(Lorenzo Giustino – Foto Nizegorodcew)Ā
di Lorenzo Di Caprio (Intervista in esclusiva per Lo Sport Online)
Si potrebbe riassumere palrando di unāascesa netta, in quanto a gioco e ranking, la stagione diĀ Lorenzo Giustino. Il napoletano, classe 1991, ĆØ ora al suo best ranking (n. 252) e dopo i titoli vinti nel circuito Future ha giĆ raccolto importanti risultati nei Challenger.LoSportOnline lo ha intervistato in esclusiva.
Allora Lorenzo, prima di tutto ti chiedo di farti conoscere: stile di gioco,Ā superficie preferitaā¦
Mi reputo un giocatore abbastanza completo capace di modificare il proprio schema in funzione allāavversario, anche se il mio gioco preferito ĆØ quello di servizio e diritto. Essere solido da fondo campo e cercare di finire i punti con il diritto, che non a caso ĆØ il mio colpo preferito. La superficie non te lo so dire: ultimamente sto giocando molto sulla terra, anche se personalmente preferisco il green set.
La semifinale di Como possiamo dire che ha confermato la tua positiva ascesa:Ā sei soddisfatto del gioco espresso?
Qual risultato ĆØ stato per me ancor di più di quello che vale, visto che ho cambiato racchette giusto il giorno prima di andare a Como e nelle due settimane prima di arrivare al torneo mi sarò allenato sƬ e no quattro giorni e neanche sulla terra. Certo, non mi posso reputare pienamente soddisfatto perchĆ© se fosse cosƬ non avrei niente più da migliorare, invece cāĆØ ancora tanto lavoro avanti. Insomma, siamo ancora ai posti di partenza.
A tal proposito, hai avuto qualche problema con le racchette: puoi spiegarci cosāĆØ successo?
Allora con le racchette ĆØ una situazione complicata: giĆ dall anno scorso, dopo aver vinto il mio primo futures, mi hanno fatto cambiare racchetta. Era sempre la Six One 95 ma con meno corde, e lo si può vedere dai risultati dellāanno scorso dato che ad un certo punto ho sempre perso. Questāanno ho ripreso le mie vecchie racchette, che avevano più di due anni, e in più ne avevo solo due: erano le Six One 95 18Ć20 modello K-Factor da professionista. Con queste racchette ho iniziato a vincere di nuovo e a fare buoni risultati, per questo ho sempre chiesto le racchette nuove alla Wilson ma mi ha sempre ignorato e quindi ho continuato a giocare con quelle due vecchie che avevo. Durante il torneo in Olanda si ruppe una delle racchette sotto lāincordatrice e quindi rimasi solo con una, tanto ĆØ vero che durante il match di quarti contro Schoorel ruppi le corde sul 6-5 al terzo e sono rimasto senza racchette. Dopo quel torneo la Wilson mi inviò delle racchette sempre del mio modello ma di diverso materiale eppure non riuscivo proprio a giocare: il risultato ĆØ stato che per quattro settimane ho avuto dei risultati pessimi. Comunque, il problema ĆØ che la Wilson ha smesso di produrre quella racchetta e di conseguenza sono stato costretto a cambiare attrezzo. Attualmente gioco con la Blade H22 modificata e come primi tornei posso dire che mi va bene.
Da inizio anno hai scalato più di 200 posizioni nel ranking: sei uno che faĀ ācalcoliā? Era questo il tuo obiettivo?
Non ho mai fatto calcoli né tanto meno mi pongo obiettivi a livello di ranking, visto che sarebbero più una limitazione che un incitamento.
Dai quarti conquistati nel Challenger di Furth hai lasciato i Futures:Ā possiamo dire che ti hanno dato un input per fare il āsalto di qualitĆ ā?
La mentalitĆ era giĆ quella di smettere con i futures, infatti Furth era il primo della lunga lista di Challenger. Indifferentemente da come fosse andato avrei seguito il calendario che sto facendo.
Quali saranno i tuoi prossimi programmi?
Seguire il calendario di Challenger e magari giocare qualche qualificazione in tornei ATP, almeno per questāanno. Lāanno prossimo invece giocherò in maggioranza ATP.
Chiudiamo con la classica domanda: obiettivi?
A livello di gioco ci sono molte cose da migliorare, continuerò a lavorare con dedizione e determinazione cercando sempre di evolvere nella miglior maniera possibile.
Grazie mille a Lorenzo per la disponibilitĆ e la simpatia.