Andrea Stucchi: “In Spagna si vive lo sport nel modo giusto”

Andrea Stucchi
(Andrea Stucchi – Foto Nizegorodcew)

Sentirete presto parlare di un giovane romano del ’91, si chiama Andrea Stucchi“. Queste parole sono state scritte sulla rivista Tennis Italiano da Simone Bolelli, non proprio l’ultimo arrivato. Il top-100 azzurro ha potuto vedere all’opera il giovane romano durante alcune sessioni di allenamento a Montecarlo e ne è rimasto colpito positivamente. Giudizio positivo che è arrivato anche da noi di Spazio Tennis, che lo abbiamo visto all’opera nei futures di inizio anno a Roma (contro Gaio e Marrai, la prima vinta la seconda persa). Grandissimo rovescio ad una mano, servizio buono ma che può diventare devastante (è infatti piuttosto alto), diritto da perfezionare, Andrea ha iniziato a giocare molto tardi, ma è cresciuto ogni anno esponenzialmente, grazie anche all’ottimo lavoro svolto col maestro Daniele Baldassarri. Oggi si allena in Spagna, precisamente a Valencia, con un chiaro obiettivo in testa: diventare un giocatore professionista e puntare al gotha del tennis. Abbiamo intervistato Andrea Stucchi, analizzando con lui la sua stagione 2009, in vista di un grande 2010..

di Alessandro Nizegorodcew

Iniziamo da un commento sulla tua stagione. Hai conquistato 2 punti e giocato alcune belle partite. Ti aspettavi forse qualcosa di più?
La stagione la giudico tutto sommato positiva. Non posso però negare che mi sarei aspettato qualcosa di più; il mio obiettivo era comunque quello di fare esperienza nei tornei futures e da questo punto di vista sono soddisfatto. Se dovessi darmi un voto per il 2009, direi sicuramente un buon 7.

Quali sono stati i tuoi migliori match, quelli dai quali ripartire per un grande 2010?
I tornei migliori sono stati il futures a Roma del Ct Eur, nel quale mi sono qualificato e ho conquistato il mio primo punto (il giorno del suo diciottesimo compleanno), poi il future di Mestre dove mi sono qualificato e ho perso al primo turno con 4 matchpoint a disposizione; citerei anche il future di Vilafranca, in Spagna, dove ho battuto un ragazzo numero 400 Atp (Boje-Ordonez). Ecco forse quest’ultimo è stato il miglior match dell’anno, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto dal punto di vista mentale.

In cosa credi di essere migliorato di più e su cosa invece dovrai lavorare per salire di livello?
Non credo di aver fatto un vero salto di qualità in questa stagione. Il livello tecnico e mentale è rimasto simile all’anno precedente, ma sono soddisfatto del carattere e della volontà che ho messo in ogni match. Per quanto concerne la preparazione invernale, sto cercando di migliorare sotto tanti punti di vista: tecnico, mentale e fisico, ma senza pormi troppa pressione.

Come procede il lavoro in Spagna? Hai trovato differenze negli allenamenti svolti a Valencia e nella mentalità?
Il lavoro per ora procede bene. Stiamo procedendo con continuità e molta serenità; inoltre vivere da solo, così giovane, in una città straniera, è qualcosa che mi sta arricchendo molto, anche fuori dal campo. Qui in Spagna si lavora molto duramente, come in Italia. Non riscontro grandi differenze sui lavori tecnici o fisici. Noto però che si vive lo sport con maggior semplicità e questa credo sia la cosa che manca al tennis italiano in questo momento.

Che effetto ti hanno fatto le belle parole di Simone Bolelli nei tuoi confronti?
Le parole di Simone Bolelli sono state molto lusinghiere. Appena ho letto quello che ha detto l’ho ringraziato immediatamente. Ricevere un complimento così non è una cosa che capita tutti i giorni. Giocare con lui mi arricchisce sempre, perchè da un professionista vero si puo’ solo imparare. Inoltre la cosa che trovo piu’ apprezzabile è che è un ragazzo molto umile che mi tratta alla pari e questa qualità non è facile da riscontrare in un campione.

Quali sono i tuoi obiettivi per il 2010?
Per il 2010 non mi voglio ancora porre degli obbiettivi veri e propri. Spero ovviamente di raccogliere il lavoro che sto seminando, ma per adesso cerco di vivere alla giornata senza preoccuparmi troppo di quello che succederà il prossimo anno. Devo solo essere paziente e aspettare il momento opportuno per pensarci.

Per concludere, avete già pensato alla programmazione di inizio anno?
Riguardo alla programmazione dovrei cominciare dai primi future che ci sono in Spagna verso metà gennaio, ma la programmazione sarà stabilita con maggior cura verso fine dicembre.

Grazie Andrea e in bocca al lupo
Grazie, crepi il lupo.. un abbraccio

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