mentale”.

Tra poco più di un mese sarai a Roma: come ti preparerai a questo appuntamento?
“Continuerò a lavorare sui miei punti deboli e a migliorare quelli di forza per cercare di farmi valere tra i campi del Foro Italico. Cercherò di godermi al meglio questa opportunità”.                                                         

I tornei open per le pre-quali vedono spesso una grande partecipazione di iscritti, ma allo stesso tempo non sfuggono a diverse critiche. Secondo te questa formula di accesso alle pre-quali è giusta o può essere migliorata?
“Sono contenta della gestione dei tornei di pre-qualificazione di quest’anno, perché è giusto dare un’opportunità agli Italiani di farsi notare nel nostro torneo più importante, come avviene nelle altre nazioni, vedi gli Us Open”.

Questo risultato può rappresentare una spinta per la tua carriera?
“Più che una spinta la considero un’occasione per migliorarmi e affrontare avversarie sempre più forti”.

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