La tredicesima settimana del calendario, come anticipato, porta con sé in dote anche il torneo di Miami con il suo mancato rispetto delle cadenze settimanali, ma anche tantissimi spunti dovuti ad altrettante presenze di giocatori sotto la nostra osservazione. E mentre a Miami andavano avanti i turni più avanzati dei due tabelloni, i circuiti Challenger e ITF non si sono fermati, e nemmeno noi.
MASCHILE
Andrej Rublëv – tra le tante belle conferme venute da Miami, quella del ragazzo russo è forse la più convincente. Entrato nel tabellone principale con una wild card, conquista la sua prima vittoria in un torneo Masters 1000 contro lo spagnolo Pablo Carreno Busta. Vittoria in rimonta, iniziata con un set figlio della (comprensibile) emozione e perso 6-1 e gli altri due parziali vinti, una volta centrato il proprio gioco e domato l’emozione, con il punteggio rispettivamente di 6-4 e 6-1. Al secondo turno incrocia l’ispiratissimo John Isner visto a Miami, tipo di giocatore contro cui Rublëv non ha ancora mezzi tecnici e soprattutto fisici per contrapporsi. Due palle break concesse a Long John, due palle break sfruttate e un 6-3 6-4 in favore del giocatore di casa su cui poco si può recriminare. Di sicuro non l’ha fatto Rublëv che, lasciata Miami, è andato a vincere la prima edizione dell’ITF Junior Master chiudendo in gloria la sua carriera nel circuito juniores.
Hyeon Chung – wild card sfruttata benissimo anche quella del prospetto coreano che si presenta al grande pubblico di Miami rifilando un 6-0 fatto di gioco martellante e impeccabile al povero Marcel Granollers che poi recupera un set ma cede al terzo sotto i colpi di Chung, in particolare il rovescio pronto a diventare un marchio di fabbrica del ragazzo di Seoul. Il sorteggio ha voluto che l’avversario al secondo turno per il coreano fosse proibitivo, ma contro Tomas Berdych non sfigura. La vittoria è sì andata al ceco per 6-3 6-4, ma il punteggio rispecchia poco il reale andamento del match con Chung che aveva iniziato il secondo set con un vantaggio di tre game (3-1) prima dell’interruzione per pioggia che ha finito per spezzare il suo buon momento e ha consentito a Berdych di approfittarne e vincere i successivi cinque game e quindi il match.
Nella settimana conclusasi a Pasqua si trasferisce nei vicini Caraibi per confrontarsi nel Challenger di Le Goisier, a Guadalupa. Ma evidentemente non trova le giuste motivazioni o la forma necessaria e si arrende subito contro Omar Jasika giocando un match scarico e pieno di errori conquistato dal ragazzo aussie con il punteggio di 6-3 2-6 6-4.
Gianluigi Quinzi – presente a Miami anche il ragazzo di Porto San Giorgio con una wild card concessagli per il tabellone cadetto del secondo 1000 americano. Sorteggiato contro Thiemo De Bakker in una suggestiva sfida tra due ex-campioni di Wimbledon juniores, Quinzi ha la peggio contro il ben più esperto giocatore olandese ma cede le armi con dignità e strappando un set all’avversario. 6-4 4-6 6-2 il punteggio in favore di De Bakker e per Quinzi il ritorno in Italia per il challenger di Napoli.
Michael Mmoh – il prospetto statunitense nato in Arabia Saudita ha condiviso il destino del nostro portacolori quasi in copia conforme: omaggiato di una wild card per il torneo di qualificazioni a Miami e sorteggiato contro un giocatore esperto come Alejandro Falla che, per quanto in flessione, resta di una categoria superiore a un ragazzo del 1998. 6-2 6-1 il punteggio con cui il colombiano chiude il match e Mmoh si consola volando in Cina come Rublev per il Master under-18.
Omar Jasika – wild card per le qualificazioni di Miami anche al campione in carica dello US Open juniores onorata con una vittoria niente affatto scontata contro lo sloveno –ora britannico- Aljaz Bedene 67 64 64. Cammino interrotto al turno successivo dall’ex-allievo di Diego Nargiso, il serbo Filip Krajinovic che ha la meglio su Jasika per 64 46 63. Presente a Le Goisier nella settimana appena conclusa, gioca un buon torneo nel locale Challenger dove parte dalle qualificazioni, supera Chung in un confusionario primo turno e poi l’argentino Trungelliti prima di perdere ai quarti da Roger-Vasselin 6-4 6-2.
Elias Ymer – a chiudere la nutrita pattuglia di ragazzi radar onorati di una wild card nelle qualificazioni di Miami anche il promettente talento svedese che al primo turno elimina in scioltezza il malcapitato Daniel Gimeno Traver (testa di serie n.7) salvo poi arrendersi all’americano Austin Krajicek con il punteggio di 3-6 6-4 6-3.
Stefanos Tsitsipas – lontano dai riflettori della Florida il giovane greco approfitta del secondo Futures di fila in patria a Heraklion con un’altra wild card. Dopo il secondo turno della scorsa settimana un passo in più in questa sortita sul cemento all’aperto dell’isola di Creta per Tsitsipas che supera soffrendo prima la testa di serie n.4, il tedesco Daniel Masur e poi il qualificato suo connazionale Charalampos Kapogiannis prima di fermarsi ai quarti di finale contro un altro tedesco: Mats Moraing che si impone in due set con il punteggio di 6-2 6-4.
FEMMINILE
Ingrid Neel – presente a Miami con una wild card nel tabellone di qualificazioni del torneo WTA Mandatory schianta al primo turno una promessa un po’ smarrita del circuito, la croata Donna Vekic, con un perentorio 6-1 6-4 e poi perde da Alison Van Uytvanck 7-6 6-4 al turno decisivo dopo un match più combattuto di quanto potrebbe sembrare e quel tie-break del primo, poi perso, acciuffato da un vantaggio di 5 game a 2 per la giocatrice belga.
Oceane Dodin – due settimane da dimenticare per la tennista francese che a Miami perde al primo turno di qualificazioni a Miami 6-4 4-6 6-1 da Alexandra Dulgheru e poi nel torneo ITF da 50.000$ di Croissy-Beaubourg, sull’amato sintetico indoor, vince solo un match –contro la giapponese Hozumi- prima di perdere contro Kristyna Pliskova 6-4 6-4. A conferma di un momento di forma non proprio scintillante la giocatrice di Lille ha dato forfait dal torneo WTA di Katowice attualmente in corso, ufficialmente per un’infiammazione all’orecchio.
Paula Badosa Gibert – torneo sorprendente per la giovane iberica a Miami ed ennesima wild card azzeccata dagli organizzatori. La ragazza dal passaporto spagnolo che però alla voce ‘luogo di nascita’ segna New York elimina prima Petra Cetkovska con un doppio 6-1 e poi la cinese Saisai Zheng per 6-1 7-5. Si ferma poi al terzo al terzo turno di fronte a Karolina Pliskova con la ceca costretta a faticare un set ma poi veloce a sbrigare in fretta la pratica. Risultato finale: 7-5 6-1 per l’arrembante Pliskova.
Natalia Vikhlyantseva – wild card a Miami anche per la ragazza russa che affronta un primo turno difficile non impossibile contro l’ennesima tennista ceca in ascesa Tereza Smitkova. Vince il primo set per 6-0 prima di cedere e perdere i successivi due rispettivamente per 7-5 e 6-2. Non porta a casa il risultato, ma sembrerebbe che gli annosi problemi al servizio siano ormai un ricordo del passato.
Françoise Abanda – la promessa del tennis canadese non fa nemmeno in tempo a gioire per la wild card ottenuta per il main draw del WTA di Miami che è già tempo per lei di salutare il torneo. Troppo più forte fisicamente l’avversaria che il sorteggio le ha messo di fronte, l’estone Kaia Kanepi che si è liberata di lei in due set 6-2 6-3. Rimasta comunque in Florida per partecipare al torneo 50.000$ su terra verde di Osprey, si ferma al secondo turno di qualificazioni battuta da Ipek Soylu in tre set. 3-6 7-6 6-2 il punteggio in favore della turca.
Louisa Chirico – presente anche lei a Osprey, porta avanti un buon torneo fino ai quarti di finale quando si trova di fronte un’assoluta fuori quota per un torneo da 50.000$ come la connazionale Madison Brengle che tra i risultati di quest’anno segna una cosa come un ottavo di finale slam a Melbourne e il raggiungimento della 44esima posizione del ranking. Il torneo della Chirico si chiude lì con un 6-4 6-2 senza appello.
Naomi Osaka – anche la ragazza giapponese si misura sulla terra verde di Osprey, superando tre turni di qualificazioni non banali contro Haddad Maia, Kerkhove e Anhelina Kalinina e il primo turno del tabellone principale contro la tennista originaria del Paraguay Veronica Cepede Royg, poi al secondo turno si trova di fronte una top-100, la statunitense Shelby Rogers, di fronte alla quale si arrende con un doppio 6-4.
Anhelina Kalinina – eliminata nelle qualificazioni di Osprey dalla Osaka e poi rientrata come lucky loser, l’ucraina è stata protagonista di un torneo letteralmente sulle montagne russe. Dopo aver eliminato al primo turno la serba Jaksic gioca un match folle contro Kristina Kucova nel turno successivo: con il primo set già incassato, perde il secondo da 5-4 e servizio e vince il terzo dopo un tie-break tutto nervi. Ai quarti di finale elimina Shelby Rogers ma poi si deve fermare di fronte alla già citata Madison Brengle. Come premio di consolazione porta a casa il torneo di doppio conquistato assieme alla connazionale Oleksandra Korashvili.
Daria Kasatkina – la tennista di Tol’jatti gioca anche lei a Osprey approfittando di uno junior exempt, ma lo sfrutta male perdendo subito da Ipek Soylu 6-4 1-6 6-4.
Ivana Jorovic – la serba sceglie di partecipare al torneo da 50.000$ di Croissy-Beaubourg, lo stesso di Oceane Dodin, e supera le qualificazioni vincendo tutti i match al terzo set. Al primo turno del main draw, sempre in tre set (6-1 4-6 7-5), perde da Margarita Gasparjan poi vincitrice del torneo.
FUORI RADAR
Non sono mancati, come al solito, ragazzi e ragazze che per criteri di età rientrano nel raggio del radar e capaci di exploit
MASCHILE
Il migliore: la palma del più meritevole ragazzo nato dopo il primo gennaio ’96 questa settimana va al vincitore del dodicesimo Futures sul cemento tunisino di El Kantaoui. È Clement Geens che si è aggiudicato il torneo dopo aver eliminato, tra gli altri, il promettente francese Theo Fournerie e imponendosi in finale sul connazionale Yannick Mertens con il punteggio di 3-6 6-4 7-5.
Gli altri (raccolti per torneo):
Raanan- Challenger – cement outdoor
L’unico exploit a livello challenger di questa settimana lo fa registrare l’israeliano Tal Goldengoren che nel torneo di casa supera l’esperto rumeno Adrian Ungur, ma si arrende al turno successivo contro Lucas Lacko che gli infligge un sonoro 6-1 6-2.
El Kantaoui – Futures Tunisia F12 – cemento outdoor
Nel torneo vinto da Clement Geens si fa notare il norvegese di origini slave Viktor Durasovic che mette in fila tre vittorie prima di perdere in semifinale proprio da Geens con un netto 6-2 6-0.
Tarakan – Indonesia F1 – cemento outdoor
Il primo torneo Futures sul cemento indonesiano non è certo il migliore per qualità del parco tennisti, resta il fatto che segna tra i suoi semifinalisti due ragazzi del ’96 come il francese Thomas Brechemier e il thailandese Jirat Navasirisomboon fermati a un passo dall’atto finale rispettivamente da Finn Tearney e Christopher Rungkat.
Santa Margherita di Pula – Italy F3 – terra outdoor
Nel primo appuntamento su terra sarda brilla l’astro nascente di Corentin Moutet, francese mancino classe 1999 che si fa strada fino alla finale dove si arrende all’esperto Gianluca Naso non prima di avergli rifilato un 6-0 nel primo set.
FEMMINILE
La migliore: sono in molti ormai che le danno i crismi della predestinata e in effetti la sua carriera compie ogni tanto accelerazioni notevoli che la portano alla ribalta e ne mostrano l’incredibile valore, soprattutto per una ragazza non ancora sedicenne. Parliamo ovviamente di CiCi Bellis, wild card per lei a Miami sfruttata che meglio non si poteva. Al primo turno il sorteggio clemente le oppone un’altra wild card, Cindy De Vroome, ragazza del ’96 molto interessante che la Bellis elimina con un doppio 6-2 e fa lo stesso con la giovane ma affermata kazaka Zarina Diyas a cui lascia addirittura un game in meno. Il terzo turno è quello più proibitivo possibile contro Serena Williams, partita in cui il valore simbolico supera enormemente quello tecnico con la giovane e minuta Bellis che non può ancora nulla contro un’avversaria di quella caratura e potenza e raccoglie la miseria di 14 punti, praticamente uno a game visto che il match finisce rapidamente 6-1 6-1. La rabbia dimostrata dalla ragazza su alcuni punti persi dimostra comunque che lei non era lì per giocare. Se predestinata davvero non è, poco ci manca.
Le altre (ordinate per torneo):
Melbourne – ITF 15.000$ – terra outdoor
Sui campi meno noti del Melbourne park, quelli in terra, ha conquistato il titolo di questo torneo ITF la classe ’96 australiana Zoe Hives dopo aver superato in finale la qualificata Sally Peers che in semifinale aveva eliminato la classe ’99 Jaimee Fourlis, anch’essa qualificata, con il punteggio di 6-3 6-2. Si è fermata ai quarti, ma comunque merita una piccola nota la classe 2000 Destanee Aiava.
Santa Margherita di Pula – ITF 10.000 $ – terra outdoor
Il titolo del primo appuntamento della primavera sarda va a Georgia Brescia uscita vincitrice nella finale tutta azzurra contro Alice Balducci con il punteggio di 6-3 3-6 6-4. In evidenza la settimana di un’altra classe ’96, l’ungherese Lilla Barzo eliminata in semifinale proprio dalla Balducci dopo un buon torneo iniziato con l’eliminazione della testa di serie n.1 Ekaterine Gorgodze.
Heraklion – ITF 10.000 $ – cemento outdoor
Torna a fare risultato Valentini Grammatikopolou, sconfitta di nuovo da Maria Sakkari, ma questa volta nella finale del torneo cretese. Di sicuro il tennis greco sta coltivando due prospetti niente male per il prossimo futuro.
Dehra Dun – ITF 10.000 $ – cemento outdoor
Nel torneo indiano titolo e gloria alla tennista cinese di Taipei Ching Wen Hsu in finale sulla thailandese Wannasuk che a sua volta aveva estromesso nel turno precedente la giocatrice di casa classe 1997, attestata intorno alla posizione 900 del ranking mondiale, Dhruthi Tatachar Venugopal.
Sharm El Sheikh – ITF 10.000 $ – cemento outdoor
Nel consueto appuntamento sul mar rosso il titolo è andato alla georgiana classe 1998 Mariam Bolkvadze a compimento di un ottimo torneo. Fermata in semifinale nell’altra metà di tabellone la bulgara già nota ai nostri radar Julia Terziyska con un doppio 6-2 dalla macedone Lina Gjorcheska.
Manama – ITF 10.000 $ – cemento outdoor
Nel piccolo torneo del Bahrain in evidenza la semifinale raggiunta dalla giovane tennista tedesca Jasmin Jebawy sconfitta a un passo dall’ultimo atto dalla connazionale Vivian Heisen con il punteggio di 6-4 6-1.
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