Da Napolitano a Melbourne..

di Alessandro Nizegoridcew

E’ la fine di maggio del 2007, trofeo Bonfiglio, Matteo Trevisan arriva da due vittorie under 18 di valore assoluto: Bealieu su Mer e Santa Croce. Dopo un cammino netto, il toscano si trova in finale contro Stephane Piro. Dopo un primo set condotto in scioltezza si ritrova d’un tratto 5-7, ma Matteo sfodera tutta la sua potenza e surclassa il trasalpino nei successivi due parziali: 62 61!

Da allora nessun azzurro aveva più vinto un Grade A Itf Under 18. Ma pochi giorni Stefano Napolitano è riuscito nell’impresa, conquistando l’Abierto Juvenil Mexicano 2012. Il biellese ha superato in finale Federico Ferreira Silva 64 64. Stefano è stato cresciuto dal papà Cosimo, di cui potete leggere una bellissima intervista di Fabio Colangelo a questo link.

Napolitano è un giocatore quadrato, potente, tatticamente molto ben preparato. Il mix perfetto di una costruzione ottimizzata con lavoro certosino negli anni e talento naturale, soprattutto per quanto concerne il timing sulla palla. Anche Donati ha disputato uno splendido torneo, arrivando sino alle semifinali. I due ragazzi anche anche raggiunto la finale di doppio. Stefano, grazie a questo risultato, è giunto al numero 13 delle classifiche Itf under 18, mentre Donati avvicina sensibilmente i top-50 (53). In tutto i ragazzi nei primi 100 sono 5, se si aggiungono il più volte (troppe?) citato Gianluigi Quinzi (30), Pietro Licciardi (76) e Federico Maccari (94). Un risultato complessivo di tutto rispetto.

Ciò che colpisce in positivo, oltre ai risultati, è la volontà di fare sul serio anche negli slam d’oltreoceano. Negli ultimi anni le presenza dei nostri under 18 agli Australian Open era pressoché inesistente. Quest’anno partiranno invece in 6! Seguiti dai tecnici federali Mosè Navarra e Tathiana Garbin, si recheranno infatti a Melbourne Napolitano, Donati, Licciardi, Maccari e probabilmente le ragazze Albano e Paolini (non partirà Quinzi). Una spedizione che speriamo possa portare risultati e soprattutto grande esperienza. Vincere da giovani, come sappiamo, non è affatto sinonimo di successo nel circuito maggiore, ma disputare gli slam junior, vivere il gotha del tennis e anche solo pranzare accanto a Nadal, Djokovic e Federer, può essere fondamentale per far scattare una molla in tutti i nostri ragazzi: “Questo è il circuito! Io voglio arrivarci!

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