Provaci ancora, Gastao!

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di Salvatore Petrillo

Proprio nella settimana in cui l’ATP ha reso noti i nomi dei 7 partecipanti al “Masterino” di San Paolo, in cui tra l’altro troveremo i nostri Lorenzi e Cecchinato, nel circuito minore c’è un tennista che sembra aver trovato il momento migliore della sua carriera, momento che potrebbe portarlo al definitivo salto di qualità e farlo entrare in Top-100 per la prima volta in carriera. Stiamo parlando del portoghese Gastao Elias, assoluto protagonista di queste due settimane nel circuito Challenger, giunto proprio questa notte all’undicesima vittoria di fila dopo aver battuto un tennista come Delbonis, peraltro proprio a Buenos Aires. Le vittorie in “b2b”tra Lima e Guayaquil hanno proiettato l’iberico alla casella numero 135 del ranking, posizione che gli permetterebbe di prendere parte alle qualificazioni per Melbourne.

Noto forse maggiormente per essere stato lo sparring partner di Roger Federer, Gastao passa i primi due anni della sua carriera tra tornei ITF e qualificazioni (spesso mancate) a tornei Challenger, ma nei primi mesi del 2011 arrivano i risultati che gli permettono di issarsi nel ranking e fargli scalare, nell’arco della stagione, quasi 450 posizioni: 2 vittorie (su 4 finali disputate) a livello ITF, ma soprattutto le prime finali Challenger, entrambe su terra e entrambe in Sud America, dove deve però arrendersi sempre al padrone di casa (Berlocq a Buenos Aires, Julio Silva a Belo Horizonte), portando comunque il suo ranking alle soglie della posizione 150.

Il 2012 conferma le ottime impressioni dell’annata precedente: Gastao si dimostra un gran lottatore, capace di tornare in finale per ben 4 volte, una addirittura sul poco amato cemento, a San Paolo, ma soprattutto arriva il primo trionfo: al termine di un ottimo torneo, dove sconfigge tra gli altri il connazionale Joao Sousa, riesce a imporsi sul serbo Boris Pasanski nell’amata America Latina (saranno 6 le finali, su 8 totali, disputate in Sud America), a Rio de Janeiro. Notevole anche il torneo disputato a Caltanissetta: tra le sue vittime Paolo Lorenzi e Maximo Gonzalez, prima di arrendersi in finale a un Tommy Robredo in piena risalita. Tuttavia il circuito maggiore rimane un tabù per il portoghese, che tenta le qualificazioni per tre volte, senza mai riuscire a superare un turno.

L’appuntamento è però solo rimandato: il 2013 è l’anno del best ranking per Elias, che a seguito della prima apparizione in un ATP 250 (fermato ancora da Robredo a Buenos Aires), del secondo trionfo Challenger (Santos, su Dutra Silva), e soprattutto dopo il primo quarto di finale a livello 250, a Oeiras, dove batte due Top50 come Zeballos e Istomin, prima di arrendersi a Stan Wawrinka, raggiunge la 113sima posizione del ranking. Arriva anche la prima vittoria in un match di qualificazioni a livello Slam, a Parigi, ma da qui, nel momento in cui sembrava dover fare il salto tra i Top100, qualcosa si inceppa: esclusa una semifinale Challenger, per il portoghese arrivano ben 8 sconfitte su 11 tornei disputati, tra Challenger e ITF, al primo turno. Chiuderà l’anno al numero 166, con una sconfitta per mano del nostro Gianluigi Quinzi.

Il 2014 è un anno avaro di successi (solo due finali Challenger), ma di contro le apparizioni nel circuito maggiore diventano più frequenti: Delray Beach, San Paolo, ancora quarti a Oerias, ma soprattutto arriva la prima qualificazione a livello Slam. Ovviamente a Parigi, Gastao supera Evans, Ignatik e Kuznetsov, prima di lasciare strada in tre set a Diego Sebastian Schwartzman. Questo risultato permette all’iberico di tornare tra i primi 200 giocatori del mondo, oltre alle prime due qualificazioni a livello ATP 500, Amburgo e Basilea. Sorprendente soprattutto la qualificazione al torneo svizzero, per la superficie (indoor) e per la qualità degli avversari superati (Baghdatis e Mahut). Chiuderà l’anno al numero 130, ma la sensazione è forse quella di aver mancato una buona occasione con una stagione a livello Challenger non all’altezza della precedente.

Il 2015 sembra andare sulla falsariga dell’anno appena concluso: finale in Colombia a febbraio, prima di qualche sconfitta di troppo, poi l’impresa sfiorata al Roland Garros. A Parigi Gastao elimina De Greef, Pella e Arguello, prima di portare al quinto se Benoit Paire, dopo essere stato anche davanti due set a uno. La stagione prosegue però con tanti bassi e pochi alti, i risultati non arrivano neanche nell’amato circuito Challenger, fino alla recente striscia di vittorie tra Lima e Guayaquil, dove ha battuto due volte Pella e, come già detto, Schwartzman.

La stagione non è ancora finita per Gastao Elias: come detto il portoghese è in corsa a Buenos Aires, ha appena eliminato la tds 1 e non sembra affatto intenzionato a fermare il suo stupendo cammino, magari non riferendosi strettamente a questa serie di vittorie, ma ampliando il discorso a una carriera che potrebbe, finalmente, decollare.

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