Stefano Travaglia: “Mi adatto bene a tutte le superfici”

Stefano Travaglia

Stefano Travaglia è uno di quei giovani che lavora sotto traccia, senza riflettori puntati, senza pressioni mediatiche. Stefano Travaglia è semplicemente un ragazzo che gioca a tennis, cercando di migliorarsi giorno dopo giorno. Il giovane marchigiano, classe 1991 (ma quasi ’92 visto che è nato il 28 dicembre) si è messo in luce lo scorso anno, raggiungendo la finale del G2 di Salsomaggiore, superato dal tedesco (che si allena in Italia) Cedrik Stebe. Negli ultimi giorni è salito agli onori della cronaca grazie alle buone prestazioni in quel di Trento. Spazio Tennis l’ha incontrato per voi..

Stefano, raccontaci la tua storia. Come ti sei avvicinato al tennis?
Ho iniziato a giocare a tennis a 5 anni ad Ascoli Piceno con i miei genitori, che sono entrambi maestri di tennis.

Quali sono le tue caratteristiche di gioco?
Ho un gioco piuttosto variabile e riesco quindi ad adattarmi a tutte le superfici. Il mio miglior colpo è certamente il diritto.

Dove ti alleni e chi è il tuo allenatore?
Mi alleno a Porto San Giorgio, a circa 60 km da Ascoli. Non ho un allenaotre, ma due allenatrici.. Io ed altri ragazzi, Cocciò e Bottai, siamo seguiti da due maestre argentine: Cinthia Conti e Natalia Grisolia.

Quali sono i tuoi obiettivi per questo 2009?
Non mi sono posto degli obiettivi in termini di classifica. Per me è importante esprimere al meglio il mio tennis e, se gioco in questo modo, i risultati verranno.

Hai superato il primo turno nel future di Trento, superando lo svizzero Guenat, che è intorno alla posizione 600 Atp. Che match è stato?
Intanto posso dire che mi trovo bene su questa superficie dato che ci avevo già giocato un Open ad inizio anno. Contro lo svizzero sono rimasto sempre molto concentrato, senza mai abbassare il livello di gioco.

Grazie Stefano e in bocca al lupo per questo torneo e questa stagione..
Crepi il lupo e grazie a te

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