Marcan, lo sparring dei Maestri

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di Daniele Sforza

Dino Marcan, classe 1991, la scorsa settimana è stato scelto dal team Technifibre per far da sparring, insieme al francese Jules Marie, agli 8 giocatori impegnati nel Master di Londra. Dopo una buona carriera da junior e dopo aver raggiunto il best ranking al numero 289 nel 2012, ha perso diverse posizioni e si trova ora al numero 533.

Hai vissuto le Atp Finals da un punto di vista privilegiato, eri qui come sparring partner dei migliori giocatori. Come sei stato selezionato per questo ruolo?

Ero parte del “On the Road to the Atp World Tour Program” di Technifibre, e come loro fedele membro ho avuto l’invito a partecipare a questo evento

Come ti è sembrata quest’esperienza?

E’ stato difficile fisicamente ma è stata un’esperienza fantastica che mi ha dato grandi motivazioni.

È stata la tua prima volta come sparring partner di un top 10?

No. Come junior mi sono allenato con top 10 a Bradenton, in America. Mi sono anche allenato spesso con Marin Cilic e lo scorso settembre ho passato due settimane a Dubai per allenarmi con Roger Federer.

Ti sei allenato con tutti i top 8?

Con quasi tutti, non ho scambiato con Murray e Cilic.

Puoi dirci qualcosa che ti ha sorpreso dei ragazzi con cui ti sei allenato?

Ho scoperto che tutti loro sono dei ragazzi alla mano con un grande senso dell’umorismo. Mi sono anche divertito a passare del tempo con il team di Djokovic in quanto per la maggior parte del tempo mi sono allenato con loro.

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Sarà stata un’esperienza fantastica, quali sono le che cose che appreso da loro?

Ho sperimentato la loro forza mentale, la loro incredibile concentrazione e voglia di vincere.

Potresti descrivere il tuo modo di giocare? Qual è la tua superficie preferita?

Sono un giocatore che gioca da fondo, posso esprimermi bene su qualsiasi superficie. Sono rapido di piedi, la reattività negli spostamenti è la mia arma migliore. Il servizio, invece, è il mio punto debole.

Nel 2012 ha raggiunto il tuo best ranking, poi il tutto è peggiorato. Cosa è successo?

Ho perso dei match importanti e ho cominciato a perdere fiducia. Mi sono rifiutato di giocare un anno di Futures per tornare al mio ranking e invece ho preferito giocare le qualificazioni dei Challenger e degli Atp ma non sono stato costante e ora faccio fatica a livello economico.

Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?

Per il prossimo anno cercherò di concentrarmi maggiormente sul doppio.

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