“Learner ha tante armi a disposizione del suo gioco e la cosa migliore è che possiamo usarle tutte. Ha un bel futuro davanti a sé”. Nuova avventura da coach per Michael Chang che dopo aver seguito Kei Nishikori, da pochi mesi ha l’obiettivo di far crescere Learner Tien e ne dichiara le intenzioni in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Il giovanissimo americano classe 2005 dopo la finale conquistata alle Next Gen Finals 2024 ha già centrato risultati importanti in questa stagione come la posizione numero 36 del mondo e la finale dell’ATP 500 di Pechino persa contro Jannik Sinner.
ESPERIENZE CHE FANNO CRESCERE
“A Pechino ha giocato contro Cobolli e Musetti prima di affrontare Sinner. Musetti è un giocatore che mi ha fatto un’ottima impressione: ha variazioni, il suo rovescio a una mano è fantastico e sa anche venire a rete – afferma Chang – In finale Sinner ha fatto un gran match ma visto l’impegno messo non posso che dare un dieci a Learner. È arrivato in finale dopo aver affrontato molte partite impegnative e affrontare campioni come Jannik può fargli capire cosa bisogna fare per crescere”.
LEARNER-CHANG DENTRO E FUORI DAL CAMPO
Il rapporto coach-giocatore tra Michael Chang e Learner Tien è iniziato ufficialmente agli US Open 2025, nonostante il poco tempo passato insieme la valutazione del vincitore del Roland Garros 1989 a riguardo del suo nuovo assistito appaiono chiarissime: “È un ragazzo dal grande talento. Calmo e rilassato fuori dal campo, un atteggiamento che lo aiuta anche a venir fuori da situazioni di grande pressione”.
Un giocatore, lo statunitense, che forse sembra peccare di potenza e che potrebbe non rubare l’occhio come altri ma che, nomen omen, mostra una grandissima voglia di imparare: “Il fatto di non essere un picchiatore non necessariamente rappresenta un limite. Learner sa essere offensivo, ha ritmo, viene a rete, varia molto ed è molto intelligente dal punto di vista tattico – prosegue Chang – Ha tanti armi a disposizione ed è fantastico poterle usare tutte. Se non tira forte non è un problema, la mia sfida maggiore sarà adattare le mie conoscenze alle sue qualità”.
Per la prima volta in carriera, Tien è guidato da un ex giocatore. Ecco in cosa consiste il vantaggio per lo stesso Chang: “Se un allenatore ha già vissuto un qualcosa che stai vivendo è un vantaggio perché sa cosa può funzionare e cosa no in una determinata situazione: riguardo al gioco, la preparazione di un match, l’attitudine mentale… La cosa importante per lui è trovare la giusta routine per essere ad alto livello”.
L’IMPATTO DEI SOCIAL
Commenti, critiche, numeri, rincorse ai record più disparati e molto altro. Il tennis è un argomento molto dibattuto anche sul mondo social, questa la visione di Michael Chang anche in relazione a quello che sarebbe potuto accadere ai suoi tempi e al mancato raggiungimento della prima posizione mondiale: “Non so se ai miei tempi sarebbe cambiato qualcosa con i social, a ogni modo io non li ho neppure ora. Il mio consiglio per tutti i tennisti è che non bisogna leggere ogni cosa che viene scritta. Non essere diventato numero 1 non fa alcuna differenza per me in questo momento della mia vita. Oggi per me ciò che conta è la fede, mia moglie e i miei figli. Ora voglio aiutare Learner a diventare il miglior tennista possibile”.
Infine, una considerazione sulla possibilità che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz possano diventare dei modelli di riferimento: “Federer, Nadal e Djokovic sono riusciti non solo a vincere ma a toccare la vita delle persone con cui sono stati in contatti, Jannik e Carlos hanno tutte le possibilità di seguire il loro esempio”.
 
					 
		 
		 
		 
		 
		 
			 
		