Vincere e convincere dal basso..

di Alessandro Nizegorodcew

Si parla molto in questi giorni a proposito di Thomas Fabbiano. Da quando ha iniziato a disputare tornei professionistici i risultati sicuramente stanno arrivando. In molti ritengonoche l’altezza sia fondamentale nel tennis di oggi, in questo tennis moderno sempre più fisico, dove conta la potenza più della mano.. cerchiamo però di dare credito alle speranze da top-player del giovane pugliese..

Che il tennis sia cambiato non v’è dubbio, come è indubbio che tanti giocatori in questi anni, seppur partendo da una statura non elevatissima, hanno vinto e convinto a livello Atp.

Un giocatore che ha fatto grandi cose è ad esempio Arnaud Clement, il quale potrebbe ricordare anche tecnicamente il giovane talento azzurro in alcuni frangenti. E il francese ha vinto e convinto dall’alto dei suoi 172 cm (stando alle statistiche dell’Atp, ma sappiamo benissimo che spesso gli stessi giocatori “rubano” sull’altezza). 4 titoli Atp, finale agli Australian Open e numero 10 del mondo nel 2001..scusate se è poco..

Altro esempio, sebbene inferiore, potrebbe essere il mancino austriaco Stefan Koubek. Anche lui piuttosto basso e anche lui ha vinto e convinto in carriera.. 3 titoli Atp e altrettante finali con miglior classifica numero 20.. mica male..

C’è bisogno che io parli di Fabrice Santoro... o di Sebastien Grosjean..

I fratelli Rochus credo non raggiungano nemmeno 165 cm di altezza… e anche qui…tanto di cappello.. come grandi complimenti vanno fatti al nostro Flavio Cipolla

Proviamo ad andare indietro di qualche anno, quando già il tennis moderno la faceva da padrone.. vi ricordate di Aaron Krickstein o di Michael Chang..

e Marcelo Rios di certo non era un gigante.. come non lo era il nostro grande Renzo Furlan

sono solo i primi che mi sono venuti in mente… sicuramente ho dimenticato giocatori importanti.. datemi una mano..

Non credo ci sia bisogno di convincere Tommy.. penso sia consapevole che il tennis non è soltanto grandi servizi e 190 cm di altezza.. forse qualche critico dovrebbe riflettere un po’ di più prima di sparare a zero.. che ne pensate?

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