Luca Vanni: “Obiettivo Top-200”


(Luca Vanni – Foto Nizegorodcew)

di Matteo Lucaccini

Oggi ho avuto il piacere di intervistare e scambiare due chiacchere con Luca Vanni, tennista aretino attualmente numero 305 del mondo, che ha avuto una grande stagione nell’anno 2012.

Come va con la preparazione Luca e quali saranno i primi tornei della prossima stagione?
“La preparazione invernale è dura. Sono alla quinta settimana e si fa sentire sulle gambe. Il 28, 29 e 30 saranno gli ultimi giorni di carico. Oggi ho visto l’entry list delle qualificazioni dell’Australian Open. Sono fuori di una ventina di posizioni quindi penso di partire giocando 3 futures da 10.000$ negli Stati Uniti sulla terra verde per poi rimanere fino al challenger di Dallas o giocare il challenger di Bucaramangua in Colombia. Questa scelta è anche piu vantaggiosa a livello economico, rispetto a giocare in Germania, Francia e Inghilterra dove è piu caro soggiornare e giocare.”

Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
“L’obiettivo è entrare nei primi 150/200 della classifica Atp. Quest’anno ho vinto diverse partite con giocatori che navigano in quelle posizioni e ho dimostrato che posso valere quella classifica. Non voglio sembrare troppo spavaldo quindi mi andrebbe bene anche rimanere nei 300. In futuro il sogno è sicuramente entrare nei primi 100 della classifica mondiale. Difendo solo 10 punti da qui a maggio quindi cercherò di aggredire la classifica per poter giocare le qualificazioni del Roland Garros e Wimbledon.”

Come ti vedi potenzialmente su una superficie come l’erba di Wimbledon avendo quel devastante servizio?
“Sinceramente non so, anche perché da come mi dicono altri giocatori la superficie è stata molto rallentata. Io sono cresciuto in Italia e quindi sono abituato a giocare da fondo campo. In questa preparazione stiamo cercando di lavorare sull’aggressività, entrando di più con i piedi dentro al campo.”

Come giudichi la stagione appena trascorsa e quali sono stati i match piu belli?
“Sicuramente è stata una bella stagione che mi ha permesso di passare da numero 370 Atp a numero 272 (best ranking). Ora sono 305 quindi sono soddisfatto. Da luglio ho giocato 13 challenger e 2 futures quindi ho fatto il salto di qualità. I migliori tornei sono stati il 125.000$ di Bogotà dove ho battuto Gonzalez (top 200 Atp) raggiungendo i quarti di finale e Sacramento dove ho battuto Kuznetzov (top 180 Atp) e dove ho sfiorato la semifinale perdendo con Bobby Reynolds (ex top 100) avendo un vantaggio di 4-2 nel terzo set e con tante occasioni.”

Come ti spieghi il tanto supporto e le critiche nei forum tennistici?
“Sinceramente non capisco il supporto…Forse sto simpatico. Le critiche le ho ricevute su Livetennis.it dopo la sconfitta con Gerard Grannolers Puyol al challenger di Segovia perché avevo perso dopo aver avuto match point. Ho risposto personalmente perché credo sia ingiusto criticare e commentare quando non si sa come è andata la partita. Ero stanco visto che avevo giocato molti tornei e ci sta un calo fisico. Però ci ha pensato Grannolers a togliere le critiche visto che al turno successivo ha battuto De Schepper (top 130 Atp) in 2 set. Quindi non avevo giocato cosi male…”

Giocherai più sulle superfici rapide fino a Maggio?
“Devo vedere il calendario anche perché a volte è meglio giocare dei Challenger per esempio sulla terra che dei Futures sul cemento.”

Come giudichi l’esperienza in Serie A di quest’anno? Con la tua squadra non siete riusciti a confermare il titolo?
“Positiva come sempre. Siamo un grande gruppo e siamo molto amici. La Serie A purtroppo non è importante per tutti giocatori e altre squadre. Noi siamo molto uniti e ci mettiamo anima e corpo in ogni partita. Sicuramente ci riproveremo l’anno prossimo a vincere il titolo.”

Un tuo pensiero sulla Federazione italiana Tennis…
“La Federazione è sempre piu inesistente con noi giocatori di secondo piano e non ci aiuta. Personalmente non mi ha mai aiutato con wild card per esempio (anche se ne sono state richieste varie). Il presidente Binaghi fa bene a dire che il movimento tennistico in Italia è migliorato negli ultimi anni, ma deve capire che la vita non è facile per tutti i giocatori con affitti, case e viaggi da pagare. Io Luca Vanni mi sono costruito una carriera da solo e sono orgoglioso di questo.”

Luca ti ringrazio infinitamente per questa intervista e ti auguro il meglio per la prossima stagione..
“Grazie a te. Alla prossima!”

Ci tengo a dire che Luca Vanni è un ragazzo veramente molto disponibile, umile e simpatico. Sono contento di averlo intervistato e conosciuto. Spero con tutto me stesso che Luca con il suo grande servizio riesca a entrare nel tennis che conta.

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