Si è rivisto, sin dalle prime battute, un Fognini colpire in maniera impressionante, tanto da ricordare immediatamente le prestazioni di Montecarlo 2019.
Clamorosa la facilità di accelerazione con entrambi i fondamentali: negli ultimi minuti il lungolinea di rovescio, in particolare, è parso il colpo più naturale e facile del mondo (quando è probabilmente il più difficile); Carreno ha lottato come un leone, ma questa era la giornata di Fabio. Un Fognini bravissimo a non innervosirsi dopo un primo set perso da 5-4 e servizio, anche con un po’ di sfortuna.
Si era già intuito a Baires, contro Martinez e a tratti con Delbonis, che Fabio stava entrando in forma. Mancava continuità, ma si vedeva la voglia di lottare e di stare in campo. Quella voglia, unita a un tennis meraviglioso, che si è palesata con forza a Rio de Janeiro.
È stato letteralmente il Fognini Show. Sono pochi i giocatori capaci, con prestazioni del genere, di portare l’appassionato all’esaltazione totale. Prestazioni da pelle d’oca, grazie Fabio!
Un solo dato, per chiudere: 53 vincenti!
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