
(Gianmarco Micolani – Foto Nizegorodcew)
di Piero Zucca
Gianmarco Micolani รจ un ragazzo del 1992, nato in Puglia e subito innamoratosi del tennis. Ha lasciato la terra natia qualche stagione fa, in direzione Tirrenia, inseguendo il sogno di diventare un professionista. La sua carriera a livello giovanile รจ stata ricca di successi, sia a livello ETA (numero 6) che ITF under 18. L’ingresso nel mondo Pro non รจ stato tra i piรน semplici, complice anche il radicale cambiamento del suo rovescio, da bimane ad una mano; oggi il suo ambizioso obiettivo รจ di disputare le qualificazioni a Melbourne nel 2013…
A che etร hai iniziato a giocare a tennis?
โIo ho iniziato a giocare a tennis allโetร di 6 anni nel paesino dove vivo cioรจ Novoli che si trova in provincia di Lecce.โ
Quali sono stati i tuoi risultati migliori a livello juniores?
โHo chiuso la stagione under 16 come numero 6 ETA. I migliori risultati sono stati la vittoria di un grado 2 under 18 a Piestโany in Slovacchia e una semifinale a Caracas di grado 1.โ
Come hai vissuto lโesperienza al Centro Tecnico Federale di Tirrenia?
โLโesperienza a Tirrenia รจ stata molto positiva e importante. Sono stato per tanto tempo a contatto con persone di grandissima esperienza che mi ha trasmesso un bagaglio tennistico, e non solo, di grande rilevanza.”
Per te รจ stato difficile lasciare la tua famiglia per dedicarti a tempo pieno al tennis?
โNon รจ stato semplice, posso dirlo sinceramente. Diciamo che i primi anni sono stati molto difficili, non riuscivo a stare fuori di casa e volevo tornare, ma crescendo, anno dopo anno, ho capito che il Tennis era ed รจ la mia vita e oggi sono felice della strada intrapresa.โ
Quando hai capito realmente che potevi diventare un Tennista Professionista?
โQuando ho iniziato ad avere i primi risultati a livello juniores.โ
Quali sono i motivi che ti hanno spinto a lasciare lโItalia?
โNon ho lasciato assolutamente lโItalia, ho fatto solo unโesperienza nuova, una preparazione invernale molto dura in Argentina che mi ha portato a migliorare il tennis e soprattutto il fisico, fondamentale nel tennis moderno.โ
Oltre al singolo hai raggiunto spesso buoni risultati nei Futures anche nel doppio. Quali sono secondo te le qualitร che deve avere un buon doppista?
โSi mi piace molto giocare il doppio, mi diverto. Ho al mio fianco un compagno che รจ Giorgio Portaluri, penso che sia molto forte e talentuoso. Nel doppio bisogna essere molto attivi sia fisicamente che visivamente, infine aiuta molto a migliorare il gioco al volo.โ
Ti ispiri a qualche giocatore in particolare? Qual รจ il tuo campione preferito?
โSarebbe banale dire Federer! Perรฒ un giocatore che mi piace รจ lo spagnolo Nicolas Almagro.โ
Hai trovato maggiore difficoltร nel passare turni in Sudamerica o in Europa??
“In Sudamerica ho fatto unโesperienza bellissima, mi sento molto piรน maturo. Il livello รจ abbastanza alto, perchรฉ dal primo allโultimo sono dei veri โcaniโ, non mollano un punto, ogni partita รจ lottata. Secondo me il livello in Sudamerica รจ piรน alto del livello europeo, almeno nei futures, piรน che altro giocano meglio su quella superficie, la terra รจ rapida. Ad esempio in Brasile sono davvero ostici.”
Come valuti la tua stagione appena passata?
โDiciamo che รจ stata una stagione abbastanza altalenante, dove erano frequenti periodi buoni e periodi bui. Dovrรฒ trovare maggiore continuitร ed evitare alti e bassi.โ
Ora dove ti alleni? Quali obiettivi ti poni per questo 2012?
โMi alleno a Bari nellโ Accademia Tennis Angiulli con un numeroso staff.ย Durante le prossime settimane farรฒ 4 tornei futures in Turchia e poi giocherรฒ in Italia. Lโobiettivo per questโanno รจ quello di entrare nelle qualificazioni degli Australian open 2013โ