Profili: Ksenia Lykina..la cultura del lavoro

di Luca Brancher

Classificata al numero 16 del ranking juniores (ma è stata numero 4 solo due mesi fa), Ksenia Lykina potrebbe superficialmente essere definita una delle tante atlete che di anno in anno vanno a rinfoltire l’ingente plotone di tenniste dell’ex Unione Sovietica che tanti risultati stanno conseguendo di questi tempi.
Nata a Kazan City il 19 giugno di 18 anni fa, Ksenia è stata iniziata al tennis, all’età di 4 anni, dal padre Valentin, col quale da qualche anno ha deciso di trasferisci a Praga, per poter proseguire nel suo tentativo di diventare una tennista professionista.
Chi si accingesse a guardare i risultati da professionista della giocatrice in questione, noterebbe come, nonostante la giovane età, la Lykina ha rinunciato a cimentarsi nei tornei con montepremi da 10.000$, a costo di dover partire dalle qualificazioni
Nella vita, come nel tennis, io punto sempre a migliorarmi. Non c’è mai un punto d’arrivo, io voglio progredire sempre, superare i miei limiti. Per questo preferisco misurarmi con tenniste di valore maggiore, per poter capire da subito cosa mi può servire per emergere”.
Ksenia si definisce una giocatrice moderna “Forte di dritto, propositiva, aggressiva e alla costante ricerca del punto” ma sorprende se le chiedi di indicarti un idolo “Non ho un modello, rispetto tutti i giocatori e le giocatrici e amo, ovviamente, guardare i top players all’opera, ma il tennis è un continuo saliscendi, nessuno può giocare al 100% con continuità. Personalmente ho una particolare predilezione per quei giocatori che lottano e che riescono a ricavare il massimo da loro stessi nonostante versino in cattive condizioni
In attesa di scoprire quale sarà il ruolo della Lykina nel futuro del tennis Wta, la russa ci assicura che “lo sport mi rende più forte dentro e tutta questa convinzione che nutro la userò per ritagliarmi un posto importante nel mondo del tennis femminile. Non ho obiettivi o traguardi, intermedi o definitivi, solo la voglia di fare quello per cui mi sento di essere nata: giocare a tennis” Mantenendo l’etichetta di “lavoratrice silenziosa” che tanto bene le si addice, Ksenia ci saluta dicendo “Non aggiungo altro, col tempo vedremo chi sarà Ksenia Lykina e se si sarà meritata che si spendano parole su di lei”:
Il carattere non le manca, il futuro ci dirà se la Lykina sarà un nuovo esempio che il duro lavoro, alla fine, paga sempre.

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