Julie Coin: “Il mio tennis si basa su servizio e diritto”

Julie Coin

di Alessandro Nizegorodcew

Il movimento tennistico francese è uno dei più sani e sviluppati al mondo. Sia nel circuito maschile, sia in quello femminile, è palese ed evidente come i transaplini si stiano allargando a macchia d’olio nel gotha di questo sport. Le tenniste francesi tra le prime 100 sono ben 11, anche se nessuna di essere, per ora, è posizionata tra le top-10. Le speranze che questo accada sono riposte, in maniera particolare, su Alize Cornet, che ormai è a ridosso di questo traguardo (n. 16). Spazio Tennis, in questa occasione, è andato a conoscere Julie Coin, classe 1982 e numero 92 delle ultime classifiche Wta.

Julie Coin è nata il 2 dicembre 1982. Ha iniziato a giocare a tennis all’età di 6 anni con Daniel Guillabert, mentre oggi si allena alla corte di Emmanuel Daverdin. Julie è balzata agli onori della cronaca a fine 2008, quando al secondo turno degli Us Open, ha eliminato la tds n. 1 Ana Ivanovic. La Coin, all’epoca, era numero 188 Wta e aveva superato le qualificazioni. In termini statistici è stata la più grande sorpresa di sempre, perchè mai una giocatrice con una classifica così bassa era riuscita a battere in uno slam la numero uno del mondo. Il vecchio record apparteneva a Jelena Dokic che, nel primo turno di Wimbledon 1999, era riuscita da numero 129 del mondo, a battere l’allora numero uno Martina Hingis. Ana Ivanovic è stata, tra l’altro, la prima testa di serie numero uno a perdere così presto all’Open degli Stati Uniti in oltre un secolo di storia. Lo splendido torneo della francese si interruppe al turno successivo contro Amelie Mauresmo, che la superò con un doppio 64.

Julie, iniziamo ovviamente da questo fantastico Us Open 2008..
E’ stato un torneo fantastico. Ho superato le qualificazioni, rischiando anche nel turno decisivo contro l’inglese Elena Baltacha (72 36 76(4) il punteggio in favore della Coin; n.d.r.). Al primo turno del tabellone principale ho superato Casey Dell’Acqua, grazie a due tie-break vincenti. E poi è arrivato il match contro la Ivanovic.. In realtà non ho giocato un match eccezionale dal punto di vista del tennis espresso; è stata un’emozione indescrivibile, certamente il mio souvenir del 2008..

Raccontaci quali sono le tue caratteristiche di gioco. Come descriveresti il tuo tennis?
Sono una giocatrice offensiva. Il mio tennis si basa molto su servizio e diritto. Non mi spingo spesso nei pressi della rete, ma sto lavorando per riuscire a chiudere qualche punto in più tramite volè. Sono migliorata molto dal punto di vista mentale, lavorando da circa un anno con uno psicologo sportivo; e la cosa sembra funzionare.. Per quanto riguarda l’atteggiamento in campo, devo riuscire a diventare ancora più aggressiva, lasciando il meno possibile l’iniziativa all’avversaria. Dal punto di vista fisico invece, sto lavorando sull’esplosività.

Esiste una giocatrice a cui ti ispiri o alla quale ti sei ispirata da giovanissima?
Si, ed è senza dubbio Steffi Graf. Attualmente nel circuito stimo molto Amelie Mauresmo, anche perché è francese come me ovviamente.

Come giudichi il tuo 2008 nel complesso e quali gli obiettivi per la nuova stagione?
La seconda parte del 2008 è stata davvero ottima. Sono riuscita ad entrare tra le prime 100 del mondo e spero di fare ancora meglio nel 2009. L’obiettivo sono le top-50.

In bocca al lupo per gli Australian Open
Grazie, Crepi il lupo e speriamo di fare bene a Melbourne..”

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