I Giovani e la Classifica Atp


(Bernard Tomic)

di Guido Pietrosanti

Solamente due volte, da quando esiste il ranking Atp (1973), nella classifica di fine anno non è rientrato tra i primi 100 almeno un teenager, un giocatore cioè che non avesse ancora compiuto 20 anni. E’ successo nel 2009, quando il croato Marin Cilic, a 21 anni e 2 mesi, chiuse l’anno come il più giovane top 100 e nel 2010, quando fu il lituano Richard Berankis, a 20 anni e 5 mesi, il più giovane top 100.

Nel 2011 invece sono stati addirittura due i teenager a chiudere nei primi 100: l’australiano Bernard Tomic e l’americano Ryan Harrison, entrambi nati nel 92. A ben guardare però questo risultato sembra rappresentare più la classica eccezione che conferma la regola. Infatti, come già osservato negli ultimi anni, a parte i due “predestinati” Tomic e Harrison, per tutti gli altri giovanissimi, la via per il professionismo sembra essere sempre più lunga e difficile.

Se nel 2010 un solo 20enne (Berankis) era riuscito a chiudere la stagione nei 100, la classe 91 non è riuscita a fare di meglio nel 2011, portando il solo Grigor Dimitrov (un altro “predestinato”) al numero 76. Il secondo 91 in classifica Atp è Pablo Carreno Busta, arrivato nella stagione appena conclusa al numero 136 e da seguire molto attentamente in questa stagione, vista la progressione che ha fatto registrare nel 2011, iniziato addirittura da numero 344. Forse ai primi posti tra i nati nella classe 1991 avremmo potuto trovare anche il nostro Stefano Travaglia che ha iniziato molto bene la stagione 2011, raggiungendo la posizione numero 306 nel mese di luglio, per essere poi fermato da un bruttissimo infortunio che lo ha costretto a fermarsi per tutto il resto della stagione. Ma il carattere e la classe non mancano di certo a Stefano e sicuramente riuscirà ad essere più forte della sfortuna e a tornare più forte di prima. In bocca al lupo, Stefano!

Tra i nati nel 92, oltre ai fuoriclasse Harrison e Tomic, troviamo al numero 185 del ranking atp lo spagnolo Javier Marti, che nel 2012 potrebbe tentare l’assalto ai top 100. Più difficile sembra essere il traguardo dei primi 100 per l’americano, nato a Kiev, Denis Kudla, che ha chiuso il 2011 da numero 276, mentre potrebbe creare la sorpresa l’altro americano Jack Sock, numero 382 nel 2011, ma già vincitore degli US Open junior nel 2010, tormentato da diversi infortuni che ne hanno un po’ rallentato la definitiva esplosione. Chi non ha confermato le aspettative nella stagione passata sono stati i giovani argentini nati nel 92. In particolare, ci si aspettava molto da Facundo Arguello, vincitore del torneo Bonfiglio nel 2010, che però non è riuscito a migliorare di molto la sua classifica, passando dalla posizione 314 del 2010 al 277 di fine 2011. Come lui ha un po’ deluso Diego Schwartzman, passato da 415 a 369 mentre è andato meglio di tutti il vincitore del Roland Garros Junior 2010, Augustin Velotti, che ha chiuso l’anno in forte crescita, al numero 306. Da apprezzare anche la stagione del nostro Federico Gaio, forse un po’ (troppo) trascurato dagli addetti ai lavori, ma che è riuscito a passare dal numero 692 di fine 2010 alla posizione 374, confermandosi tra i migliori al mondo della sua età.

Passando alla classe 93, troviamo che il migliore nel ranking del 2010, l’australiano Jason Kubler, non è riuscito a migliorare il suo ranking, chiudendo la stagione 2011 al numero 531 (da 535 nel 2010). Ma la stagione dell’australiano, che ha scelto di non giocare più tornei junior, è stata tormentata da diversi infortuni e il ragazzo sembra avere un carattere da fighter che potrebbe portarlo molto in alto nel tennis professionistico. Al contrario, il brasiliano Tiago Fernandes, secondo 93 nel ranking atp 2010, è riuscito a salire fino alla posizione 464 (da 577), ma perdendo molte partite in modo netto e non dando l’impressione di essere veramente cresciuto a livello tecnico tattico. Un brutto segnale in questo senso è arrivato dalla sconfitta subita da Fernandes al challenger di San Paolo, disputato nella prima settimana del 2012, nel quale Tiago è stato sconfitto dal suo connazionale e coetaneo Bruno Sant’anna (567 atp), nell’ultimo turno delle qualificazioni.

Se i primi due 93 del 2010 hanno avuto un 2011 difficile, la stessa cosa non può dirsi degli spagnoli Roberto Carballes Baena che chiude la stagione al numero 456, primo della sua età, e Andres Artunedo, passato dal numero 1182 al 487. Si allena in Spagna anche Taro Daniel, giapponese di nazionalità e autore di un’ottima stagione nei future spagnoli, che ha chiuso l’anno al numero 467 atp. Infine, chiude in buona posizione anche il ceco Jiry Vesely (604 atp), che contrariamente ai migliori del suo anno, ha scelto di giocare fino a fine anno anche i tornei junior principali, chiudendo l’anno da numero 1 nel ranking Itf. Tra gli azzurri, merita sicuramente di essere citato Edoardo Eremin, che giocando tra i professionisti a tempo pieno, ha chiuso l’anno al numero 579, facendo anche meglio di quello che era riuscito a fare Gaio lo scorso anno. Difficilmente questi ragazzi riusciranno a raggiungere i top 100 nel 2012, ma qualcuno di loro potrebbe chiudere nei 200, provando poi l’anno prossimo a fare il vero salto nel tennis che conta.

Tra i 94 i migliori in classifica atp si sono confermati, come nel 2010, l’inglese Liam Broady, numero 667, e il brasiliano Thiago Monteiro (696). Buona stagione anche per il francese Mathias Bourgue, che ha chiuso al numero 804 e per lo spagnolo (un altro!) David Perez Sanz, 851 atp. E’ interessante notare come nel 2010, i 17enni (nati nel 93) che hanno chiuso la stagione con una classifica migliore di Broady nel 2011, sono stati ben 6!

Fa segnare un piccolo record in controtendenza il giapponese Yoshihito Nishioka, classe 95 e numero 887 che fa registrare la miglior classifica year-end di un sedicenne negli ultimi 3 anni. Buona classifica anche per l’ennesimo spagnolo Albert Alcaraz Ivorra, che chiude il 2011 da numero 936 del mondo e per l’uzbeco Temur Ismailov 963. Al sesto posto tra i 95 in classifica atp, troviamo il nostro Matteo Donati, molto bravo a prendere i primi punti pur avendo giocato un solo torneo future. Matteo chiude la stagione 2011 da numero 1220 del ranking atp. Infine, destano curiosità i primi punti ottenuti da alcuni giocatori nati nel 96. Il primo dei 15enni in classifica atp è l’israeliano Tal Goldengoren, numero 1166, seguito dall’australiano Bake Mott (1306) e dal nostro Gianluigi Quinzi (1806).

Per tutti questi giovani tennisti, la strada per arrivare in alto è ancora molto lunga e gli imprevisti sempre dietro l’angolo. Una consolazione però c’è già: le carriere dei tennisti professionisti si stanno allungando sensibilmente (25 top 100 hanno 30 anni o più) e quindi, pur essendo ancora lontani dalle carriere sfolgoranti dei vari Becker, Chang o Agassi, questi ragazzi hanno ancora molto tempo per raggiungere i top 10 e vincere anche qualche torneo dello slam. In fondo sono loro i migliori al mondo della loro età e saranno probabilmente loro, quando i vari Federer, Nadal, Djokovic e Murray smetteranno, a dividersi i successi nei tornei più importanti nel prossimo decennio.

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