La Storia di Julia Mayr

di Alessandro Arone

Julia Mayr. Per i tanti appassionati del tennis italiano, questo nome non suonerà nuovo. Per chi, invece, non lo sapesse, Julia è stata per diversi anni una punta di diamante tra le giovani italiane, considerata da tanti (e a buon merito) una grande promessa. I risultati sono via via migliorati nel tempo, fino a giungere ad un’improvvisa scomparsa di Julia dai radar degli appassionati. Cos’è successo? Ce lo racconta la stessa Julia in questa breve intervista, e non solo: tra sponsor, scelte di tennis e di vita, idoli e colpi, questa intervista è anche un breve racconto di Julia, rivolto a tutti: appassionati e non!

Iniziamo con le origini. Quando hai iniziato a giocare a tennis e com’è successo?
Ho iniziato all’eta di sei anni, perchè ho visto mia sorella Evelyn giocare, e lei si divertiva sempre tanto sul campo.

Quando il tennis ha iniziato a essere una cosa sempre più importante? Quando, cioè, è stato più che un ‘hobby’?
Questo è successo circa all’età di 14 anni. In questo periodo ho smesso di sciare e nel mio tempo libero mi sono dedicata al tennis, allenandomi sempre di più!

Una cosa che mi ha colpito vedendo il tuo profilo sul sito dell’ITF è che, a livello junior, contrariamente a molte ragazze ad una certa età, hai giocato pochissimo! Solo 4 tornei! A cosa fu dovuta questa scelta?
Questo è successo in quanto Evelyn, di due anni più grandi di me, aveva già giocato dei tornei da 10.000 e così ho viaggiato con lei; quindi per risparmiare soldi ed intanto fare esperienza.

Tra le professioniste, invece, già molto giovane hai ottenuto buoni risultati, dando l’impressione di fare costanti progressi. Se dovessi scegliere il tuo match preferito tra quelli giocati, quali sceglieresti?
Scelgo il torneo di Gardone Val Trompia, dove ho vinto il mio primo titolo. Era un torneo bellissimo e lo ricorderò sempre.

Passando ad una questione economica, quanto era difficile la vita da tennista? Tu ed Evelyn avete ricevuto un supporto economico da qualche sponsor, dalla federazione..?
Sì, per fortuna abbiamo sempre ricevuto tanto supporto dalla federazione. Gli sponsor invece erano pochi, anche se ne abbiamo cercati sempre.

Come ti descriveresti come giocatrice?
Sono una lottatrice. Corro tanto e sbaglio poco (quando gioco bene).

Chi è il tuo giocatore e/o la tua giocatrice preferita?
Tra gli uomini Federer. Tra le donne Serena Williams.

In tanti abbiamo letto e saputo di un tuo infortunio e di un successivo rientro, durato purtroppo poco rispetto a quanto si sperava. Puoi dirci in dettaglio cosa è successo? Che problema è sopraggiunto?
Non ho smesso per un infortunio, ma perchè ho deciso di andare a studiare. Il mio sogno era sempre stato diventare una tennista e diventare una professoressa. Per quanto mi riguarda sono ero già riuscita a raggiungere il primo obiettivo, ed ora intendo raggiungere il secondo.

Pensi di tornare un giorno a giocare a tennis ad un certo livello?
Intendo sempre continuare ad allenarmi costantemente, ma naturalmente non tanto come in precedenza. Vorrei sempre giocare in squadra…

Riusciremo a rivederti in qualche ITF prima o poi?
Sì, questo può essere! Amo questo sport, ed amo anche giocare i tornei, quindi perché no!?

E invece con gli studi a che punto sei?
Ho iniziato a settembre 2013, quindi sono proprio agli inizi. Ma mi piace tantissimo e sono convinta di aver fatto la scelta giusta.

Per concludere: che facoltà hai scelto?
Studio Matematica e Sport ad Innsbruck.

Perfetto! Ti auguro il meglio per il futuro, ed ovviamente da tuo fan mi auguro di vederti presto in campo! In bocca al lupo per il futuro!
Grazie mille per la tua intervista! Anche a te!

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