Camilla Rosatello: “Ho riacquistato la fiducia che avevo perso”

Camilla Rosatello
(Camilla Rosatello – Foto Ike Leus)
di Sara Montanelli

Camilla Rosatello, classe 1995, è dai tempi under una delle azzurre più talentuose della penisola. Nel corso della sua carriera, ha infatti ottenuto ottimi risultati: ha raggiunto gli ottavi negli Australian Open Junior del 2012 e nel frattempo si è cucita sul petto il tricolore sia nell’under 14 che nell’under 16, campionato vinto con un anno di anticipo. Accompagnata dalle amiche e compagne di squadra Giorgia Marchetti e Giulia Pairone e capitanate dall’ex 22 Wta Tathiana Garbin, Camilla ha condotto l’Italia sul tetto del mondo in Summer Cup nell’under 16. La stessa competizione l’ha vinta anche nell’under 18 insieme a Jasmine Paolini e Alice Matteucci sempre sotto il comando della Garbin.

Camilla Rosatello, Giorgia Marchetti e Giulia PaironeLa Rosatello, che attualmente si posiziona al numero 721 della classifica mondiale, si allena al VTT Vehementia Tennis Team con il suo maestro storico Denis Fino. Dopo un 2015 cominciato con qualche difficoltà, Camilla è tornata a splendere in due tornei a Santa Margherita di Pula, in cui è approdata in semifinale e in finale, sconfiggendo avversarie quali Corinna Dentoni, ex 132 Wta, Stefania Rubini, Alice Balducci e Gioia Barbieri, ex 170 Wta.

Dopo queste due settimane come ti senti?
«Ho riacquistato un po’ di fiducia che quest’anno non avevo. Ho giocato delle buonissime partite, tutte molto lottate. Sono molto contenta.»

L’anno però non era iniziato nel migliore dei modi…
«Ci sono stati un po’ di cambiamenti, ho cambiato la preparazione atletica, e ci sono stati anche un po’ di infortuni. Ho avuto dei problemi alla spalla che mi hanno tenuta ferma un mese e mezzo. L’anno non era iniziato male, non vincevo tanto però giocavo bene; dopo l’infortunio c’è stato un calo. I tornei non sono più andati bene e ho iniziato a perdere fiducia. Non è stato facile. Ho preferito continuare a giocare anche se le cose andavano male e con il lavoro sono arrivati ottimi risultati.»

Ti alleni da undici anni con lo stesso maestro, Denis Fino. Qual è il segreto che permette a due persone di continuare a lavorare insieme senza mai perdere stimoli?
«Lui mi ha cresciuta fin da quando ero molto piccola; c’è molta fiducia da entrambe le parti e la fiducia aiuta a far andare le cose molto meglio. Denis mi conosce benissimo, sa sempre come comportarsi in base al mio umore. Questo è un grande vantaggio. Mi piace lavorare con lui, gli stimoli non mancano mai. Ci sono stati momenti positivi e momenti negativi però insieme siamo sempre riusciti a superare qualsiasi ostacolo e spero sia così per il resto della mia carriera.»

Dei successi ottenuti, qual è il ricordo più bello?
«A livello juniores i Campionati Italiani under 16 che ho vinto un anno in anticipo. È stato un risultato inaspettato. A livello Pro la vittoria con la Brianti nel $25.000 di Beinasco. Lei è arrivata ad essere 55 Wta e batterla è stata un’emozione grandissima, la più grande che abbia mai avuto.»

Denis Fino e Camilla RosatelloHai passato da poco la fase più difficile per un’atleta, quella dei 15-16 anni, periodo in cui si iniziano a fare delle scelte importanti. È sempre stato facile per te scegliere il tennis a discapito di qualche divertimento che può avvenire in quell’età?
«Da questo punto di vista sì anche perché sono una ragazza semplice. Non mi è mai pesato fare questa scelta, non ho mai avuto problemi. Non sono una ragazza che va in discoteca, beve e fa tardi. L’unica mia proibizione era il cibo, la Nutella.» ride «Per il resto non ho mai avuto problemi a scegliere questa vita anche perché è quello che amo fare. Ci sono stati dei momenti in cui mi piaceva meno ma non sono mai andata fuori strada perché il tennis è la passione più grande della mia vita.»

I prossimi tornei quali saranno?
«Cercherò di partecipare a tornei di livello più alto. Vorrei giocare il $100.000 a Poitiers, fare qualche torneo indoor in Francia per poi volare a Dubai per il $75.000.»

Le azzurre in quest’ultimo periodo ci hanno fatto capire che i sogni si possono realizzare. Qual è il tuo?
«Il mio sogno è vincere Wimbledon.»

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