Youth Olympics: partono bene Rublev e Khachanov

Andrey Rublev

di Alessandro Mastroluca

Il meglio della nuova Russia mette subito il suo marchio sulla prima giornata del torneo olimpico di tennis alle Youth Olympics di Nanchino. Andrey Rublev, numero 1 del ranking ITF e vincitore del Roland Garros junior, ha avuto qualche difficoltà in più per piegare la resistenza del peruviano Nicolas Alvarez. In una giornata ritardata per la pioggia, ha chiuso comunque 63 64 al termine di un incontro scandito da parecchi break. “A fine partita il pubblico mi ha sorpreso: c’era grande entusiasmo, mi hanno chiesto di lanciare la pallina e io l’ho tirata” ha raccontato. Peccato che il “pitcher” d’occasione se la sia poi lasciata sfuggire di mano e abbia rischiato di cadere nel tentativo di recuperarla. Rublev ha insistito che arrivare alle Olimpiadi con l’etichetta di grande favorito non gli mette pressione. “Mi piace quando la gente si aspetta da me grandi risultati” ha concluso. Tutto sommato positivo anche il suo avversario. “Penso di aver giocato bene. Nell’ultimo game ho mancato tre palle break per andare 5-5. E’ stata una buona partita, cercherò di dare il meglio in doppio e doppio misto”.

Più facile l’impegno per la testa di serie numero 3, Karen Khachanov, il 18enne che ha già debuttato in Coppa Davis e prevedibilmente ha lasciato un solo game Sharmal Dissanayake, dello Sri Lanka. “Alcuni di questi ragazzi hanno davvero un gran talento” ha dichiarato al Moscow Times Mikhail Youzhny, che ha sottolineato come, nonostante le sirene delle academies in Spagna o in Florida, gran parte dei migliori prospetti russi preferiscono allenarsi in patria. Così ha fatto Youzhny, così hanno fatto sette dei 10 russi attualmente in top-100, così ha scelto di fare Rublev, che si allena a Mosca con Sergei Tarasevich. La mamma, Marina Marenko, ex maestra di tennis, gli ha trasmesso la passione per questo sport, il papà, Andrey Sr, si occupa della sua dieta. “Possiede 13-14 ristoranti, tutti diversi: giapponese, italiano, russo… e mangiamo lì praticamente tutte le sere” ha raccontato.

In Russia, il tema è molto sentito, come hanno dimostrato le critiche per la scelta di Maria Sharapova nel ruolo di portabandiera olimpica a Londra e le proteste delle big che hanno rifiutato la convocazione per la finale di Fed Cup di Cagliari. Il tennis, che aveva Lev Tolstoj tra i primi appassionati, tanto che gli dedicherà un episodio di Anna Karenina, è stato poi spregiativamente considerato una disciplina borghese dopo la rivoluzione del 1917 e ha pagato in termini di investimenti e sviluppo l’assenza dal programma olimpico fino al 1988. Negli anni Novanta e Duemila, all’opulenza dello Spartak Tennis Club di Mosca, dove si formano Myskina, Dementieva e i fratelli Safin, fanno da contraltare le scelte di Kournikova, Sharapova, Mirnyi, Kuznetsova di partire per la Spagna o gli Usa in cerca di strutture migliori e maggiori opportunità. Per questo, nel piano di sviluppo per il 2020, la federazione ha sottolineato proprio come la scarsa possibilità di accesso alle lezioni, ancora troppo costose, e la mancanza di fondi tra le associazioni regionali stanno penalizzando lo sviluppo del tennis. “Nonostante la popolarità di uno sport per molti largamente inaccessibile, il tennis non ha ancora il supporto statale di cui avrebbe bisogno per garantire il giusto sviluppo dei giocatori” ha detto Boris Sobkin, il coach che segue Youzhny dal 1993. “Quando c’era ancora l’Unione Sovietica, il tennis era uno sport aristocratico, per ricchi. E le cose purtroppo non sono cambiate”.

Negli altri match di giornata, sofferta vittoria in rimonta dell’australiano Harry Bourchier, 57 60 63 sul serbo Petar Conkic. “E’ stata durissima, con tante interruzioni” ha detto Bourchier, numero 33 del ranking junior. “Dopo la seconda pausa sono ripartito troppo lento, ma ho trovato il giusto ritmo nel secondo set. Sapevo comunque che sarebbe stata una partita lunga: l’ultima volta che abbiamo giocato, in Thailandia, ho perso 76 al terzo”.

Due le teste di serie eliminate all’esordio. Marcelo Zorman, brasiliano fresco di titolo in doppio a Wimbledon, quinto favorito del seeding, sconfitto dal giapponese Ryotaro Matsumura, e l’argentino Matias Zukas, tds n.6, battuto dal coreano Yun Seong Chung.

Al femminile, si sono giocati solo gli incontri di doppio con una grossa sorpresa. Le teste di serie numero 1, la serba Ivana Jorovic e la svizzera Jil Teichmann hanno perso 63 67 10-8 contro la coppia baltica composta dalla lettone Jelena Ostapenko e la lituana Akvile Parazinskaite che ai quarti affronteranno le ecuadoriane Giangreco e Gonzalez.

RESULTS

 BOYS SINGLES FIRST ROUND

(1) Andrey Rublev (RUS) d. Nicolas Alvarez (PER) 63 64
Martin Blasko (SVK) d. Guy Orly Iradukunda (BDI) 63 63
Francisco Bahamonde (ARG) d. Daniel Appelgren (SWE) 75 26 76(6)
Ryotaro Matsumura (JPN) d. (5) Marcelo Zormann (BRA) 63 64
(4) Lee Duck Hee (KOR) d. Justin Roberts (BAH) 62 64
Andre Biro (HUN) d. Luis Valero (COL) 63 64
Lloyd Harris (RSA) d. Alex Rybakov (USA) 76(10) 64
(7) Kamil Majchrzak (POL) d. Marc Polmans (AUS) 63 62
(8) Jumpei Yamasaki (JPN) d. Pavle Rogan (MNE) 61 63
Jan Zielinski (POL) d. Alex Molcan (SVK) 46 63 62
Harry Bourchier (AUS) d. Petar Conkic (SRB) 57 60 63
(3) Karen Khachanov (RUS) d. Sharmal Dissanayake (SRI) 60 60
Chung Yunseong (KOR) d. (6) Matias Zukas (ARG) 61 75
Clement Geens (BEL) d. Nino Serdarusic (CRO) 63 62
Juan Jose Rosas (PER) d. Rasheed Carey (BAH) 46 62 63
(2) Orlando Luz (BRA) d. Petros Chrysochos (CYP) 46 62 61

GIRLS DOUBLES FIRST ROUND

Jelena Ostapenko (LAT)/Akvile Parazinskaite (LTU) d. (1) Ivana Jorovic (SRB)/Jil Teichmann (SUI) 63 67(4) [10-8]
Camila Giangreco Campiz (PAR)/Domenica Gonzalez (ECU) d. Lesedi Sheya Jacobs (NAM)/Sandra Samir (EGY) 63 75
(3) Anhelina Kalinina (UKR)/Iryna Shymanovich (BLR) d. Maria Fernanda Herazo Gonzalez (COL)/Luisa Stefani (BRA) 63 76(3)
Simona Heinova/Marketa Vondrousova (CZE) d. Xu Shilin/Ye Qiu Yu (CHN) 46 64 [10-5]
Sofia Kenin (USA)/Renata Zarazua (MEX) d. Ioana Ducu/Ioana Loredana Rosca (ROU) 16 75 [10-8]
(4) Naiktha Bains/Priscilla Hon (AUS) d. Greetje Minnen (BEL)/Ojasvinee Singh (IND) 62 63
Anna Bondar/Fanni Stollar (HUN) d. Viktoria Kuzmova/Kristina Schmiedlova (SVK) 36 63 [10-5]
(2) Darya Kasatkina/Anastasiya Komardina (RUS) d. Kamonwan Buayam (THA)/Kim Dabin (KOR) 67(5) 63 [11-9]

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