Torna protagonista la Coppa Davis, che si accende con sette sfide avvincenti, pronte a mettere alla prova giovani talenti e campioni affermati. Dalla Croazia alla Francia, dall’Argentina all’Olanda, ogni match promette spettacolo e punti decisivi. Terra battuta e cemento saranno il palcoscenico di confronti tirati, dove ogni singolo set può fare la differenza. Le squadre puntano su singolari solidi e doppi esperti per guadagnare vantaggi preziosi. La Davis conferma ancora una volta il suo fascino unico, fatto di sorprese e colpi di scena.
- OLANDA-ARGENTINA: SUDAMERICANI AVANTI, MA GLI ORANJE SOGNANO IL COLPO
- CROAZIA-FRANCIA: SFIDA TRA TRADIZIONE E NUOVE PROMESSE
- REPUBBLICA CECA-USA: SFIDA AL ALTA TENSIONE SUL CEMENTO
- UNGHERIA-AUSTRIA: ESPERIENZA CONTRO GIOVANI
- SPAGNA-DANIMARCA: SOLIDITÀ VS RUNE & CO
- BELGIO-AUSTRALIA: SFIDA TRA STILI E GENERAZIONI
- GIAPPONE-GERMANIA: EQUILIBRIO TRA GIOVANI E VETERANI
OLANDA-ARGENTINA: SUDAMERICANI AVANTI, MA GLI ORANJE SOGNANO IL COLPO

Il confronto tra Argentina e Olanda in Coppa Davis sembra, sulla carta, segnato a favore della formazione sudamericana. I ranking parlano chiaro: gli argentini presentano un gruppo più solido sia in singolare che in doppio. Eppure, il cemento olandese potrebbe mescolare le carte, soprattutto contro singolaristi argentini che hanno costruito gran parte della loro carriera sulla terra rossa.
Van de Zandschulp, l’uomo dei grandi colpi
Il principale ago della bilancia in casa olandese è Botic Van de Zandschulp (n. 82 ATP), con un best ranking di n. 22 raggiunto nel 2022. Quest’anno ha mostrato lampi di classe sul cemento: finale a Winston Salem, terzo turno a Indian Wells con vittoria su Novak Djokovic prima di arrendersi a Francisco Cerúndolo. Il suo pedigree in Davis è di tutto rispetto: 15 successi in 23 incontri (12-7 in singolare, 3-1 in doppio). Nel 2024 si è tolto la soddisfazione di battere Rafael Nadal nell’ultima partita ufficiale dello spagnolo.
De Jong, la nuova promessa
Accanto a lui, Jesper de Jong (n. 79 ATP) rappresenta il futuro del tennis olandese. Il classe 2000 ha vissuto la stagione della consacrazione entrando per la prima volta nei top 100. Il 2024 lo aveva visto spingersi fino agli ottavi di finale dell’Australian Open, dove si arrese soltanto al futuro campione Jannik Sinner. Quest’anno ha collezionato risultati di rilievo sul circuito ATP e Challenger: finale a Bastad, semifinale a Montpellier e buon cammino a Murcia. In Davis è stato convocato, ma non ha ancora avuto occasione di scendere in campo.
Cerúndolo, certezza argentina
Il numero 1 argentino sarà Francisco Cerúndolo (n. 21 ATP), completo su tutte le superfici. Il 2025 lo vede già a quota 42 vittorie stagionali equamente distribuite tra terra e cemento (21 su ciascuna superficie). In Davis vanta un record positivo di 6-4: decisivo nel 2024, quando portò a casa 4 match su 6, compresi quelli con Draper (Gran Bretagna) e Virtanen (Finlandia). Contro l’Italia fu lui a firmare l’unico punto argentino battendo Lorenzo Musetti.
Comesana ed Etcheverry
Francisco Comesana (n. 61 ATP), in costante ascesa, ha toccato il best ranking ad agosto 2025. Sul cemento ha un bilancio positivo (13-9) e un successo di prestigio: i quarti a Rio con vittoria contro Alexander Zverev (n. 3). Più altalenante Tomas Martin Etcheverry (n. 64 ATP), meno incisivo sul veloce (7-8 nel 2025). In Davis ha però dimostrato di sapersi esaltare: 4 vittorie e 2 sconfitte, con prestazioni solide nei gironi 2024 dove batté Daniel Evans e Eero Vasa.
Doppio: dominio argentino
Il punto forte della squadra sudamericana è il doppio. Horacio Zeballos (n. 5 doppio) ha vinto due Slam quest’anno insieme a Marcel Granollers (n. 6 doppio). Al suo fianco Andrés Molteni (n. 19 doppio) garantisce solidità e affiatamento, formando una delle coppie più temibili del circuito. Per gli olandesi, con Sander Arends (n. 52 doppio) e Sem Verbeek (n. 67 doppio), il compito sarà tutt’altro che semplice.
Pronostico
Sulla carta, l’Argentina parte favorita. La qualità media dei singolaristi e la forza del doppio danno più di una garanzia. Tuttavia, l’Olanda ha dalla sua il cemento di casa e due giocatori come Van de Zandschulp e De Jong che potrebbero mettere in difficoltà gli avversari, soprattutto se dovessero trascinare la sfida alla giornata decisiva. La Davis, si sa, è terra di sorprese: l’Argentina resta favorita, ma i Paesi Bassi hanno le carte in regola per tentare l’impresa.
CROAZIA-FRANCIA: SFIDA TRA TRADIZIONE E NUOVE PROMESSE

È una delle sfide più affascinanti. La Croazia ha scelto la terra battuta come terreno di battaglia, una superficie che potrebbe favorire i padroni di casa.
La Croazia si affida a Prizmic e al mito Cilic
Il futuro del tennis croato ha il volto di Dino Prizmic (n. 119 ATP), 19 anni appena, che quest’anno sulla terra ha costruito un ruolino di marcia impressionante: 23 vittorie e 5 sconfitte, con titoli nei Challenger di Bratislava e Zagabria e due finali a Milano e San Marino. In Davis ha già assaggiato il sapore della competizione: dopo due ko nel 2023, ha trovato il primo successo nei Qualifiers contro lo slovacco Jozef Kovalik. Al suo fianco, il leader storico della squadra: Marin Cilic (n. 60 ATP), ex numero 3 del mondo, che nel 2025 sulla terra ha raccolto 11 vittorie e una finale al Challenger di Madrid. L’esperienza del gigante di Medjugorje è un valore aggiunto: con 43 successi totali in Davis (33 in singolare, 10 in doppio) è il giocatore croato più vincente della storia. Nessuno, inoltre, ha disputato più confronti a squadre di lui (34). La sua ultima vittoria risale alle Final 8 di Malaga nel 2022, contro Pablo Carreño Busta. Il doppio è una certezza: Mate Pavic (n. 3 doppio) e Nikola Mektic (n. 10 doppio) formano una delle coppie più solide del circuito.
Francia tra potenza e incognite
La Francia risponde con un mix di gioventù ed esperienza. In prima fila c’è Giovanni Mpetshi Perricard (n. 36 ATP), il giocatore con il servizio più potente del circuito. Tuttavia, lo score di 6-6 sulla terra racconta le difficoltà sulle superfici lente. Al debutto in Davis ha battuto il brasiliano Pucinelli de Almeida, ma in condizioni già favorevoli. Il secondo singolarista sarà l’estroso Corentin Moutet (n. 39 ATP ): quest’anno 8-9 sulla terra, con il picco agli ottavi del Masters 1000 di Roma, dove ha ceduto soltanto al terzo set contro il numero 5 del mondo Jack Draper. Per lui potrebbe arrivare l’esordio ufficiale in nazionale. C’è poi Benjamin Bonzi (n. 45 ATP), anch’egli con un bilancio di 8-9 sulla terra. A Madrid ha raggiunto il terzo turno, fermato dal ritiro contro Taylor Fritz. In Davis, dopo l’esordio vincente nel 2022 contro l’ecuadoriano Cayetano March, non ha più brillato in singolare, ma in doppio ha dato un contributo importante quest’anno, battendo in coppia con Herbert il duo brasiliano Melo-Matos. Infine, il vero jolly transalpino: Pierre-Hugues Herbert (n. 108 doppio), ex numero 2 al mondo in doppio, che resta un punto di riferimento per esperienza e capacità di competere nei match che contano.
Pronostico
La Croazia parte leggermente favorita per la scelta della superficie e la profondità della sua formazione, guidata dall’esperienza senza tempo di Cilic e dalla freschezza di Prizmic. Ma la Francia, con il servizio di Perricard, l’estro di Moutet e il talento di Herbert in doppio, ha tutte le carte per rendere la sfida equilibrata e imprevedibile.
REPUBBLICA CECA-USA: SFIDA AL ALTA TENSIONE SUL CEMENTO

Taylor Fritz (USA)
Photo © Ray Giubilo
La sfida di Delray Beach, sul cemento americano, tra Stati Uniti e Repubblica Ceca si annuncia come una delle più incerte del secondo turno di Qualifier.
La Repubblica Ceca tra giovani talenti e conferme
Il leader è Jiri Lehecka (n. 16 ATP), reduce dai quarti di finale allo US Open e ormai giocatore completo su tutte le superfici. In Davis il suo bilancio è di 9 vittorie in 15 singolari, ma non ha mai vinto nei cinque doppi disputati dal debutto nel 2019. Nel 2025 ha esordito battendo Gerard Campana Lee nella sfida contro la Corea del Sud. Il 19enne Jakub Mensik (n. 17 ATP) è in rampa di lancio: ha conquistato il Masters 1000 di Miami superando Djokovic in finale e in Davis ha già vinto 3 dei 4 singolari giocati. Quest’anno ha dato un contributo decisivo anche in doppio con Tomas Machac, regalando alla squadra il punto contro la Corea. Proprio Machac (n. 22 ATP) è l’altro nome caldo: nel 2025 ha conquistato l’ATP 500 di Acapulco, confermando la scalata del movimento ceco.
Gli Stati Uniti si affidano a Fritz e alla soldità del gruppo
Il numero uno americano è Taylor Fritz (n.5 ATP), finalista allo US Open 2024 e semifinalista a Wimbledon 2025. Vanta dieci titoli ATP, incluso Indian Wells 2022, e un best ranking da numero 4 al mondo. In Davis il suo score è positivo: 7 successi in 10 incontri, con vittorie di prestigio contro Musetti, Orlov e De Minaur negli ultimi due anni. Accanto a lui ci sarà Frances Tiafoe (n.29 ATP), talento estroso e capace di vincere titoli su tutte le superfici. In Davis però il suo bilancio è negativo: una sola vittoria in sei match, ottenuta alle Finals 2021 contro Nicolas Mejia. Il gigante Reilly Opelka (n.63 ATP) porta potenza e centimetri (211). Con quattro titoli ATP in carriera e un best ranking da numero 17, in Davis ha un bilancio di 3-3 in singolare e due successi nel 2024 contro Cristian Garin e Henri Squire.
Un doppio di lusso per gli USA
Gli Stati Uniti possono contare su una coppia formidabile: Rajeev Ram e Austin Krajicek, entrambi ex numeri 1 del mondo in doppio. Ram ha vinto 31 titoli, tra cui quattro Slam e due Finals con Joe Salisbury, mentre Krajicek si è imposto al Roland Garros 2023 in coppia con Dodig. In Davis i due hanno già dato grandi garanzie: insieme vantano 6 vittorie e solo 2 sconfitte.
Pronostico
La Repubblica Ceca arriva a Delray Beach forte dell’entusiasmo dei suoi giovani e dei risultati recenti, mentre gli Stati Uniti possono contare sulla solidità di Fritz e sull’esperienza straordinaria nel doppio. La superficie veloce sembra favorire gli americani, ma il talento emergente dei cechi promette di rendere la sfida equilibrata e spettacolare.
UNGHERIA-AUSTRIA: ESPERIENZA CONTRO GIOVANI

La sfida tra Ungheria e Austria si preannuncia equilibrata, con entrambe le nazioni pronte a schierare giocatori in crescita e veterani affidabili.
Ungheria: La freschezza e l’estro di Marozsan e l’esperienza di Fucsovics
Il leader del team magiaro è Fabian Marozsan (n. 56 ATP), salito fino alla posizione n. 36 lo scorso anno. Nel 2025 ha ottenuto buoni risultati nei tornei ATP 250, spingendosi ai quarti a Montpellier e Marbella, confermando la sua competitività sul cemento e sulla terra. In Davis ha ottenuto la sua ultima vittoria contro il canadese Alexis Galarneau. Accanto a lui ci sarà il veterano Marton Fucsovics (n. 59), tornato competitivo con la vittoria a Bucarest nel 2024. Nel 2025 ha raggiunto gli ottavi all’Australian Open, mostrando ancora solidità fisica e mentale. In Davis è il secondo ungherese di sempre per vittorie complessive. Grande attenzione anche su Zsombor Piros (n. 154), che continua la sua scalata. Nel 2025 ha conquistato due titoli Challenger, confermando la sua crescita. In Davis ha un record di 10-5 ed è reduce da sei vittorie consecutive. Completano il team Peter Fajta (n. 535), con meno esperienza a livello internazionale, ma prezioso in doppio, e i giovani di prospettiva pronti a farsi spazio.
Austria- il nuovo volto di Misolic e la solidità di Ofner
La squadra austriaca si affida a Filip Misolic (n. 94), semifinalista a Lione nel 2025 e autore di un ottimo Roland Garros, dove ha raggiunto il terzo turno. In Davis ha sempre risposto presente, con due vittorie su due. Alle sue spalle c’è Sebastian Ofner (n. 139), finalista a Maiorca nel 2024. Quest’anno ha confermato buone prestazioni nei Challenger, pur faticando a livello ATP. La sua solidità può rivelarsi decisiva nei match più equilibrati. Jurij Rodionov (n. 158) porta in dote otto titoli Challenger in carriera e un recente successo in Davis contro il finlandese Vasa. Anche per lui il 2025 è stato fin qui un anno altalenante, ma resta un giocatore temibile sul veloce. In doppio l’Austria può contare su una delle coppie più solide del circuito: Lucas Miedler (n. 28) e Alexander Erler (n. 41). I due hanno vinto il titolo a Gstaad nel 2025 e vantano già successi prestigiosi negli ATP 500. In Davis hanno un record quasi perfetto insieme (6-1).
Pronostico
L’Ungheria punterà su Fucsovics e sul talento di Marozsan, mentre l’Austria può contare su un doppio di livello mondiale e sulla freschezza di Misolic. La sfida si preannuncia apertissima e potrebbe decidersi proprio grazie al doppio.
SPAGNA-DANIMARCA: SOLIDITÀ VS RUNE & CO

Il confronto tra Spagna e Danimarca promette spettacolo ed equilibrio, con entrambe le squadre che portano in campo giocatori in crescita e veterani dal grande passato.
La Spagna si affida a Munar e all’affidabilità del doppio
Gli iberici si affidano a Jaume Munar (n. 37 ATP), reduce dal miglior anno della carriera: ottavi di finale allo US Open, terzo turno a Wimbledon e best ranking raggiunto lo scorso settembre. Ha trovato spazio anche in doppio, conquistando la finale a Rio con Pedro Martínez. Proprio con lui ha ottenuto la sua prima vittoria in Davis, nel 2025 contro la Svizzera. Pedro Martínez (n. 67) garantisce solidità: nel 2025 ha toccato il suo best ranking (36) e battuto Stricker in Davis, aggiungendo anche un punto in doppio insieme a Munar. A completare il gruppo ci sono Roberto Carballés Baena (n. 109), che ha portato un punto contro Kym nei Qualifiers, e il veterano Pablo Carreño Busta (n. 123), ex Top 10 e bronzo olimpico a Tokyo, che resta un leader di esperienza. In doppio, la garanzia è Marcel Granollers (n. 6), numero uno del mondo lo scorso anno e campione Slam in carica al Roland Garros e allo US Open 2025 con Horacio Zeballos.
La Danimarca punta su Rune
I danesi rispondono con il talento di Holger Rune (n. 11 ATP), già capace di arrivare fino al numero 4 del mondo e di vincere un Masters 1000 a Parigi-Bercy. In Davis ha un bilancio positivo (9-3) ed è reduce dalla vittoria decisiva in doppio con Ingildsen contro la Serbia. Accanto a lui cresce Elmer Møller (n. 113), protagonista del 2025 con l’esordio negli Slam e nei Masters 1000. In Davis ha già messo insieme cinque successi, compreso quello fondamentale su Medjedovic. August Holmgren (n. 176) ha vissuto il suo miglior anno con il terzo turno a Wimbledon. In nazionale è affidabile (9-3), con vittorie chiave in Kazakhstan. Chiudono il team Christian Sigsgaard (n. 509), con esperienza ma bilancio altalenante in Davis, e il doppista Johannes Ingildsen (n. 125), specialista della specialità con 7 successi su 10, fresco campione Challenger a Tallahassee.
Pronostico
La sfida sembra destinata a decidersi sull’equilibrio tra i singolari di seconda fascia e l’eventuale doppio di spareggio.
BELGIO-AUSTRALIA: SFIDA TRA STILI E GENERAZIONI

Belgio e Australia sono due nazionali con tradizioni e caratteristiche diverse. Da un lato una squadra belga giovane e ambiziosa, guidata da Zizou Bergs e dai doppisti Gille/Vliegen, dall’altro un’Australia solida, trascinata dal top 10 Alex De Minaur e da un doppio di primissimo piano.
Il Belgio: giovani promesse e un doppio affiatato
Il leader del gruppo è Zizou Bergs (n. 46 ATP), il cui 2025 lo ha visto protagonista con due finali ATP ad Auckland e ’s-Hertogenbosch, e che in Coppa Davis ha già collezionato 8 vittorie in singolare, spesso decisive. Il suo temperamento lo rende uomo chiave nelle sfide sul filo dell’equilibrio. Alle sue spalle cresce Raphael Collignon (n. 91), che tra agosto 2024 e aprile 2025 ha conquistato quattro Challenger, scalando la classifica fino alla top 100 e trovando il primo successo ATP a Marrakech. In Davis deve ancora sbloccarsi dopo i ko al debutto lo scorso anno. C’è poi il talento di Alexander Blockx (n. 118), vincitore dell’Australian Open junior 2023 e già due volte campione Challenger, ma ancora a secco di vittorie nel main draw Slam e in Davis, dove ha subito due sconfitte. Il punto forte del Belgio resta però il doppio: Sander Gille e Joran Vliegen, oggi rispettivamente n. 58 e 67 del ranking, hanno vinto insieme otto titoli ATP, tra cui il Masters 1000 di Monte-Carlo nel 2024, e sono stati finalisti al Roland Garros 2023. Una coppia affiatata e di livello internazionale che può spostare gli equilibri.
L’Australia: De Minaur guida una squadra completa
Dall’altra parte, l’Australia si affida al suo numero 1, Alex De Minaur (n. 8), reduce da un 2025 brillante con il titolo a Washington e la continuità nei quarti di tutti gli Slam. Già con 16 successi in singolare in Davis, è il leader indiscusso del gruppo. A supportarlo ci sarà Alexei Popyrin (n. 40), campione del Masters 1000 di Montreal nel 2024 e capace di raggiungere gli ottavi al Roland Garros 2025, oltre al veterano Jordan Thompson (n. 77), campione di doppio allo US Open 2024 con Purcell e sempre prezioso in nazionale (10 vittorie in 16 match). Il reparto doppio è affidato a Matthew Ebden (n. 54), uno dei migliori specialisti al mondo: 3 Slam vinti, oro olimpico a Parigi 2024 con Peers e un record in Davis di 11-3. Con lui l’Australia ha una garanzia di punti in un confronto che potrebbe rivelarsi equilibrato.
Pronostico
Sulla carta, i singolari sembrano favorevoli agli aussies, ma se il Belgio riuscirà a strappare un punto in singolare e portare la sfida al doppio decisivo, Gille e Vliegen potrebbero rendere la sfida molto più aperta del previsto.
GIAPPONE-GERMANIA: EQUILIBRIO TRA GIOVANI E VETERANI

Giappone e Germania sono due nazionali costruite in maniera molto diversa: i giapponesi puntano su un mix di giovani in crescita e veterani esperti come Nishioka, mentre i tedeschi si affidano a singolaristi solidi e a una delle coppie di doppio più forti del circuito.
Giappone: tra entusiasmo e ricerca di continuità
Il leader della squadra è Yoshihito Nishioka (n. 153 ATP), ex top 25 e protagonista di tre titoli ATP in carriera. In Davis è una certezza: 13 vittorie in 19 match e una striscia aperta di otto successi consecutivi, imbattuto dal 2019. Accanto a lui c’è il giovane Shintaro Mochizuki (n. 104), primo giapponese campione junior a Wimbledon e autore del miglior Slam in carriera nel 2025 con il secondo turno a Wimbledon. In Davis però deve ancora sbloccarsi in singolare (0-3). Da seguire anche Yosuke Watanuki (n. 151), già top 100 e con un bilancio equilibrato in nazionale (5-5), e soprattutto il talento emergente Rei Sakamoto (n. 189), 19 anni, campione junior all’Australian Open 2024 e già due titoli Challenger conquistati: potrebbe fare il debutto assoluto in Davis. In doppio, il Giappone ha meno certezze: Takeru Yuzuki (n. 114 di doppio) ha debuttato nel 2025 ma senza successi, mentre Mochizuki ha un unico punto all’attivo ottenuto nel 2021.
Germania: esperienza e un doppio di ferro
La Germania si presenta con una squadra solida ed esperta. Daniel Altmaier (n. 50) è reduce da una stagione regolare, con 7 Challenger vinti in carriera e un miglior Slam agli ottavi del Roland Garros 2020. In Davis ha vinto due dei quattro match disputati. Il veterano Jan-Lennard Struff (n. 98), best ranking n. 21, è il leader carismatico: in Davis vanta 15 vittorie in singolare e un record immacolato in doppio (4-0). Nel 2024 ha firmato una vittoria pesante contro Shapovalov nelle Finals di Malaga. A completare il reparto singolare c’è Yannick Hanfmann (n. 135), ex top 50, che dopo il rientro in nazionale nel 2023 ha vinto quattro match di fila, confermando affidabilità. Il punto di forza assoluto resta però il doppio: Kevin Krawietz (n. 12) e Tim Puetz (n. 13) hanno dominato il 2024 vincendo le Nitto ATP Finals e hanno un record quasi perfetto in Davis (Krawietz 17-1, Puetz 19-1). Una coppia tra le migliori al mondo, capace di mettere in difficoltà chiunque.
Pronostico
Per sperare, i nipponici dovranno strappare almeno un singolare “di troppo” a Struff o Altmaier, e confidare nell’esplosione del talento di Sakamoto. Ma sulla carta la Germania parte con i favori del pronostico, forte di una squadra più completa e rodata.