Wimbledon e i pericoli per Sinner, Alcaraz e le teste di serie

Torneo conquistato, pericolo scongiurato. Tutti i big, durante il torneo di Halle, hanno fatto il tifo per Alexander Bublik. Il motivo è presto detto: la vittoria in Germania ha permesso al kazako di entrare a far parte ufficialmente del seeding di Wimbledon. Nessun top player (leggasi, tra gli altri, Sinner e Alcaraz), dunque, potrà affrontare Bublik prima del terzo turno. La condizione psico-fisica del nativo di Gatchina è quanto di più vicino alla definizione ‘on fire’; affrontarlo nei primi giorni dello Slam londinese, con l’erba perfetta (e velocissima, con rimbalzi molto bassi), sarebbe stato un vero e proprio incubo per qualsiasi ‘big’.

Un tempo tra gli ‘unseeded players’ vi erano parecchi giocatori pericolosi (Hey Rafa, ti ricordi Dustin Brown?). Oggi il numero si è ridotto ma qualche avversario da evitare a tutti i costi sarà presente al sorteggio di venerdì 27 giugno (ore 11). Il primo nome è quello di Giovanni Mpetshi Perricard, che lo scorso anno si rivelò al grande pubblico proprio a Wimbledon spingendosi dalle qualificazioni sino agli ottavi di finale (sconfitto da Musetti); ci si aspettava di più, quest’anno, dal ‘big server’ francese, ma la sensazione è che un po’ tutti vorrebbero evitarlo sull’erba londinese.

Vincitore a s’Hertogenbosch poche settimane fa, il canadese Gabriel Diallo è un altro nome da tenere lontano dalla propria sezione di tabellone. Il gigante di Montrel, 23 anni e numero 41 ATP, non è soltanto servizio, anzi. Quando è in giornata può essere devastante con i colpi da fondo.

Tra gli italiani occhi puntati su Mattia Bellucci, che ha scelto di disputare tutta la stagione su erba, su Lorenzo Sonego, apparso rivitalizzato dai prati. Grazie al suo grande servizio, l’ottima mobilità e a un rovescio piatto e insidioso, Bellucci ha tutte le caratteristiche tecnico-tattiche per essere un cliente scorbutico. ‘Sonny’ ha dalla sua l’esperienza e uno stato di forma psico-fisica da non sottovalutare.

Curiosità per vedere all’opera per la prima volta Joao Fonseca sui prati di Wimbledon. Nel match contro Cobolli, ad Halle, il brasiliano ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per far bene sull’erba, anche se manca di due aspetti fondamentali per tale superficie: esperienza e capacità negli spostamenti. Nel torneo juniores vanta un quarto di finale nel 2023. I ‘contro’ sono probabilmente superiori, a oggi, dei ‘pro’, ma rimane un avversario molto forte tra quelli non compresi nel seeding.

A proposito di esperienza, da evitare il veterano Roberto Bautista-Agut, reduce dalla semifinale al Queen’s (dove ha sconfitto Mensik e Rune) e soprattutto semifinalista a Wimbledon nel 2019. Un altro ex semifinalista da evitare, vista l’adattabilità alla superficie, è il britannico Cameron Norrie. Scorrendo la classifica, tra ‘big server’ e giocatori molto abili nella combinazione spostamenti-timing, potrebbe essere: Reilly Opelka, Learner Tien e Jacob Fearnley.

Attenzione infine al sorteggio apparentemente semplice, che su erba semplice non è (quasi) mai: qualificato. Trovarsi di fronte un avversario capace di passare tre turni di tabellone cadetto (che, va ricordato, si disputa in un altro impianto in condizioni diverse) non è questione banale. Nelle qualificazioni vi sono tra l’altro tennisti esperti pericolosi: Marton Fucsovics e Yannick Hanfmann tra tutti.

Nota finale: il più forte di tutti gli ‘unseeded players’ sarebbe senza dubbio Hubert Hurkacz, ma le sue condizioni fisiche sono un rebus (tendente al negativo).

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