Walter Trusendi: “Troppe critiche, sono stato fermo..”

di Alessandro Nizegorodcew

Walter Trusendi è salito agli onori della cronaca nel mese di luglio quando, partendo dalle qualificazioni, aveva raggiunto la finale nel challenger di Rimini. Il giovane toscano, classe 1985, non ha saputo ripetersi nelle settimane successive a causa di un infortunio al polso. Trusendi, attualmente numero 392 del mondo, è adesso pronto a tornare in campo per conquistare punti e posizioni in classifica.

Allora Walter, dopo Rimini che è successo? Ci sono state alcune critiche da appassionati e addetti ai lavori, quando in realtà non hai più giocato..
Si in effetti ci sono rimasto male. Tutti mi chiedono perchè non ho vinto ancora, dopo la fantastica settimana di Rimini, ma la gente non sa che sono stato fermo. Ho avuto un problema al polso non di poco conto; un’infiammazione al tendine che mi ha tenuto bloccato per due settimane. Ho giocato a La Spezia, ma è stato un errore poiché non ero in grado di scendere in campo; avevo un dolore atroce. Per 15 giorni non ho toccato la racchetta, per non peggiorare in nessun modo la situazione.

Nel mondo del tennis spesso si parla senza conoscere bene i fatti, anche perché è difficile vedervi giocare dal vivo con continuità..
Si questo è vero, ma dai alcuni giornalisti sono arrivate critiche davvero esagerate. I miei genitori hanno letto alcune cose su internet. Molti tuoi colleghi hanno scritto cose non vere. Ci sono rimasto piuttosto male..

Sta di fatto che un infortunio nel momendo migliore della stagione, se non della carriera, non è stato proprio un colpo di fortuna.
Non bisogna pensare a queste cose. Gli infortuni nel tennis accadono, è normale che sia così. Bisogna essere bravi a ritrovare subito le giuste motivazioni.

Sei rientrato in campo la scorsa settimana a San Sebastian, perdendo al primo turno contro Gutierrez-Ferrol..
Si, ho perso 75 al terzo, ma non sono ancora al massimo. Adesso mi allenerò con grinta e dedizione per fare punti pesanti.

Quali saranno i tuoi prossimi tornei?
Credo di giocare il challenger di Genova, nel quale potrei anche entrare in tabellone. Successivamente credo che andrò a giocare in sudamerica.

L’obiettivo sono le qualificazioni degli Australian Open?
Si, è il mio obiettivo dichiarato. Spero e credo di potercela fare. Come ti dicevo, adesso sotto con l’allenamento. Lavoro, lavoro, lavoro..

Grazie Walter e in bocca al lupo
Grazie a te, crepi il lupo.. speriamo di fare presto altri bei risultati

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