Berrer: “Ho deciso con mia moglie, giocherò un’altra stagione. Amo il tennis!”

Michael Berrer

di Michele Galoppini (@MikGaloppini)

È solo il secondo giorno di primi turni all’Atp Challenger di Brescia, ma sono già state molte le incredibili lotte e numerosi gli ottimi match giocati sul velocissimo indoor del Centro San Filippo. Uno degli eroi di giornata è sicuramente Michael Berrer, semifinalista l’anno scorso e contro Aleksandr Nedovyesov nel primo turno dell’edizione di quest’anno. Il tedesco ha vinto 7-6 4-6 7-6 dopo più di 2h30 di grandi servizi, tanti vincenti ed ottimi scambi, dopo aver servito due volte per restare nel match e recuperato da 5-6 0-30. Ancora col fiato corto ma col sorriso stampato in volto, Michael si è concesso ai nostri microfoni.

Quantomeno, definirei questo match un match duro. Come sei riuscito a tenere alto il tuo livello e poi chiudere al tiebreak del terzo?

È stata una grande lotta, devo restare positive, è il finale di stagione ed ultimamente non ho giocato bene come avrei voluto. Il mio grande spirito combattivo mi ha aiutato molto oggi, e col mio master in psicologia dello sport ho pensato che avrei dovuto essere in grado di farcela (risata).

L’anno scorso hai ottenuto le semifinali qui, e quest’anno hai cominciato con un buon match. Le condizioni sembrano più lente dello scorso anno, cosa ne pensi?

Sì, I campi quest’anno sono un pochino meno veloci, mi piacciono queste condizioni anche se questa superficie non è per nulla semplice. Cioè, dipende contro chi giocherò domani, ma non sarà facile a prescindere qui. Devo pensare ad un match alla volta e spero che alla fine ne uscirà un buon risultato.

Rispetto al prossimo match, giocherai contro Gerasimov, che arriva a Brescia dopo un gran titolo a Bratislava, o Chiudinelli. Conduci 4-1 gli head-to-head con lo svizzero, ma contro chi preferiresti giocare?

Sono entrambi molto bravi, specialmente su una superficie come questa… non saprei, devo pensarci, ma probabilmente Gerasimov si adatta un pochino di più al mio tennis. Ma considerando non posso farci nulla, mi prendo l’avversario che arriverà (sorriso).

L’anno scorso, in un’intervista con noi, ci dicesti che questa avrebbe potuto essere la tua ultima stagione come tennista professionista… hai per caso cambiato idea?

Vero, questa avrebbe dovuto essere la mia ultima stagione e Brescia e quindi Andria i miei due ultimo tornei, ma ho parlato con mia moglie e, sì, abbiamo deciso che potrò giocarmi ancora una stagione, perché… beh, semplicemente amo il tennis! Sono in salute e giocherò e mi godrò un altro anno e poi mi dedicherò a qualcos’altro (sorriso).

Ultimamente è uscita la notizia che dall’anno prossimo i tabelloni di quali degli ATP250 saranno a 16, con due turni ed una entry list dedicate. Cosa ne pensi di questa decisione dell’ATP?

È una situazione complicata. L’ATP ci ha pensato molto e mi sento di fidarmi di loro e della loro parola se hanno deciso così. È normale che conducano il nostro sport verso nuove direzioni. Dobbiamo fidarci e sono sicuro che hanno deciso così per il nostro bene. In più, abbiamo visto in passato che in alcuni casi tanti giocatori del tabellone non erano nemmeno in classifica o “solo” doppisti specialisti, quindi credo sia un buon passo da fare. Alcune settimane sarà più complicato, ma penso sia il giusto passo e supporto l’ATP in questo.

Controllando i tuoi risultati del 2015, non si può ignorare la tua vittoria contro Rafael Nadal nel primissimo torneo della stagione. Probabilmente è stato uno dei tuoi migliori match in carriera, che cosa hai provato quel giorno?

È stata un’emozione travolgente, fin troppo a causa della stampa e di tutto ciò che ne è scaturito quella sera. Dovevo anche giocare il giorno dopo ed ero veramente stanco nel  match successivo (sorriso). È davvero un bel match da ricordare per sempre, una grandissima vittoria devo ammettere, ma il tennis non è un solo match, puoi vincere contro tutti come perdere da tutti (sorriso).

Grazie mille per il tempo che ci hai dedicato, in bocca al lupo per il prossimo match.

Grazie!

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