di Fabio Ferro
Il 2014 ha giร portato tre titoli ATP nella bacheca di Grigor Dimitrov, insieme al tanto atteso ingresso in top ten. Lโex clone di Federer, a tratti Mr Sharapova, ha avuto una grossa evoluzione nel gioco che lo ha portato, subito dopo la semifinale a Wimbledon, allโottava piazza mondiale del ranking.
Rispetto alla scorsa stagione i miglioramenti sono realtร , basti pensare che nel 2013 non sono state poche le partite perse per mancanza di esperienza e per una condizione fisica precaria. ย Inizialmente si pensava ad una deficienza del suo fisico, non perchรฉ il ragazzo non fosse prestante, anzi, piuttosto perchรฉ quella sua verve nel gioco e la sua velocitร spesso lasciavano il posto a crampi e cali vistosi di energie. Ma il problema, almeno a dire di Roger Rasheed, suo coach, risiedeva negli allenamenti massacranti ai quelli si sottoponeva il ragazzo, tali da sfinirlo e ridurlo senza energie per le partite. In passato una situazione simile aveva visto un Andrรจ Agassi rinverdire dopo aver cambiato allenamento, sotto la guida di Brad Gilbert, che praticamente eliminรฒ la corsa sulle lunghe distanze. Secondo Brad, non solo rallentava il fisico, ma soprattutto non concedeva un adeguato tempo di recupero per il resto dellโallenamento. Non sarebbe, quindi, il primo caso di iper-allenamento.
La stagione in corso per il bulgaro รจ cominciata piuttosto bene, con un quarto di finale allโAustralian Open, perso contro un Nadal, poi finalista, in 4 set, esprimendo un buon tennis, ma mantenuto sempre a distanza di sicurezza dal maiorchino. Sempre sul duro, a fine febbraio ad Acapulco, Grigor fa suo il Primo titolo Atp 500, battendo Murray, suo amico, in semifinale e dando segnali molto positivi sulla sua condizione. Poco piรน tardi, nel Master 1000 di Indian Wells perde da Monfils in tre set, al terzo turno. Stessa sorte gli tocca nel Master 1000 di Miami, sempre al terzo turno, ma per mano della versione Manga di Djokovic, il giapponese Nishikori. Inizia, poi, la stagione europea su terra rossa e nel Master 1000 di Montecarlo perde contro Ferrer, sempre nei sedicesimi di finale, abbastanza facilmente. Gioca nellโAtp 250 di Bucharet, vincendo a mani basse e conquistando il secondo titolo stagionale contro un altro suo amico, Lucas Rosol, battendolo con un 7/6 6/1 poco veritiero nei confronti del suo controllo sul match. Gioca nel 1000 di Madrid, perde al terzo turno con Berdych, senza riuscire a costruire una tattica efficiente. ร il turno di del Master 1000 di Roma e qui Grigor arriva carico, raggiungendo la semifinale e battendo nellโordine Karlovic, Berdych e Haas. La semifinale contro Nadal interrompe un bel torneo per Dimitrov, che comincia a macinare punti veri nel circuito. Con una stagione in crescendo sulla terra rossa, si presenta al Roland Garros e trova al primo turno Ivo Karlovic che lo demolisce in tre set, ricorrendo solo una volta al tie-break. Dopo la disfatta della campagna francese, arriva lโerba. Grigor gioca allโAtp 250 del Queenโs, torneo prestigioso a dispetto dei 250 punti in palio, domina Wawrinka in semifinale e va a vincere una finale, praticamente giร persa nel secondo parziale, contro un ottimo Feliciano Lopez, ispirato e combattivo come non mai. Forte del risultato, si presenta a Wimbledon. Batte Dolgopolov, dopo aver salvato una partita compromessa, mostrando gioco di altissimo livello e soprattutto carattere e mentalitร da grande. Batte il Murray della famosa esternazione โ2 maledetti minuti prima del matchโ e approda in semifinale. Incontra Djokovic che lo batte non agevolmente, ma in controllo. ร il suo miglior risultato in carriera e tutto sembrerebbe gettare le basi per una stagione americana di alto livello. Sbarca a Toronto e, nel Mater 1000 canadese, raggiunge la semifinale perdendo da uno Tsonga, poi vincitore, praticamente ingiocabile. Il torneo successivo รจ il Master 1000 di Cincinnati, al primo turno ha un walkover, ormai รจ top ten, ma al secondo turno cade per mano di Jerzy Janowicz. ร tempo di Us Open e complice un tabellone abbastanza facile, che vede sul suo cammino Harrison, Sela e Goffin, incontra Monfils nei sedicesimi e cede il passo al francese, non senza lottare, ma anche senza convincere.
Forte di un ranking attuale da n.10, e un best da n.8 subito dopo Wimbledon, Grigor ha migliorato il suo modo di giocare a tennis, ma ancora sembra non abbia finalizzato le sue potenzialitร tecniche. Al momento รจ, senza dubbio, il giocatore piรน spettacolare e completo dopo Roger Federer, tanto da meritarsi il soprannome di โShowtimeโ. Ma le occasioni perse questโanno sono tante, troppe. Basti pensare che Raonic gli รจ davanti, nonostante il bulgaro abbia un record di vittorie/sconfitte pari a 41/13, contro i 39/13 del canadese. Se poi consideriamo che tra la posizione n.5 e la n.10 del ranking vi sono solo 785 punti di gap, cominciano a pesare la sconfitta al primo turno al Roland Garros e gli innumerevoli terzi turni collezionati durante lโanno, soprattutto in un momento della stagione nel quale non vi sono piรน molti tornei ad elargire punti, se non due Master 1000 e le Finals, dalle quali sarebbe fuori, in quanto anche nella Race รจ al 10ยฐ gradino, attardato di 175 da Tomas Berdych, n.8 e preceduto da nomi illustri che non cederanno punti molto facilmente. Pesa anche la sconfitta con Monfils a New York, che avrebbe dato una continuitร adeguata ai suoi risultati, sempre in crescita durante lโanno e che, avrebbe potuto scrivere un epilogo diverso al torneo. Ma, soprattutto, manca un titolo allโaltezza delle sue aspettative, un Master 1000. Ad oggi il suo miglior risultato, sia negli Slam che nei Master, รจ la semifinale. Troppo poco per uno come lui.
Volendo fare un paragone pesante, possiamo considerare che Federer, allโetร di 23 anni, quella attuale di Dimitrov, aveva giร vinto le Tour Finals del 2003, vincendo poi Australian Open, Wimbledon, US Open e Finals nel 2004. ร un paragone impietoso e bisogna considerare che il Federer di allora aveva altri avversari rispetto ai Djokovic, Wawrinka, Nadal odierni, oltre che allo stesso Federer, che Grigor non ha mai battuto.
Dai suoi risultati, emerge una certa sudditanza nei confronti dei top players, dei quali รจ riuscito a battere solo Wawrinka e Murray, due volte. Mai ha impensierito davvero Nadal o Djokovic e Federer lo ha sempre sovrastato di gioco, ancor prima che di tattica.
Restano ancora molti dubbi sulle vere potenzialitร di un giocatore che potrebbe dare continuitร ad un tennis ormai dโaltri tempi, fatto di rovescio a una mano e sensibilitร , oltre che potenza. Tutti gli appassionati, specie quelli che hanno avuto modo di apprezzare la sua disponibilitร fuori dal campo, si augurano che il ragazzo diventi uomo e mostri di avere il carattere per battere i top player e superarli nel ranking. Se ciรฒ dovesse accadere per ritiro dallโattivitร dei โvecchiettiโ, non sarebbe un vero successo e sarebbe come leggere un giallo dallโultima pagina alla prima.