Analisi sugli Itf Femminili

di Luca Brancher


(nella foto Polona Hercog)

Dopo che nello scorso mese avevo analizzato dettagliatamente i numeri riguardanti gli itf maschili, spetta ora medesimo compito per quanto concerne i pari grado femminili – ovviamente coi dati aggiornati al 30 marzo. L’analisi concernente il mondo del tennis in rosa sarà suddivisa in due parti: la prima riguarderà soltanto i tornei da 10.000$, la seconda verterà su tutte le competizioni in generale.

Top Ten Generale

Chalova Elena 87 RUS 21 6
Arefyeva Tetyana 91 UKR 15 6
Jurikova Lenka 90 SVK 14 3
Mayr Evelyn 89 ITA 14 6
Del Barrio-Aragon Sara 87 ESP 13 4
Piter Katarzyna 91 POL 13 3
Hercog Polona 91 SLO 12 2
Kharchenko Anastasia 89 UKR 12 2
Kulikova Elena 91 RUS 12 2
Nociarova Dominika 84 SVK 12 3

Sono queste le dieci giocatrici ad aver racimolato il maggior numero di punti nei tornei ITF da 10.000$, ovvero il livello più basso delle competizioni internazionali, nonchè le maggiormente disputate. Evitando di riproporre chi siano le sopraccitate atlete – seguendo l’ordine della classifica – invito gli attenti lettori a prendere in considerazione un filo conduttore che lega gli inizi di stagione di alcune di queste tenniste: Lenka Jurikova, Katarzyna Piter, Polona Hercog, Anastastia Kharchenko e Elena Kulikova hanno vinto due tornei (che equivalgono a 12 punti) in due settimane consecutive. Sinomino di giocatrici capaci di fare la differenza a questo livello e quindi, data la giovane età che presuppone possibilità di migliorarsi ulteriormente, di possibili protagoniste ai piani alti della classifica Wta in un futuro prossimo.
La polacca Katarzyna Piter, classe 1991 da Ceradz Koscielny, avevamo avuto modo di apprezzarla lo scorso anno a Sopot, quando mise in difficoltà per due set Nadia Petrova. Dopo il primo successo – nell’estate 2007 – nel 10.000$ di Bielefeld, Katarzyna si è ripetuta in queste ultime due settimane centrando i successi a Ain Alsoukhna e Cairo, perdendo, nel corso delle 10 partite, soltanto due set. I due tornei egiziani sono stati anche gli unici tornei professionisti in cui la Piter ha preso il via.
Stesso discorso è valido per Anastasia Kharchenko, anch’ella vincitrice in Africa, nella più abbordabile Nigeria. Il livello basso della competizione non ha però tolto l’attenzione sull’imprevedibilità della doppietta dell’ucraina, che nel primo torneo era addirittura dovuta ricorrere ad un turno di qualificazione: la Kharchenko, nella sua ancor breve carriera, non aveva mai vinto più di due partite in un torneo. C’è bisogno di riconferma, perchè al momento pare essere stato un fuoco di paglia. Chi invece è già una promessa più concreta è Polona Hercog, classe 1991, slovena, con un passato lariano presso la corte di Tavelli. La ragazza di Maribor ha trovato le vittorie a febbraio, nell’isola di Mallorca, raddoppiando così il numero dei titoli già bacheca; la Hercog, che abbiamo visto settimana scorsa superare le competitive qualificazioni di Latina, non ha bisogno di dare riprova delle sue qualità, semmai dobbiamo soltanto aspettare i suoi inevitabili progressi. Aveva cominciato molto bene la stagione un’altra 1991, Elena Kulikova, trionfatrice negli indoor britannici di Wrexham e Sunderland, gli unici due tornei disputati dalla russa di Belgorod. Diverso il discorso per Lenka Jurikova, che di vittorie in fila ne ha messe a segno ben 12, ma dopo i successi di Ramat Hasharon e Porto Rafti, ad Atene si è dovuta arrendere, nei quarti di finale, alla nostra Alice Moroni.

Come è possibile notare dal prospetto sopra riportato, il ranking di categoria è guidato da Elena Chalova, con 21 punti, però ottenuti in ben 6 tornei: se valutiamo che ci sono giocatrici a 12 punti con due sole manifestazioni all’attivo, il suo primato perde di valore. Vale lo stesso discorso per la seconda in classfiica Tetyana Arefyeva (15 punti) e Evelyn Mayr (14), la prima azzurra in questa graduatoria, quarta nella generale. Presenti anche l’iberica Sara Del Barrio-Aragon e Dominika Nociarova, la più “anziana” giocatrice nelle 10, coi suoi 24 anni.

Le italiane

Elisa Balsamo
(nella foto Elisa Balsamo)

Mayr Evelyn 89 14 6
Balsamo Elisa 83 10 4
Sulpizio Valentina 84 10 8

Besser Astrid 89 7 3
Moroni Alice 91 6 2
Confalonieri Valentine 92 5 4
Gatto-Monticone Giulia 87 5 6
Floris Anna 82 4 1
Grymalska Anastasia 90 4 1
Virgili Alexia 86 4 3
Clerico Nicole 83 4 5
Quercia Federica 85 4 6
Vaideanu Andreea-Roxana 90 3 2
Chieppa Stefania 83 3 3
Rustignoli Nancy 85 3 3
Caciotti Martina 89 3 7
Bindi Raffaella 79 2 1
Burnett Nastassya 92 2 2
Celani Cristina 85 2 2
Remondina Anna-Giulia 89 2 2
Caregaro Martina 92 2 3
Tognetti Lisa 84 2 4
Pioppo Elena 79 1 1
Vierin Vivienne 91 1 1
Lo Re Letizia 88 1 2
Mortello Giorgia 84 1 2
Barbieri Maria-Sole 88 1 3
Di Giuseppe Martina 91 1 3
Grazioso Federica 89 1 3

Di sopra il novero delle tenniste azzurre che, al 30 marzo, hanno racimolato almeno un punto nelle competizioni da 10.000$. Spicca il nome di Evelyn Mayr, presente nella graduatoria generale, che è anche una delle quattro tenniste ad aver conquistato un trofeo. L’altoatesina, nello scorso febbraio, ha vinto il primo Itf giocatosi sul suolo italico, ad Arezzo, sull’inusitata terra indoor, centrando così il successo dopo ben tre finali perse nel 2007. A seguirla, in rigoroso ordine cronologico, ci hanno pensato Elisa Balsamo, a Sabadell, Astrid Besser, al circolo Real di Roma, ed Alice Moroni ad Atene: per quest’ultima si tratta del primo successo da professionista, un buon viatico per il futuro, visto che la bergamasca di Nembro ha da poco compiuto i 17 anni. Consistente il numero dei tornei giocati da Valentina Sulpizio, ben otto, che però ha come miglior risultato la semifinale nel torneo dove a vincere è stata la compagna di doppio di mille occasioni, Balsamo.
Tra le under 18, spicca appunto la Moroni, che centra il successo al secondo tentativo in terra ellenica, ma anche Anastasia Grymalska, finalista nell’unico torneo fin qui disputato, nella città aretina. Buone cose ha mostrato anche Valentina Confalonieri, soprattutto grazie alla semifinale centrata a Benin City, mentre a breve ci si aspetta molto anche da Martina Caregaro e da Nastassya Burnett, classe 1992 come la ligure, al momento possessori di due punti datati 2008.

Curiosità:

Tre in vetta
Sono Italia, Russia e Polonia le ad aver vinto il maggior numero di 10.000$ in questo primo quarto di stagione. Dei 30 disputati, le nazioni prima riportate se ne sono aggiudicato 4: detto dell’Italia, la Polonia si è distinta con i due successi della Piter e i singoli trionfi di Korzeniak e Brozda, mentre per la Russia, la doppia vittoria della Kulikova, è stata affiancata dal bis offerto dalla leader della classifica generale, Chalova;

Slovacchia da record
E’ l’Italia ad aver conseguito più punti con le sue rappresentanti, ben 108, ma c’è da dire che è italiano anche il record di presenze in main draw, curiosamente pari al numero dei punti conquistanti. Questo significa una qualità non eccelsa, soprattutto se confrontata con quella delle altre due nazioni leader, Polonia (41 punti con 26 presenze, media 1,577) e Russia (66 su 55, media 1,2). Il coefficiente punti su partecipazioni più elevato è però quello della Slovacchia (43 punti su 26, pari a 1,654);

Dodici anni
Ovvero la differenza d’età che intercorre tra la più giovane e la più anziana tennista ad aver partecipato ad un 10.000 (main draw o qualificazione) in questi primi tremesi di stagione. Delle 921 tenniste facenti parti di questa categoria, è la spagnola Aina Morey Juanl’unica rappresentate del 1994, scesa in campo in uno dei tornei maiorchini (curiosamente sono ben tre le 1994 presenti nei tornei maggiori, ma di questo parleremo nel prossimo articolo); la più anziana è Olivia Cappelletti, francese, classe 1972, al via nelle qualificazioni di Amiens;

Primato italo-ucraino
Nella classifica riservata alle under-16, quindi a tutte quelle giocatrici nate dopo il Primo Gennaio 1992, primeggia, insieme alla già citata Valentine Confalonieri, l’ucraina Anna Piven, con cinque punti conquistati nei tornei nigeriani, differentemente dalla sanremese, che ai quattro ottenuti a Benin City aggiunge quello di Pomezia . A ruota seguono l’altra ucraina Nadia Kichenok, l’uzbeka – che si allena in Italia – Albina Khabibulina e la greca Despina Papamichail, tutte con 3 punti;

Provaci ancora, Ine!
La belga Ine Nowe, classe 1990, è la tennista ad aver preso parte al maggior numero di tornei di qualificazione (8), senza mai raggiungere il main draw. Katerina Avdiyenko e Valentina Sulpizio, con otto presenze ciascuna, sono risultate le più assidue frequentatrici dei main draw. Curiosamente entrambe hanno raccolto 10 punti, con medesimo best stagionale (semifinale).

Superfici
Nelle classifiche per superfici, abbiamo tre diverse leader, tutte e tre presenti nella top-10 generale: sulla terra il primato spetta a Katarzyna Piter, con 13 punti conquistati in 3 tornei; i campi indoor si sono invece dimostrati il regno di Elena Kulikova, grazie alle due vittorie di gennaio, mentre sul veloce outdoor guida Lenka Jurikova, giocatrice mostratasi piuttosto in forma nel mese di marzo.

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