Anabolandia: Risponde il dott. Bianchi


In merito all’articolo “Anabolandia: Doping per i figli minorenni”, ripreso (citando la fonte) dalle news del sito di Sky, abbiamo ricevuto una replica del dottor Vittorio Bianchi, che pubblichiamo su Spazio Tennis. Ovviamente teniamo a precisare che Spazio Tennis ha semplicemente ripreso una notizia data da tantissimi media, citando le fonti e non facendola propria.
Spett.le direttore,
In riferimento all’articolo che avete messo sul web su Anabolandia e l’arresto del dott. Bianchi, volevo informarvi che avendo pubblicato una notizia presa da Sky, senza alcune verifica, avete contribuito ad ulteriore diffamazione della mia persone come uomo e come medico, tra l’altro ricercatore.
La notizia dell’arresto e delle indagini in corso ovviamente sono vere. Le informazioni relative alle indagini sono tutte da dimostrare. Ma voi giornalisti non vi rendete conte che con una indagine in corso e tutto da verificare organizzare una conferenza stampa e dare risalto alla notizia è un comportamento non legale?
Fatti messi in gran risalto, tutti da dimostrare, con l’unico obiettivo della diffamazione e gogna mediatica, un fenomeno molto diffuso in Italia.
Oltre ad invitarvi ad aggiornare il sito dove compare la notizia, vi volevo solo informare che ogni individuo, atleta compreso, che abbia una malattia acuta o cronica, ha il diritto di curarsi. Il caso del bambino 14enne che ha eseguito una cura di ormone della crescita era venuto a fare una visita per un ritardo di crescita e l’ormone della crescita ha la sola indicazione nei bambini in Italia. In questo caso poi il bambino non eseguiva alcuno sport, quindi sconosciuto nell’ambiente agonistico. Quindi avete tutti dato risalto non ad una notizia, ma ad una fesseria.
Ma quanti danni produce una tale disinformazione? I genitori che hanno figli minorenni sottoposti a carichi di allenamenti talvolta enormi, hanno gravi problemi di sviluppo fisico e muscolare, ma questa è una branca sconosciuta ai medici dello sport italiani e pediatri.
Voi poi che siete una testata del tennis dovreste sapere che i bambini tennisti sono esposti a gravi patologie di sviluppo, muscolari ed osteoarticolari. I veri talenti in Italia ci sono, ma vengono distrutti prima. Ci sono stati atleti e atlete che hanno vinto Wimbledon e Parigi a 18 anni, non erano italiani, lo sapete chi sono. Se aveste controllato il mio curriculum avreste notato le specialità ed il tipo di studi e ricerche che ho fatto. Ho collaborato con la FIT con presidente l’avv. Galgani e Chiarino Cimurri direttore tecnico per creare proprio un centro di medicina sportiva legata al tennis. Galgani era inviso al giornalista di Repubblica Clerici che non perdeva occasione per criticarlo negativamente e ritenendolo responsabile della cattiva gestione della Federazione Tennis. Galgani era una grande persona seria e onesta. Il presidente successivo non ha fatto nulla di più ne di meno, ma su di lui non ho letto mai critiche.
Ma in quale circolo tennis oggi viene valutato lo sviluppo e la,crescita di un bambino talento? Fatemelo saper per cortesia.
E’ ora che la stampa, voi compresi, la finisca di fornire informazioni approssimative su argomenti così delicati perché alla fine sono disinformazioni e anche diffamanti. Infatti quale genitore è così sprovveduto di fare dopare un figlio per un qualche risultato? Un cretino, come pure il medico che prescrive a casaccio sostanze dopanti in genere per fare vincere un minorenne.
Nella indagine cosiddetta “Anabolandia” non c’è alcuna irregolarità perché il sottoscritto ha fatto regolari ricette con le quali i pazienti si sono recati in farmacia ad acquistare il farmaco a loro spese. E tutti avevano una necessità specifica della cura.
Allora a voi giornalisti ed opinionisti vi chiedo: ma il medico deve o no curare una persona che fa sport e che ha una patologia? Ditelo sui giornali: o si o no. Il medico che fa una ricetta ad uno che svolge sport in Italia vuol dire che si espone a dei rischi pazzeschi.
Inoltre cari giornalisti, non dovreste guardare il curriculum del medico indagato? Quanti hanno di studi, ricerche, specializzazioni e congressi ha fatto? Oppure i medici sono tutti uguali?
Lo sapete con quanta frequenza atleti e soggetti normali vanno incontro ad anemia? Quanti bambini hanno ritardi di crescita per l’eccessivo carico di lavoro?
Quanti hanno bassi livelli di testosterone che vuol dire calo non solo della forza, ma della sessualità, dell’energia mentale, del sistema immunitario?
Per finire: lo sapete cosa vuol dire doping? Io penso di no. Il termine è strettamente legato all’uso di farmaci per alterare la prestazione sportiva in una gara, ma se la gara non c’è il doping non esiste.
Pertanto se volete fare informazione cogliete l’occasione da questi fatti per approfondite le notizie e dare informazioni che poi si riveleranno utili.
Distinti saluti.
Vittorio Bianchi

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